Presentato martedì 15 luglio 2025 in Senato il Policy Act “Salute cardiovascolare: un impegno comune per migliorare la prevenzione e l’aderenza terapeutica”, promosso dalla senatrice Elena Murelli.
Si tratta di un approccio multidimensionale – basato su 7 punti – per migliorare la qualità delle cure e rafforzare la prevenzione del sistema sanitario nazionale (Ssn).
Il documento è stato redatto da un gruppo di ricerca composto da rappresentanti delle istituzioni, esperti del settore sanitario, società scientifiche, associazioni civiche, fondazioni e organizzazioni di pazienti, e realizzato grazie alla collaborazione con Daiichi Sankyo, multinazionale farmaceutica giapponese, con sede anche in Italia.
A settembre sarà inaugurato un roadshow itinerante che toccherà 3 regioni – Lazio, Piemonte e Sicilia – e vedrà coinvolte istituzioni locali e cittadini nella campagna “Il tuo cuore nelle tue mani”.
I 7 punti del Policy Act contro le malattie cardiovascolari

La necessità di un nuovo approccio nella gestione delle malattie cardiovascolari è resa evidente da dati più che significativi. Nel solo anno 2021, infatti, tali patologie sono state responsabili di oltre 217.000 decessi in Italia, pari al 30,8% del totale delle morti registrate.
Le malattie cardiovascolari si confermano, infatti, la principale causa di mortalità, superando di gran lunga altre condizioni croniche e acute.
Risulta quindi fondamentale promuovere strategie per migliorare l’aderenza terapeutica dei pazienti.
Anche un incremento relativamente contenuto, pari al 15% nella regolarità e nella corretta assunzione dei trattamenti prescritti, potrebbe determinare una forte diminuzione dell’incidenza di eventi gravi come infarti, ictus e decessi correlati a patologie cardiovascolari.
Tutto ciò non porterebbe un beneficio soltanto per la nostra salute individuale e collettiva, ma avrebbe un impatto estremamente positivo anche sull’organizzazione del Sistema sanitario nazionale.
Ciò si tradurrebbe in un uso più efficiente delle risorse sanitarie disponibili, contribuendo a una riduzione significativa dei costi legati all’assistenza, stimata in oltre 300 milioni di euro l’anno.
Questo risparmio potrebbe essere reinvestito per migliorare ulteriormente i servizi e la prevenzione.
I 7 punti individuati dal Policy Act sono i seguenti: integrazione dell’aderenza terapeutica nei Livelli essenziali di assistenza (Lea); avvio di uno screening cardio-cerebrovascolare nazionale per la fascia 40-70 anni; creazione di percorsi di prevenzione mirati per le donne; rafforzamento della sanità territoriale; promozione dell’alfabetizzazione sanitaria; la creazione di percorsi multidisciplinari di follow-up; l’uso diffuso di innovazione digitale e telemedicina per garantire cure più accessibili ed efficaci.
La senatrice Elena Murelli ha commentato entusiasta così:
L’aderenza terapeutica riveste un ruolo cruciale nella gestione delle malattie cardio-cerebrovascolari, patologie che continuano ad avere un impatto significativo sulla salute pubblica.
E’ essenziale promuovere una cultura della prevenzione e dell’aderenza ai trattamenti, investendo in strategie educative e strumenti di supporto per i pazienti.
Digitalizzazione, rafforzamento del ruolo del medico di medicina generale e del farmacista, introduzione di un indicatore specifico e campagne di sensibilizzazione come questa rappresentano strumenti concreti per migliorare l’aderenza terapeutica e, di conseguenza, ridurre gli eventi cardiovascolari avversi.
Mi unisco quindi all’appello della comunità clinico-scientifica, delle associazioni di pazienti e di tutti gli attori del sistema salute, affinché si individuino risposte efficaci e tempestive a queste priorità.
Fabio Romeo – Sr Medical & Value and Access Director Specialty Business Division di Daiichi Sankyo Italia – ha invece sostenuto:
Daiichi Sankyo è impegnata da anni a promuovere la salute cardiovascolare, lavorando su molteplici fronti:
per questo motivo siamo lieti di aver collaborato a questa iniziativa.
L’idea di un progetto itinerante consentirà di favorire il dialogo direttamente con i territori e con le istituzioni locali, disseminando le proposte di policy elaborate grazie al supporto di un gruppo di stakeholder esperti.
Ci attendiamo una piena e attiva partecipazione di tutti, cittadini e istituzioni, già all’avvio della prima tappa del roadshow e della campagna che partirà a settembre nella città di Roma.
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