Nei giorni precedenti sono stati effettuati 700mila test nelle farmacie, ad un costo di 15 euro. Crescendo il numero dei positivi aumenta anche quello delle persone a rischio e che di conseguenza devono fare il tampone per capire se sono state contagiate.
Inoltre essendoci state le festività natalizie molti hanno voluto fare il test per incontrare con tranquillità i familiari. Il sistema dei tamponi però sta avendo difficoltà, come pure il sistema di tracciamento, in quanto non si è riusciti a raggiungere i contatti dei nuovi positivi.
Sistema dei tamponi in tilt: le possibili soluzioni
Sistema dei tamponi in tilt. Il 22, 23 e 24 dicembre sono stato effettuati più di 900 mila tamponi, con lunghissime file nelle farmacie, drive in e Asl. Marco Cossolo, presidente di Federfarma, ha fatto presente come le farmacie, più di 14mila che effettuano tamponi rapidi, lavorino a ritmi serrati, con una media di 50 o 60 al giorno.
Secondo l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, andrebbero riscritte le regole del tracciamento, come riportato da Repubblica:
Bisognerebbe in questa fase dare la priorità per l’accertamento con il tampone ai sintomatici, in modo da avviare precocemente il trattamento in caso di positività.
Ai contatti asintomatici vaccinati prescrivere semplici regole di precauzione per evitare che entrino in contatto stretto con soggetti fragili. Ai contatti non vaccinati, isolamento per 21 giorni senza tampone di conferma.
Sistema dei tamponi: il commento di Figliulo
Il commissario straordinario Francesco Figliuolo ha così commentato la situazione che si è venuta a creare con i tamponi:
Bisogna avere tanta pazienza. Spesso i cittadini fanno file e file ai Black Friday per acquistare il capo griffato.
Giusta la critica, giusto lamentarsi, perché vorremmo vivere in un Paese perfetto, però c’è gente che da due anni tira tutti i giorni, se qualcuno si è preso un po’ di pausa anche il commissario se ne fa una ragione.
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