Trapianto di cuore pulsante da Atene a Torino: “Superata la barriera del tempo”

Il trapianto di cuore record è avvenuto tra Atene e Torino e ha visto l'organo battere sempre, dal momento del prelievo all'intervento. Non era mai successo prima.

Giorgia Fazio
Giorgia Fazio
Estremamente curiosa di questioni attuali, diritti umani e ambiente. Nel tempo libero legge testi di filosofia orientale. Se non c’è differenza non c’è relazione” è il suo mantra.
spot_img

Una rivoluzione che permette di superare la barriera del tempo“. In questo modo i medici delle Molinette di Torino hanno definito il trapianto eccezionale compiuto tra la città piemontese e Atene.

L’aspetto rilevante riguarda l’attività cardiaca che non è mai stata persa tra i due Paesi. Il cuore, infatti, ha sempre continuato a battere, non solo durante il trasporto ma anche nel corso del trapianto.

A ricevere l’organo è stato, riporta Ansa, un uomo di 65 anni, affetto da grave cardiomiopatia dilatativa post-infartuale. Dopo un anno di attesa, quindi, si è fatto il nome di una donatrice greca. La distanza Atene-Torino è stata percorsa dal team di esperti dell’ospedale Molinette di Torino.

Trapianto eccezionale a Torino

Il cuore protagonista del trapianto eccezionale si trovava ad Atene, cioè a 1.600 chilometri di distanza da Torino, ed è rimasto attivo durante tutto il viaggio e il successivo intervento chirurgico, per un totale di 8 ore.

Il ricevente, di 65 anni, ha dovuto aspettare un anno prima che il Centro Nazionale Trapianti e il Centro Regionale Trapianti del Piemonte segnalassero al Centro di Trapianto di Cuore della Città della Salute e della Scienza di Torino la presenza di una donatrice greca.

Come riporta Ansa, la Città della Salute ha commentato l’operazione con queste parole: “Una rivoluzione che permette di superare la barriera del tempo. Il cuore è artificialmente perfuso durante tutte le fasi, trasporto e impianto, senza soffrire per l’ischemia legata alla mancanza di sangue (di solito l’organo ha un tempo massimo di ischemia di 4 ore)“.

Leggi anche: Trapianto storico di arteria polmonare al Sant’Andrea: è la prima volta al mondo

Come è avvenuto il trapianto

A recuperare il cuore in Grecia è stata una squadra delle Molinette composta dalla dottoressa Erika Simonato, dal dottor Matteo Marro, dal professor Andrea Costamagna e dalla dottoressa Domitilla Di Lorenzo. I professionisti sono partiti da Torino e hanno raggiunto Atene con un jet privato.

Dopo il prelievo, l’organo è stato depositato in una macchina che permette di ripristinare la sua perfusione durante il trasporto, ovvero l’OCS Heart, Transmedics, donata dalla Fondazione La Stampa Specchio dei Tempi.

Dopodiché il cuore è stato fatto ripartire e, una volta giunto nel capoluogo piemontese, è stato collegato alla circolazione extracorporea che mantiene in vita il paziente. Successivamente, l’organo è stato staccato dalla macchina di perfusione mantenendo il battito cardiaco. Poi i chirurghi l’hanno impiantato nel cavo pericardico del 65enne.

A condurre l’intervento sono stati il professor Massimo Boffini, il professor Antonino Loforte e la dottoressa Barbara Parrella, coadiuvati dall’anestesista dottoressa Rosetta Lobreglio. Dopo alcuni giorni in Terapia Intensiva il paziente è stato trasferito nella degenza della Cardiochirurgia.

Leggi anche: Primo trapianto di fegato in Europa eseguito da un robot: “Un grande traguardo”

Commenti sul trapianto

L’Italia è il primo Paese in cui è stato condotto un trapianto innovativo di cuore battente, dal prelievo all’intervento. Era già successo lo scorso anno nell’Azienda ospedaliera di Padova e ora si è riproposta, superando addirittura i confini nazionali.

La Città della Salute ha dichiarato a riguardo: “Questo trapianto rappresenta un ulteriore importante traguardo abbattendo la sofferenza dell’organo prima del suo impianto ed aprendo nuovi scenari prima impensabili alla trapiantologia moderna“. Il direttore generale Livio Tranchida, invece, ha detto, riporta Ansa:

Una nuova frontiera per i trapianti di cuore.

La bravura dei nostri professionisti ha reso possibile un intervento che apre una nuova frontiera nei trapianti di cuore.

Una storia a lieto fine che ancora una volta diventa esempio delle eccellenze della nostra Città della Salute e della Scienza a livello europeo e del valore dei nostri operatori.

Il Corriere della Sera, poi, ha ripreso il commento dell’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi: “Il Piemonte conferma la sua eccellenza ed esperienza a livello europeo“. La direzione sanitaria di Città della Salute e della Scienza di Torino, infine: Un evento mai accaduto prima in Italia. Un cuore che non si ferma mai, neanche per un istante, apre incredibili e nuove prospettive sul fronte dei trapianti“.

spot_img

Correlati

Nuova speranza per l’infertilità maschile: raggiunta la prima gravidanza grazie all’IA

Un passo storico nella medicina riproduttiva: per la prima volta, una gravidanza è stata...

Cura rivoluzionaria per l’emicrania: gli anticorpi monoclonali sono la soluzione

Sembrerebbe che i farmaci ad azione preventiva possano bloccare l'emicrania. Durante il congresso nazionale...

Trovata iniezione contro la cecità corneale: “Mai stati così vicini a una cura”

Basterebbe un'iniezione di cellule per risolvere la cecità corneale. Questo è quanto è stato...
Giorgia Fazio
Giorgia Fazio
Estremamente curiosa di questioni attuali, diritti umani e ambiente. Nel tempo libero legge testi di filosofia orientale. Se non c’è differenza non c’è relazione” è il suo mantra.
spot_img