Primo trapianto di polmone da maiale a uomo: “L’organo è rimasto in vita per 9 giorni”

In Cina è stato realizzato il primo trapianto da un maiale, geneticamente modificato, su un uomo di 39 anni, dichiarato cerebralmente morto. Anche se non è andato a buon fine si tratta di un risultato importante per la ricerca in questo campo.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Per la prima volta un polmone di maiale, geneticamente modificato, è stato trapiantato in un essere umano. Il tessuto polmonare è rimasto vivo per nove giorni dopo il trapianto, nonostante i primi segni di infiammazione, scrivono i ricercatori il 25 agosto su Nature Medicine. Sono necessari, infatti, ulteriori studi, come confermano gli stessi autori:

Sebbene questo studio dimostri la fattibilità dello xenotrapianto di polmone da maiale a uomo, permangono notevoli difficoltà relative al rigetto d’organo e alle infezioni.

Sono necessari ulteriori studi preclinici prima della traslazione clinica di questa procedura.

Il trapianto di polmone, realizzato in Cina, è stato svolto dall’equipe del professor Jianxing He, all’Università medica di Guangzhou.

Trapianto di polmone, lo studio: un caso di xenotrapianto

trapianto di polmone-

Per xenotrapianto si intende la procedura basata su innesto di organi da una specie a un’altra. In questo caso parliamo di un organo proveniente da un maiale su un essere umano. Studi recenti, infatti, hanno mostrato la fattibilità di trapiantare cuore, fegato e polmoni di maiali, geneticamente modificati, in esseri umani. Anche se siamo lontani da un’operazione reale, se ciò divenisse tale si potrebbe ovviare alla carenza di organi da donare.

Tutto è iniziato il 15 maggio del 2024, quando i ricercatori hanno modificato geneticamente un polmone di maiale, al fine di ridurre le possibilità di rigetto nell’essere umano. Con la tecnica di editing genetico Crispr, chiamata Bama Xiang, usata sulla razza suina, i ricercatori hanno modificato il genoma eliminando tre geni non presenti negli esseri umani, che possono scatenare rigetti, e aggiunto altri tre geni degli esseri umani per inibire la coagulazione del sangue.

Il team ha trapiantato il polmone su un uomo di 39 anni, dichiarato morto da 16 giorni a seguito di un’emorragia cerebrale. Il ricevente non ha rigettato immediatamente il polmone, anche se questo, il giorno dopo l’operazione, si è riempito di liquido mostrando segni di infiammazione. Tre giorni dopo, gli anticorpi del soggetto ricevente hanno iniziato ad attaccare il polmone.

Trapianto di polmone da maiale a uomo: i risultati

Inizialmente, appena trapiantato, il polmone ha funzionato, riuscendo a svolgere le sue normali funzioni, quali eliminare anidride carbonica e fornire ossigeno, superando la fase iniziale di rigetto. Questo è già un importante risultato. Poi però, dopo 24 ore, il polmone ha subito un attacco immunitario, che ha causato un grave edema. Nei giorni successivi il sistema immunitario ha continuato a reagire, causando diversi danni. Dopo nove giorni i medici hanno dovuto rimuovere il polmone e staccato i dispositivi vitali che tenevano in vita l’uomo, secondo le disposizioni della famiglia.

Il trapianto di polmone realizzato è un primo tentativo che rappresenta un passo importante, che non chiude le porte alla ricerca sugli xenotrapianti di polmoni, come gli stessi ricercatori ci tengono a precisare.

Leggi anche: Tumore al pancreas e al colon-retto: trovato un vaccino che previene le recidive

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