Un cerotto fatto di staminali contro l’insufficienza cardiaca

Forme di insufficienza cardiaca potranno essere trattate grazie ad un cerotto fatto di staminali. Questo è emerso dai risultati dei primi studi effettuati, pubblicati sulla rivista Nature. Come funziona e tutto quello che c’è da sapere.

Alfredo Polito
Alfredo Polito
Si occupa di copywriting, project management e comunicazione per imprese e istituzioni. Per anni ha scritto su la Repubblica ed è autore del libro "La guerra del vino". Tramite Gramsci ha fatto suo il motto di Romain Rolland: pratica il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà.
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È pronto il cerotto fatto di cellule staminali che può trattare forme di insufficienza cardiaca avanzata, una delle principali cause di morte nel mondo.

La sua sperimentazione è avvenuta con successo su primati e su un unico paziente umano, e ora la sua efficacia e la sua affidabilità saranno ulteriormente testate in un trial clinico appena approvato.

La potenziale scoperta si deve al gruppo di ricerca guidato dal Centro tedesco per la ricerca cardiovascolare (Dzhk) e dal Centro medico universitario di Gottinga, il risultato è stato poi reso pubblico attraverso la rivista Nature.

Come funziona il cerotto fatto di staminali

Il cerotto fatto di staminali è un muscolo cardiaco coltivato in laboratorio ed è composto da cellule cardiache derivate da cellule staminali indotte.

Questa tecnologia, sperimentata per circa 3-6 mesi nel trattamento di macachi rhesus effetti da patologia e successivamente su un paziente umano con grave insufficienza cardiaca, avrebbe fornito risultati sufficienti affinché si possano far partire i test clinici del caso.

Le diverse terapie che abbiamo per l’insufficienza cardiaca risultano essere molto poche, oltre che poco accessibili per via della scarsa disponibilità di organi per i trapianti e l’alto costo dei dispositivi artificiali.

Un’alternativa è rappresentata dall’impianto di cellule muscolari cardiache per sostituire quelle danneggiate, ma si tratta di una procedura troppo rischiosa e poco efficiente.

Per avere un’alternativa valida e superare i diversi problemi, i ricercatori sono partiti da cellule staminali capaci di generare qualsiasi tessuto corporeo, e le hanno fatte differenziare in cellule del muscolo cardiaco.

È stato ottenuto così il cerotto, con un tessuto pressoché identico a quello del muscolo cardiaco. In tutti i casi sperimentati, i risultati hanno mostrato un miglioramento della funzionalità del cuore senza evidenziare effetti collaterali dannosi.

La sfida era generare e impiantare un numero sufficiente di cellule muscolari cardiache da cellule staminali pluripotenti indotte dai macachi rehsus per favorire la riparazione cardiaca senza effetti collaterali come l’aritmia cardiaca o un tumore.

Ha puntualizzato, soddisfatto, Wolfram-Hubertus Zimmermann, direttore del Dipartimento di farmacologia e tossicologia della University Medical Center e direttore scientifico degli studi preclinici e clinici sul cerotto cardiaco.

La simulazione effettuata sul cerotto fatto di cellule staminali è stata di fondamentale importanza per raccogliere i primi risultati sullo studio. Ora ulteriori test clinici testeranno ulteriormente la sicurezza di tale trattamento.

Leggi anche: Malattie cardiovascolari, fattori di rischio e come difendersi

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