Alle 3:00 della notte tra il 25 e il 26 ottobre le lancette dell’orologio si sposteranno un’ora indietro. Questo, dunque, sancirà il passaggio dall’ora legale all’ora solare. Nonostante molte persone e studi ritengano che tutto ciò provochi degli squilibri nell’organismo umano, c’è chi non è completamente d’accordo con tali affermazioni.
Come riportato su La Repubblica, infatti, grazie all’ora solare il corpo si riallinea con il ritmo naturale del giorno e della notte. In aggiunta, secondo la ricercatrice Carolina Greco bisognerebbe abolire l’ora legale perché meno vantaggiosa per i nostri ritmi circadiani.
Vediamo meglio, quindi, cosa succede nell’organismo umano ogni volta che cambia l’ora e il motivo per cui, nonostante le numerose ricerche contrarie, quella solare sembra essere la meno nociva per le persone.
I vantaggi dell’ora solare
A spiegare i vantaggi che l’ora solare apporta al corpo umano è Luigi Ferini Strambi, professore ordinario di neurologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele e direttore del Centro di medicina del sonno dell’Irccs ospedale San Raffaele di Milano.
Secondo Ferini Strambi, come riporta La Repubblica, il passaggio all’ora solare è nettamente più vantaggioso per la salute delle persone, soprattutto perché non apporta alcun cambiamento alle abitudini notturne di ognuno:
Il passaggio all’ora solare crea meno problemi rispetto al ritorno all’ora legale, perché non c’è una riduzione della durata del sonno, non c’è frammentazione e incremento della sonnolenza diurna.
Insomma, spostare le lancette indietro di un’ora ha un impatto minore sulla salute.
Al contrario, con il passaggio all’ora legale c’è una perdita di sonno, si dorme meno e, nei due giorni successivi, registriamo un aumento dei ricoveri per patologie cardiovascolari.
Questo con il ritorno all’ora solare non succede.
Inoltre, la ricercatrice nell’ambito dei ritmi circadiani presso l’università Humanitas, Carolina Greco, prendendo come punto di riferimento una ricerca americana pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, che ha dimostrato come l’obesità nazionale si ridurrebbe dello 0,78% e la frequenza di ictus dello 0,9% con l’adozione della sola ora solare, ha dichiarato:
Ciò che di positivo si può affermare su questo studio è che, nonostante abbia portato alla luce una conclusione a cui si era giunti da molto tempo, ha considerato molte più variabili per fornirne una dimostrazione più accurata.
Le persone che si svegliano presto al mattino, sono attive subito ma vanno a dormire prima, hanno un ritmo circadiano più corto e sono definite “allodole”.
Coloro che, invece, sono meno mattinieri e fanno fatica ad addormentarsi alla sera sono conosciuti come “gufi”.
È opportuno, dunque, tenere conto di questi diversi fattori per valutare gli effetti sulla salute del cambio dell’ora, e lo studio ne tiene in considerazione alcuni, come ad esempio l’area geografica, differenziando le aree dell’ovest e quelle dell’est degli Stati Uniti, dato che queste zone sono colpite dalla luce solare con tempi e modi diversi.
Dunque, per gli studiosi è vantaggioso mantenere esclusivamente l’ora solare perché i nostri ritmi circadiani sono più in linea con l’andamento naturale del Sole.
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Gli svantaggi dell’ora legale

Secondo la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), invece, come fa sapere SkyTg24, il passaggio all’ora solare ha una serie di effetti negativi sull’essere umano, tanto che oltre 350mila italiani hanno firmato una petizione online per adottare l’ora legale tutto l’anno. A tal proposito, il presidente Sima, Alessandro Miani, sostiene che
Il passaggio ora legale/ora solare e viceversa determina ripercussioni negative sulla salute umana.
Si altera la ritmicità circadiana, ossia l’orologio biologico del nostro organismo che, in assenza di segnali provenienti dall’ambiente esterno, completa il proprio ciclo in circa 24 ore.
Il mancato rispetto di questi ritmi naturali ha effetti sulla pressione arteriosa e la frequenza cardiaca.
Si registrano poi problemi del sonno in una consistente fetta di popolazione, con conseguenze negative su concentrazione e umore e quindi su rendimento scolastico, efficienza sul lavoro, relazioni personali.
In risposta a ciò, però, Carolina Greco, ritiene che sia proprio l’ora solare ad adattarsi al meglio ai ritmi circadiani del corpo, ossia basati sulla rotazione della Terra attorno al Sole. Questo è quanto ha affermato a Il Bo Live:
Quando si segue l’ora legale si ha un anticipo di un’ora.
Ciò significa che avremo meno sole al risveglio, mentre alla sera quest’ultimo sarà presente per più tempo.
Diventa così più complesso adattare i nostri orologi all’ambiente esterno, anche perché i nostri ritmi di vita e di lavoro rimangono i medesimi nonostante il cambio dell’ora.
Ciò determina quello che si definisce un “social jetlag“, che può causare problemi ed effetti negativi sulla salute.
Eppure, aumentano le richieste di abolizione dell’ora solare, anche in maniera formale. Il presidente di Consumerismo, Luigi Gabriele, per esempio, come scrive SkyTg24, afferma: “Per tali motivi chiediamo al Governo Meloni di impegnarsi per arrivare in Italia all’abbandono definitivo dell’ora solare adottando l’orario legale tutto l’anno. Una possibilità prevista dall’Unione Europea che già nel 2019 ha approvato una Direttiva che lascia ampia discrezionalità agli Stati Membri“.
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