Operata al femore a 103 anni, dopo due giorni già cammina: “Intervento record”

La signora Dina, a 103 anni, è stata operata al femore e ha attraversato una convalescenza splendida. In soli due giorni, infatti, è tornata in piedi.

Giorgia Fazio
Giorgia Fazio
Estremamente curiosa di questioni attuali, diritti umani e ambiente. Nel tempo libero legge testi di filosofia orientale. Se non c’è differenza non c’è relazione” è il suo mantra.
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Un’operazione di routine si è trasformata in un record al San Jacopo di Pistoia, dove la signora Dina, a 103 anni, è stata sottoposta a un intervento per la frattura del femore. L’aspetto straordinario dell’evento è il recupero dell’anziana.

In soli due giorni, infatti, la signora Dina si è alzata in piedi, lasciando tutto lo staff a bocca aperta. Il merito è da attribuire, tra le altre cose, al team sanitario dell’ospedale, che si occupa con dedizione ai pazienti.

L’intervento a Pistoia

La signora Dina, alla veneranda età di 103 anni, si è sottoposta a un ordinario intervento chirurgico per la frattura del femore, presso l’ospedale San Jacopo di Pistoia. La fragilità dell’anziana, e soprattutto l’età notevolmente avanzata, però, hanno reso l’operazione più complessa del previsto.

A descrivere quanto accaduto è stata l’Asl Toscana centro, che ha sottolineato come: “L’intervento è stato di routine ma la straordinarietà è dovuta all’età e alla precoce ripresa della deambulazione: la signora dopo due giorni dall’intervento chirurgico si è alzata in piedi“. A questo commento si aggiunge quanto dichiarato da Lucilla Di Renzo, direttrice sanitaria dell’ospedale:

L’eccellente risultato è reso possibile dall’ortogeriatria, il percorso che dopo l’operazione chirurgica fa tornare a camminare precocemente gli anziani fratturati.

Anche ultracentenari. 

Tale percorso prevede una stretta collaborazione tra ortopedico, geriatra, anestesista, infermiere, fisioterapista e, se richiesto, anche l’assistente sociale, così da affrontare i numerosi problemi conseguenti alla frattura di femore con un approccio multidimensionale e multiprofessionale.

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La convalescenza della signora Dina

La signora Dina è stata seguita dal team chirurgico del dottor Luca Turelli, assistito dall’infermiera Raffaella Marovelli, con l’affiancamento dell’équipe della dottoressa Elisabetta Tonon, direttrice di Geriatria, e il supporto dello staff di fisioterapia, gestito da Mariella Agresti.

L’aspetto straordinario dell’intervento riguarda la ripresa dell’anziana, che in soli due giorni è riuscita a mettersi in piedi. Rispetto alle operazioni su pazienti ultracentenari, il direttore del dipartimento delle specialistiche chirurgiche, Stefano Michelagnoli, ha affermato:

Ormai nelle nostre strutture ortopediche aziendali sono sempre più frequenti interventi che riguardano pazienti ultracentenari.

Questo avviene grazie alle tecniche operatorie adottate che permettono, anche ai più anziani, un recupero precoce e sono notevoli anche le abilità dei nostri sanitari nel trattare persone così estremamente fragili.

Tempo fa al San Giovanni di Dio è stato operato un paziente di 105 anni, a testimoniare che l’aspettativa di vita si è ormai allungata e che la presenza degli ultracentenari nelle nostre sale operatorie è sempre più frequente.

Elisabetta Tonon ha aggiunto, poi, delle considerazioni su come vengono condotti gli interventi sugli anziani e su come è gestito il post-operazione:

All’arrivo del paziente in ospedale si indaga sulle modalità della caduta, lo stato funzionale e quello cognitivo, stabilizzate le eventuali patologie acute e, quindi, preparato al meglio all’intervento chirurgico.

Se necessario, poi, vengono anche attivate ulteriori consulenze specialistiche e nella fase post-operatoria oltre alla gestione del dolore i sanitari cercano di prevenire tutte quelle complicanze che possano condizionare negativamente il recupero funzionale.

Infine, il governatore Eugenio Giani ha sottolineato l’eccellenza della sanità pubblica italiana, che punta a un controllo costante dei pazienti:

La signora Dina, esempio di forza e determinazione, è stata assistita da un’équipe multidisciplinare che ha reso possibile un recupero sorprendentemente rapido.

Grazie al percorso di ortogeriatria, sempre più spesso anche i pazienti ultracentenari tornano a camminare dopo l’intervento.

Una testimonianza concreta del valore della nostra sanità pubblica che difendo ogni giorno e che non lascia indietro nessuno.

Un grande grazie a tutto il personale coinvolto.

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