Schiaffo alla baby atleta di 8 anni per un errore sulla trave: l’allenatrice andrà a processo

La piccola nel 2017 era stata colpita dall'allenatrice dopo aver fatto un errore nel corso di un esercizio alla trave, da cui cadde rovinosamente.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Aveva fatto molto discutere la vicenda di M.F., la direttrice della società sportiva Gymnasium di Treviso finita al centro delle polemiche per aver dato uno schiaffo a una baby atleta di appena otto anni. La piccola era stata colpita dall’allenatrice dopo aver fatto un errore nel corso di un esercizio alla trave, da cui cadde rovinosamente (per fortuna senza conseguenze) proprio a seguito di quello sbaglio.

Per quei fatti, risalenti al 18 gennaio 2017, adesso la direttrice del centro è stata rinviata a giudizio per abuso dei mezzi di correzione dalla Procura di Treviso, proprio mentre il mondo della ginnastica è coinvolto in numerosi altri scandali legati alle violenze che si consumano in palestre e centri federali. La prima udienza del processo è attesa per ottobre 2023.

Allenatrice a processo per lo schiaffo a una baby atleta di 8 anni, il collega: “Una vicenda già chiusa da anni”

Per quel caso, emerso soltanto lo scorso novembre, l’allenatrice M.F. (difesa oggi dall’avvocato Luigi Fadalti) aveva patteggiato nel 2017 un mese di sospensione, sollecitata dal Coni, e 300 euro di multa (senza incolpazione). Non solo: a seguito dell’episodio, la società aveva adottato un codice etico per scongiurarne altri simili. Poi, la decisione dei genitori della bimba di 8 anni di andare avanti e presentare una querela alla magistratura ordinaria. Un ex consigliere di Gymnasium, che all’epoca dello schiaffo era parte del direttivo, ha detto in merito:

Si sta parlando di una vicenda già chiusa da anni. La Federazione nazionale ha redarguito ed emesso provvedimenti disciplinari del caso nei confronti dell’istruttrice. La società, dopo aver fatto una lettera di richiamo all’istruttrice, si è dotata di un codice etico. Tutto già concluso.

C’era anche l’accordo di rivolgersi solo alla procura federale della Federazione, invece hanno voluto andare anche alla giustizia ordinaria. Parliamo poi di un solo episodio, di uno scappellotto dato al termine di un esercizio. Condannabile, certo. E i provvedimenti sono stati presi già anni fa. Ma si tratta di un episodio nato e finito in quel momento. Poi non è successo più nulla.

Schiaffo a baby atleta di 8 anni: la difesa dell’allenatrice e le parole della madre della bambina

L’indagata M.F. ha presentato alla Procura una corposa memoria difensiva, in cui emerge la sua versione dei fatti sullo schiaffo dato alla baby atleta di 8 anni:

Ho potuto vedere che l’atleta, nell’eseguire una verticale, elemento che lei aveva compiutamente acquisito nelle sue conoscenze tecniche, sia caduta in maniera rovinosa di schiena sulla trave, facendomi accorrere all’attrezzo con il timore che si fosse infortunata seriamente.

Me la sono ritrovata davanti praticamente illesa e istintivamente, certamente per la paura che io stessa ho provato vedendola cadere, le ho dato uno schiaffo accompagnandolo con un rimprovero, ricordandole che anche un singolo momento di disattenzione poteva avere conseguenze gravi sulla sua salute e nel suo caso i momenti di disattenzione erano diventati troppo frequenti negli ultimi tempi.

La direttrice aveva quindi lasciato continuare l’allenamento alla bambina e, una volta terminato, aveva raccontato l’episodio dello schiaffo alla mamma che era venuta a prenderla, porgendo le sue scuse. Da qui, l’indagine federale sfociata in una sanzione pecuniaria di 300 euro e in un mese di squalifica dagli allenamenti e dalle gare ai danni dell’allenatrice.

Da parte sua, la mamma della piccola di 8 anni ha ribadito: “La ginnastica è fatica, concentrazione e disciplina. Ma quando si prendono a schiaffi bambini di otto anni per un esercizio sbagliato si rischia di trasformare lo sport in un incubo e di rovinare la passione di chi si dedica alla ginnastica. Quello che è successo a mia figlia non deve succedere più e tecnici che rifilano schiaffi agli atleti non devono più allenare”.

Leggi anche: Bari, 23enne paralizzata e in coma riesce a partorire: “Il bambino sta bene”

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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