Dopo 200 anni lo speculum si rinnova: “Con Lilium visite meno dolorose”

Lo speculum utilizzato nelle visite ginecologiche non veniva rinnovato dal 1840. Oggi è stata ideata un'alternativa meno dolorosa e invasiva, e più sostenibile. Ecco come è nato "Lilium".

Giorgia Fazio
Giorgia Fazio
Estremamente curiosa di questioni attuali, diritti umani e ambiente. Nel tempo libero legge testi di filosofia orientale. Se non c’è differenza non c’è relazione” è il suo mantra.
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Dal 1840, lo speculum utilizzato durante le visite ginecologiche è rimasto sempre uguale. Dopo circa duecento anni, però, due ricercatrici olandesi hanno pensato a un’alternativa meno dolorosa per le donne, che molto spesso presentano dei disagi durante i controlli.

Ecco che è nato Lilium, non più dalla tipica forma a “becco d’anatra” ma simile a un fiore. Si tratta di un passo importante per quanto riguarda la salute femminile, trattata ora con maggiore sensibilità e delicatezza.

Il disagio durante le visite ginecologiche

Secondo le statistiche, circa il 35% delle donne prova vergogna, paura o dolore durante gli esami vaginali. Tra i motivi rientra l’utilizzo di uno degli strumenti principali ginecologici, ovvero lo speculum.

Il modo in cui esso è progettato, a forma di “becco d’anatra”, in ferro o in plastica dura, risulta essere estremamente invadente per le pazienti.

Molte donne, quindi, preferiscono rinviare degli esami necessari piuttosto che sottoporsi all’analisi del canale vaginale o della cervice, tramite l’utilizzo dello speculum.

È da sottolineare, inoltre, che uno degli obiettivi della medicina è quello di ascoltare le esperienze delle pazienti, nel caso specifico ginecologico, per migliorare le attrezzature adoperate, così da rendere le visite più tollerabili.

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Il nuovo speculum Lilium

Lo speculum ha mantenuto la forma “a becco d’anatra” dal 1840 ma adesso due ricercatrici olandesi, Ariadna Izcara Gual e Tamara Hoveling, hanno progettato Lilium, il cui fine è rendere un momento temuto in un’esperienza più tollerabile e meno dolorosa.

Lo speculum Lilium, infatti, è realizzato in gomma TPV semiflessibile per uso medico, che unisce resistenza meccanica e flessibilità nell’apertura delle lame. Ciò è reso possibile grazie a una forma simile a un fiore, costituito da un inserto a tre petali e un meccanismo tubolare che separa delicatamente questi ultimi durante la visita.

L’immagine floreale, inoltre, più familiare e serena rispetto alla freddezza del becco d’anatra, contribuirebbe a migliorare l’approccio delle pazienti all’esame. Accanto a ciò, Lilium, con la sua composizione più semplice rispetto ai nove elementi canonici, consente migliori pulizia, sterilizzazione e riutilizzo.

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I riscontri ottenuti

Ariadna Izcara Gual, che sta svolgendo il suo studio di ricerca presso la Delft University of Technology, in Olanda, nella facoltà di Ingegneria del Disegno Industriale, sta realizzando il progetto insieme alla relatrice Tamara Hoveling.

Come la stessa ricercatrice ha sostenuto, le donne intervistate per il proprio studio hanno raccontato di provare dolore nel momento dell’inserimento e della rimozione dello speculum, per via della sua forma. Proprio da queste testimonianze è nato Lilium.

I test effettuati hanno mostrato, quindi, una preferenza unanime dei soggetti per il nuovo strumento rispetto a quello che si è usato finora. Otto pazienti e sette operatori sanitari – cinque infermieri e due medici – lo hanno provato e hanno raccontato di un’esperienza molto più confortevole.

Il nuovo speculum, inoltre, permette sia l’inserimento da parte di un professionista sia l’autoinserimento, come fosse un tampone, per far sentire le pazienti più sicure.

Attualmente, Lilium ha ottenuto lo Young Medical Delta Thesis Award e ora è alla ricerca di un partner che possa permettere il suo sviluppo. A ogni modo, il nuovo speculum rappresenta un grande passo in avanti per quanto riguarda la medicina di genere.

Permette, infatti, di sottolineare come ridisegnare gli strumenti medici in modo da rendere le visite più tollerabili per le donne sia una possibilità concreta e realizzabile.

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