Crisi di Governo, i 4 scenari in vista di mercoledì: cosa potrebbe convincere Draghi a rimanere?

Con il non-voto di fiducia del M5S dello scorso giovedì, si è aperta all'interno dell'attuale Governo una crepa forse non guaribile. Ecco quali sono gli scenari possibili in vista di mercoledì e cosa potrebbe convincere Draghi a rimanere.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Scenari crisi di Governo: cosa aspettarsi? Con il non-voto di fiducia del M5S dello scorso giovedì, si è aperta all’interno dell’attuale Governo una crepa forse non guaribile. I partiti hanno ancora quattro giorni per trovare la quadra e raggiungere un’intesa in vista di mercoledì prossimo, quando il Premier Mario Draghi parlerà a Palazzo Madama, ma la strada sembra impervia e tutta in salita.

Più passano le ore, infatti, più nuove e insidiose crepe sembrano formarsi e allontanare l’ipotesi di un Draghi Bis. Quel che appare chiaro è che tra i grillini le tensioni stiano esplodendo: adesso il nodo è comprendere se ritirare o meno la delegazione al Governo, ma anche su questo punto i pentastellati non sembrano avere una visione comune.

Scenari crisi di Governo: le 4 ipotesi in vista di mercoledì

Scenari crisi di Governo: le 4 ipotesi in vista di mercoledì

Scenari crisi di Governo: cosa accadrà? Come noto, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha respinto le dimissioni del Premier Mario Draghi “parlamentarizzando” la crisi, ovvero rinviandola alle Camere. Tale decisione ha di fatto aperto quattro possibili scenari crisi di Governo, anche se al momento è ancora difficile prevedere quale di questi prevarrà. Le ipotesi in campo sono:

  • Non cambia nulla e il M5S torna in squadra: i pentastellati fanno un passo indietro, tornano al Governo e Draghi accetta (ipotesi realizzabile presumibilmente con la presentazione di nuovo programma con successivo voto di fiducia). Tale scenario piace al Quirinale e al Pd, mentre non trova l’appoggio di Lega e FI, che hanno chiuso a una nuova alleanza con il M5S dopo quanto accaduto. Il segretario dem Enrico Letta sarebbe favorevole pure a un compromesso: riportare a bordo i pentastellati, anche se solo una parte di loro, ovvero quella più favorevole a rientrare nella maggioranza di Governo.
  • Draghi Bis: Mario Draghi si dimette ma dà vita a un nuovo Governo con una nuova maggioranza, presumibilmente senza M5S. Un’ipotesi, questa, che non piace all’attuale Premier, ma che invece troverebbe l’appoggio di Lega e FI, che sulla crisi di Governo hanno mantenuto un profilo piuttosto prudente. A chiudere a tale ipotesi è Giorgia Meloni, che invece ha detto: “Sarebbe scandaloso mettere insieme il quarto Governo calato dall’alto”.
  • Nuovo Governo fino a fine legislatura senza Draghi: Draghi si dimette e Mattarella decide di lasciare l’esecutivo nelle mani di un traghettatore che lo conduca fino al termine della legislatura. Il “marinaio” in questione dovrebbe essere una figura di alto profilo (qualcuno pensa al ministro dell’Economia Daniele Franco o al presidente della Corte costituzionale Giuliano Amato), che possa approvare la legge di Bilancio entro fine anno e accompagnare il Paese al voto. Un’ipotesi simile non piace né al centrodestra né al Pd, che ad essa preferirebbero l’opzione delle urne.
  • Si va alle urne: per uscire dalla crisi si sceglie la strada delle elezioni anticipate, con Draghi che si dimette e Mattarella che scioglie le Camere. Il Premier rimane in carica per gestire le questioni di “ordinaria amministrazione”, anche se in un momento delicato come questo (ci sono in ballo le riforme su pensioni, fisco, lavoro) avrebbe anche il potere di approvare decreti e forse anche la stessa legge di Bilancio. Le elezioni si terrebbero il 25 settembre e l’ex capo della Bce rimarrebbe al Governo fino a novembre, tempo che il nuovo Governo prenda forma.

Scenari crisi di Governo: cosa potrebbe convincere il Premier a restare?

Scenari crisi di Governo: il Premier Draghi non appare comunque intenzionato a restare e anche i suoi più accorati sostenitori, tra cui spiccano il leader di Italia Viva Matteo Renzi e il ministro leghista Giancarlo Giorgetti, sembrano aver perso le speranze. Il sostegno all’attuale Premier è arrivato in questi giorni anche dagli Stati Uniti e dall’Europa, che guardano all’Italia con comprensibile preoccupazione.

Una telefonata con Macron sembra in programma, ma appare difficile che Draghi possa lasciarsi convincere dall’influenza dei suoi interlocutori, anche se autorevoli. Il politico e costituzionalista italiano Gaetano Quagliarello ha comunque suggerito una strada per poter persuadere l’ex capo della Bce: “Magari qualcuno potrebbe ricordargli che quel pezzo di pacifista di Putin sta festeggiando…”.

Leggi anche: Crisi di Governo: il termovalorizzatore è la scintilla che ha fatto impazzire i 5 stelle

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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