L’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, ha annunciato l’avvio di un procedimento disciplinare nei confronti della giornalista e conduttrice di Che sarà, Serena Bortone, in commissione di Vigilanza Rai della Camera dei deputati. Tale decisione è stata presa a seguito della pubblicazione di un post della stessa Serena Bortone sui social in cui ha dichiarato che il monologo dello scrittore Antonio Scurati sul 25 aprile era stato cancellato, senza aver avuto spiegazioni dai vertici Rai.
Due giorni fa la conduttrice di Che sarà ha rivelato in diretta: “Da settimane aspetto una ricostruzione pubblica dai dirigenti”, da poco arrivata da Viale Mazzini.
In un comunicato, infatti, si legge: “È stata inviata una lettera di contestazione disciplinare in riferimento al post pubblicato dalla giornalista sui propri profili social il 20 aprile in merito alla vicenda Scurati. Come da prassi nella contestazione si chiedono alla giornalista eventuali giustificazioni e chiarimenti”.
Cosa viene contestato a Serena Bortone?
L’AD Rai, Roberto Sergio, ha spiegato in commissione che sono state violate norme aziendali: “È stato contestato a Bortone, come avvenuto in analoghi casi, il post pubblicato sui social in violazione della normativa della policy aziendale. Ci sono regole che devono essere rispettate da tutti i dipendenti. La normativa vieta di rilasciare dichiarazioni pubbliche su attività, notizie o fatti aziendali. La contestazione è un atto dovuto e seguirà l’iter previsto dal regolamento”.
Sergio ha, inoltre, precisato che non si tratta di un provvedimento disciplinare, ma è “una richiesta di chiarimenti e spiegazioni che verranno valutati e poi si deciderà quale tipo di decisioni eventualmente intraprendere”.
La vicenda Scurati secondo l’AD Rai Sergio
Roberto Sergio ha continuato: “È stato avviato un procedimento di audit interno, le cui risultanze si avranno a breve, concentrato su due aspetti, il primo, sugli eventuali disallineamenti procedurali, e sicuramente ce ne sono stati. Il secondo, i comportamenti dei singoli su cui sono state chieste relazioni. All’esito saranno decise azioni migliorative dei processi o interventi nei confronti dei dipendenti“.
L’AD Rai ha chiarito cosa è davvero accaduto riguardo al caso Scurati: “La vicenda ha creato un danno reputazionale all’azienda e a tutti i dipendenti, con un’accusa di censura inesistente. Non è stata vietata né la partecipazione dell’ospite e neanche la lettura del monologo. E mai è stata impedita né la partecipazione così come la lettura del monologo che poi è stato rappresentato dalla signora Bortone in trasmissione. Questi sono fatti”.
Nei giorni scorsi si è parlato a lungo dell’annullamento del contratto dello scrittore per motivi economici ― avrebbe richiesto 1.800 euro per pochi minuti ―, ma Sergio ha ancora ulteriormente precisato: “Non è stato annullato il contratto. Si era d’accordo con il valore economico, ma quando si è scoperto che si trattava di una promozione è stato invitato a titolo gratuito. Questa è la prassi”.
Chi non è d’accordo con la decisione della Rai nei confronti di Serena Bortone?
Il sindacato dei giornalisti Rai, USiGRai, specialmente il segretario Daniele Macheda, come riporta “ANSA” esprime solidarietà alla conduttrice di Che sarà. Ecco le sue parole:
Roberto Sergio, l’uomo che da dirigente Rai, direttore della radiofonia attaccava pubblicamente sui social il Giornale Radio Rai, ora da Amministratore delegato fustiga a colpi di procedimenti disciplinari chi, anche attraverso i social, difende la propria libertà e professionalità da un sistema di controllo ‘asfissiante’ sul lavoro dei giornalisti della Rai […]
Il procedimento disciplinare aperto contro Serena Bortone è inaccettabile.
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