Tutti i segreti della SEO: ecco come migliorare il posizionamento del proprio sito web

La SEO è quell'insieme di tecniche e strategie che hanno l'obiettivo di migliorare il posizionamento organico di un sito web nella classifica dei motori di ricerca: ecco tutti i segreti di questa disciplina.

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In un mondo sempre più digitalizzato, imparare quali sono i segreti della SEO può fare davvero la differenza. L’acronimo SEO sta per Search Engine Optimization ed indica quell’insieme di tecniche e strategie che hanno l’obiettivo di migliorare il posizionamento organico di un sito web nella classifica dei motori di ricerca (in modo del tutto gratuito). Scoraggiati dall’apparente difficoltà della materia e da quelli che ne sottolineano la complessità, molti si arrendono ancora prima di cominciare, nella convinzione di non poter riuscire a comprendere fino in fondo l’argomento.

Ma, in realtà, imparare l’arte della SEO è assolutamente possibile, specie se si è guidati da docenti esperti come quelli messi a disposizione da Studiare SEO, il portale informativo dedicato a coloro che vogliono imparare i segreti del posizionamento organico sul web di siti, e-Commerce e blog: il portale mette a disposizione degli interessati pure un sito con consigli utili per imparare a fare SEO. Ma ecco quali sono i segreti per raggiungere un buon posizionamento nella classifica dei motori di ricerca.

I segreti della SEO: tutti i fattori che determinano un buon ranking

I segreti della SEO: tutti i fattori che determinano un buon ranking

Che tu sia un aspirante blogger che vuole lanciare il suo sito, un commerciante che inaugura il suo e-Commerce per vendere prodotti sul Internet o un giornalista che ha il desiderio di far raggiungere ai propri articoli un buon posizionamento sui motori di ricerca, insomma, se per qualche motivo per il tuo lavoro diviene prioritario un buon posizionamento sul web per raggiungere il maggior numero di utenti, non puoi non studiare o interfacciarti con la SEO.

Ma quali sono i fattori che garantiscono un buon ranking, ovvero un buon posizionamento? Ovviamente sono molteplici, ma, per semplificare, si possono raggruppare in tre aree principali, composte a loro volta da sottogruppi contenenti diversi fattori che aiutano il sito web a scalare la Serp, ovvero la pagina dei risultati del motore di ricerca, praticamente quella che ci troviamo davanti ogni qual volta cerchiamo qualcosa su Internet. Le tre aree principali sono:

  • SEO on-site e on-page: Bisogna intervenire sulla SEO on-page, ovvero sulla pagina e sugli elementi interni del sito, prima di occuparsi di quelli esterni. Tale fase comprende l’ottimizzazione di titoli, meta, URL, ma anche di parametri come la leggibilità e usabilità della pagina, contenuti, keyword e link interni;
  • SEO off-site: Dopo aver pensato all’interno del sito, bisogna necessariamente occuparsi dei fattori esterni di ottimizzazione del posizionamento. Le tecniche di SEO off-page più efficaci sono le citazioni, i cosiddetti backlink: in breve, puoi chiedere a qualcuno di inserire il link al tuo sito per migliorarne il posizionamento (Link Building), oppure può accadere che la cosa avvenga naturalmente e che qualcuno citi il tuo sito web (Link Earning). Altre tecniche di SEO off-site sono le menzioni, le recensioni e il Google My Business, un profilo aziendale gratuito messo a dispozione da Google;
  • Violazioni e penalizzazioni: Per posizionarsi in alto sui motori di ricerca esistono anche delle tecniche meno pulite, dette tecniche spam. Tali scorciatoie consentono un buon posizionamento nel breve termine, ma portano, nel lungo periodo, al rischio di una penalizzazione, ovvero di un declassamento, una perdita di ranking o, peggio, di un vero e proprio ban verso alcune pagine, se non verso l’intero sito, che corre il pericolo di essere bandito dai motori di ricerca.

I segreti della SEO: gli 8 errori da evitare

Adesso che sono chiari i segreti della SEO per assicurarsi un buon posizionamento sul web, vediamo quali sono gli otto errori più comuni (da evitare) quando si fa SEO:

  • Sito non indicizzato: Indicizzare un sito significa fornire al motore di ricerca le corrette indicazioni affinché possa catalogare i suoi contenuti nel proprio database e restituirli, a seconda della rilevanza, agli utenti attraverso la SERP. Perciò, se un sito non si posiziona nonostante gli sforzi, forse c’è un problema nel file robots.txt, dovuto ad una semplice disattenzione: non aver reso il sito indicizzabile dopo il periodo di realizzazione;
  • Errata priorità dei contenuti: Quando si ricerca un sito sui motori di ricerca, i primi risultati dovrebbero essere quelli della homepage del sito, della pagina di servizi oppure un riferimento del blog: se così non fosse, c’è sicuramente un problema in fatto di corretta visualizzazione, di traffico interno o di navigabilità interna;
  • Cannibalizzazione interna: Può capitare che per fare più visite un sito proponga numerosi articoli su uno stesso argomento, facendosi praticamente concorrenza da solo agli occhi di Google: il segreto è declinare ogni articolo con diverse sfumature;
  • Tag Title troppo corti o troppo lunghi: Strumenti come Visual Studio o Screaming Frog aiutano nella scelta del Title, evidenziando le pagine con titoli troppo corti o lunghi e aiutando a correggerli prontamente;
  • Description duplicate: Errore in cui si incappa spesso con prodotti simili tra loro, che presentano il campo Description praticamente identico. Screaming Frog aiuta anche questa volta a individuare i tag Description non valorizzati;
  • Crescita di backlink non proporzionata: Il classico errore di chi fa link building in maniera forzata, acquisendo tantissimi link per un breve periodo (quello necessario per sostenere il posizionamento) per poi cessare subito dopo: Google capirà che tale acquisizione non è naturale, perciò bisogna impegnarsi ad acquisire link in modo stabile e costante durante il tempo;
  • Link nel footer a chiave commerciale: La tendenza dei motori di ricerca è quella di sterilizzare i link nel footer: se lo si vuole fare, conviene inserire il link con anchor text di brand, in modo da ottenere visite soltanto da chi è interessato;
  • Mancanza di contenuti di qualità: La SEO può aiutare il sito, ma quest’ultimo deve attrarre l’attenzione del pubblico promuovendo contenuti di qualità: prima di link e menzioni, l’interesse deve rivolgersi alla creazione di contenuti originali, attraenti e utili per il target a cui ci si rivolge.

Leggi anche: Local search marketing: il metodo per fare business sul web

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