Cos’è Parkithlon, il primo triathlon che sostiene la ricerca sul Parkinson

Il prossimo 12 settembre a Fossacesia Marina (Chieti) debutta il Parkithlon, il primo triathlon solidale in Italia dedicato a persone con Parkinson, caregiver e medici.

Lorenzo Eugeni
Lorenzo Eugeni
Curioso, interessato alle innovazioni in ogni campo e da sempre attento al mondo dell'attualità.
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Il prossimo 12 settembre a Fossacesia Marina (Chieti), sulla splendida Costa dei Trabocchi, debutterà il Parkithlon, il primo triathlon solidale in Italia dedicato a persone con Parkinson, caregiver e medici.

L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Limpe per il Parkinson, unisce sport, ricerca e solidarietà, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere fondi per la ricerca scientifica.

Saranno oltre 100 i partecipanti da tutta Italia, impegnati in una staffetta triathlon Super Sprint: 400 metri a nuoto, 10 chilometri in bicicletta e 2,5 chilometri di camminata veloce.

Il Parkithlon nasce come evoluzione della Swim for Parkinson, la traversata dello Stretto di Messina che ha già coinvolto pazienti e medici in un gesto simbolico e potente. 

A Fossacesia, il messaggio sarà lo stesso: il movimento è parte della cura, e la malattia si affronta insieme, con coraggio e condivisione.

L’importanza dello sport nella cura al Parkinson

L’attività fisica regolare, soprattutto di tipo aerobico, è riconosciuta come un intervento non farmacologico fondamentale per chi convive con il Parkinson: migliora la qualità della vita, rallenta il declino motorio e cognitivo, contrasta sintomi come depressione, affaticamento e insonnia.

Partendo da questo assunto, quella sul litorale abruzzese sarà una giornata all’insegna del movimento e della solidarietà, in cui ogni partecipante percorrerà il proprio tratto di strada, simbolico e/o reale, per testimoniare che la malattia si affronta anche insieme, e che l’attività fisica può essere parte integrante del percorso di cura.

Un gesto collettivo che mette al centro la persona, non la patologia, e ribadisce l’importanza di sentirsi parte di una comunità che si muove, letteralmente, nella stessa direzione.

Parkithlon, un Triathlon Super Sprint

Per questa prima edizione saranno oltre 100 i partecipanti, tra persone con Parkinson, neurologi e caregiver.

Alcuni correranno individualmente, altri in staffette che coinvolgeranno il nucleo familiare – genitori e figli, nuora e suocero, marito e moglie – o il proprio medico di riferimento.

Venendo al formato della gara, è prevista una staffetta triathlon ‘super sprint’, con tre frazioni – 400 metri a nuoto, 10 chilometri in bici, 2,5 chilometri di camminata veloce – progettate per essere accessibili a tutti, in singolo o in squadra.

Il tutto in uno scenario naturale, lungo un tratto di costa tra i più belli d’Italia.

La manifestazione, è bene ricordarlo, raccoglie anche il testimone della Swim for Parkinson, la traversata a nuoto dello Stretto di Messina che in quattro precedenti edizioni ha già visto pazienti, familiari e medici impegnati insieme, in acqua, per testimoniare che la malattia non può spezzare la volontà né isolare le persone. 

Due neurologi ferraresi sono gli organizzatori della manifestazione: Mariachiara e Stefano Sensi.

La Fondazione Limpe e la ricerca sul Parkinson

Dal 2014 la Fondazione Limpe sostiene la ricerca medico-scientifica, la formazione e la divulgazione di informazioni sulla malattia di Parkinson, i parkinsonismi, le distonie, le coree, i tremori, le atassie, i restanti disturbi del movimento e le demenze.

La Fondazione opera sia a livello nazionale che internazionale, svolgendo attività di promozione, organizzazione e realizzazione di convegni, conferenze, seminari ed eventi di sensibilizzazione, anche in collaborazione con Università, Centri di Ricerca e Aziende sanitarie.

Il Parkithlon, dunque, è solo l’ultimo dei numerosi progetti promossi dalla Fondazione che hanno l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso l’unione di sport, solidarietà e ricerca scientifica.

Michele Tinazzi, presidente della Fondazione Limpe, a proposito del Parkithlon ha infatti dichiarato:

Lo sport può essere uno strumento potente nella gestione del Parkinson.

Non si tratta solo di semplice attività fisica prescritta a scopo riabilitativo, ma di una pratica consapevole e regolare, che agisce su corpo e mente.

Migliora l’umore, rallenta il declino motorio e cognitivo, crea motivazione e contatto umano

Leggi anche: Parkinson e tumori, cure con le staminali: “Risultati positivi sulle nuove ricerche”

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