“Napule è” di Pino Daniele è una cura: stimola il cervello dei bimbi con sindrome Down

"Napule è" di Pino Daniele produce frequenze vicine ai 40 hertz, utili per stimolare la mente dei bimbi con sindrome di Down: lo dimostra uno studio.

Maria Ida Romeo
Maria Ida Romeo
Nata nel 2000, studiosa di giornalismo e amante del teatro, fa della comicità il suo sguardo sulla realtà. Sempre in bilico tra carta e scena, crede che le storie migliori nascano dagli imprevisti.
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Napule è di Pino Daniele rappresenta un modello musicale ideale per stimolare la mente dei bambini con sindrome di Down, sviluppando le loro capacità emotive e comunicative.

Lo dimostra uno studio realizzato dal team del MIT di Boston, guidato da Rezaul Islam e pubblicato sulla rivista “PLOS One”. I ricercatori hanno scoperto che quando il cervello dei bambini con sindrome di Down viene esposto a suoni con una frequenza di 40 Hertz, si attivano meccanismi che favoriscono lo sviluppo cognitivo. In particolare, si stimola la nascita di nuovi neuroni e il rafforzamento delle connessioni tra le cellule nervose nell’ippocampo, la zona del cervello che regola la memoria, l’orientamento nello spazio e la capacità di apprendere movimenti e informazioni. Vediamo insieme come.

Lo studio del MIT e la stimolazione GENUS

Come scritto su “Corriere della Sera”, nel 2023, alcuni ricercatori del MIT hanno pubblicato, sempre su “PLOS One”, uno studio su una particolare stimolazione sensoriale a 40 Hertz, chiamata GENUS. Il nome è l’acronimo di “gamma entrainment using sensory stimuli”, cioè una tecnica che usa luci e suoni per attivare specifiche onde cerebrali, chiamate onde gamma. Questa stimolazione può ridurre i danni al cervello causati dalla chemioterapia nei malati di cancro e portare benefici sul funzionamento della memoria, dell’attenzione e di altre funzioni mentali, tanto da poter essere usata contro l’Alzheimer.

Nel caso dei bambini con sindrome di Down, serve per lo sviluppo delle funzioni cognitive. L’obiettivo è quello di stimolare alcune zone del cervello, come i lobi frontali, temporali e occipitali, per migliorare il linguaggio, i movimenti e la qualità del sonno. Inoltre, durante gli esperimenti sugli animali, si è visto che GENUS aiuta delle cellule chiamate oligodendrociti, fondamentali per proteggere i neuroni, a sopravvivere più a lungo.

Leggi anche: Studio sull’anima che abbandona il corpo: “Vibrazione quantistica”

Perché “Napule è” di Pino Daniele?

Napule è

Napule è di Pino Daniele produce proprio frequenze vicine ai 40 hertz dello studio GENUS. La melodia si basa su accordi come Re, Sol e La in maggiore settima, utili per la stimolazione cerebrale. Il brano, quindi, può diventare un valido supporto per spronare la mente dei bimbi con sindrome di Down. Ma è utile per tutti. Ascoltarla regolarmente, anche come semplice sottofondo durante le attività quotidiane, contribuisce a mantenere attivi i circuiti neurologici legati alla memoria, alla concentrazione e alla percezione.

L’energia calda e suggestiva di una canzone come Napule è offre, non solo un’esperienza musicale unica, ma anche un’opportunità concreta per favorire il benessere mentale, unendo la bellezza della musica alla forza della scienza.

Leggi anche: La terapia genica sperimentale che ridona la vista ai bambini

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