Quirinale, cosa accade se non viene eletto un nuovo presidente entro il 3 febbraio

L'indecisione da parte dei grandi elettori sulla scelta del nuovo presidente della Repubblica potrebbe portare ad una situazione senza precedenti nella storia d'Italia.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Se entro il 3 febbraio non si riuscisse a trovare un accordo tra i grandi elettori per l’elezione del presidente della Repubblica avverrebbe qualcosa che non si è mai verificato finora.

A questa data Sergio Mattarella, per dettato costituzionale, dovrà lasciare il Quirinale quindi qualora non si riuscisse ad eleggere qualcun altro al suo posto dal terzo giorno di febbraio l’Italia si potrebbe trovare senza presidente della Repubblica.

Nuovo presidente non eletto: i possibili scenari

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Sulla possibilità che entro il 3 febbraio, termine della scadenza del mandato di Mattarella, non venisse eletto un nuovo presidente ci si potrebbe trovare in una situazione non contemplata neanche dalla Costituzione. Si tratterebbe di un momento senza precedenti nella storia d’Italia. In più l’elezione del nuovo presidente potrebbe essere rallentata dal pandemia, in quanto molti elettori si potrebbero assentare per via della positività alla variante Omicron.

Una situazione simile si è verificata con il Napolitano bis ma questa volta sembra che Mattarella non sia per nulla intenzionato a proseguire con un nuovo mandato.

La risposta a tale quesito ha provato a darla il giurista Costantino Mortati, come riportato da Il Giornale, secondo il quale in assenza del nuovo presidente della Repubblica si potrebbe optare per una supplenza. Potrebbe essere il presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, a prendere temporaneamente il suo posto. Anche se Francesco Clementi, professore di Diritto Pubblico Comparato presso l’Università di Perugia, si è così espresso al riguardo in un’intervista a Il Messaggero:

La Costituzione dice che la supplenza entra in campo quando il Capo dello Stato è impedito nell’esercizio delle sue funzioni.

In questo caso, lo saprebbero anche i sassi, non è il presidente Mattarella impedito nelle sue funzioni quanto il Parlamento che non trova un successore alla sua presidenza.

Per il professore le soluzioni potrebbero essere due: o che Mattarella continui a svolgere le sue funzioni, in attesa dell’elezione, o per far valere la supplenza lo stesso dovrebbe dimettersi il 3 pomeriggio.

Leggi anche: Romanzo Quirinale, salgono le quotazioni di Casini, Enrico Letta: “Venerdì il nuovo Presidente della Repubblica”

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