La piccola Aya trasferita in un luogo sicuro: “Hanno tentato di rapirla”

Aya, la neonata salvata dalle macerie del drammatico terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria, ha subito un tentativo di rapimento. Ecco cosa è successo.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Aya, la neonata salvata dalle macerie del drammatico terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria, ha subito un tentativo di rapimento. La foto della piccola aveva fatto il giro del mondo e la sua storia aveva varcato i confini della sua nazione devastata: i soccorritori l’avevano trovata viva tra i detriti, attaccata al cordone ombelicale della madre.

A testimoniare il tentativo di rapimento è stato il direttore dell’ospedale di Afrin Khalid Attiah che, sospettando di un infermiere scoperto a fotografare Aya nella sua culla, lo aveva licenziato. E quei sospetti erano più che fondati: proprio quell’infermiere, lunedì scorso, è entrato nell’ospedale accompagnato da alcuni uomini armati e ha picchiato il direttore.

Neonata salvata dalle macerie in “un luogo sicuro” dopo tentato sequestro. Ma c’è chi smentisce

Adesso i sanitari dell’ospedale di Afrin hanno trasferito la neonata salvata dalle macerie “in un luogo sicuro”. Stando a quanto riporta la Bbc online, questa misura precauzionale è stata adottata dalla direzione sanitaria a seguito del “tentato sequestro”, in modo da proteggere la piccola Aya da possibili rapimenti e adozioni fraudolente.

Anche se il capo della direzione sanitaria Ahmad Hajj Hassan ha smentito sui social media l’ipotesi che si sia trattato di un tentato sequestro. “Le accuse di rapimento sono state un malinteso – ha scritto Hajj Hassan – si trattava di una questione interna all’ospedale e non aveva alcun legame con la bambina”.

Nonostante questo, negli ultimi giorni sono state diverse le persone che si sono presentate in ospedale sostenendo di essere parenti della piccola Aya, ulteriore motivo che ha spinto l’ospedale a richiedere il servizio di sorveglianza e ad agire con particolare cautela nel processo di adozione. Come promesso, per adesso della piccola si stanno prendendo cura il direttore dell’ospedale e sua moglie, con quest’ultima che allatta Aya assieme alla figlia di quattro mesi.

La neonata salvata dalle macerie è l’unica sopravvissuta della sua famiglia

Neonata salvata dalle macerie: il suo nome è Abdallah Mleihan. Il soccorritore che le ha salvato la vita, Khalil Sawadi, ricordando i momenti del miracoloso salvataggio, aveva dichiarato: “Abbiamo sentito un rumore mentre stavamo scavando, abbiamo ripulito e trovato questa piccolina, grazie a Dio”.

Dopo il crollo della palazzina di quattro piani a Jindires, Siria, la piccola era l’unica sopravvissuta della sua famiglia, composta da padre, madre, zia, tre sorelline e un fratellino. Tutti i loro corpi erano stati ritrovati senza vita. In un video che circola in rete, si vede un uomo in mezzo alle macerie che porta via la neonata mentre un altro gli lancia una coperta per coprirla.

Leggi anche: Siria, miracolo sotto le macerie: trovata neonata legata al cordone ombelicale

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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