Rosatellum, 3 cose da sapere per votare il 25 settembre

Il 25 settembre si avvicina e, con questa data, il giorno delle elezioni politiche che decreteranno il futuro dell’Italia. Come funziona il Rosatellum, cioè la legge elettorale? Tutto quello che bisogna sapere.

Rosarianna Romano
Rosarianna Romano
Rosarianna Romano, classe 1997. Formazione umanistica e interessi eclettici, sedotta dall'arte e dalla storia contemporanea, ama leggere i libri e la realtà. Nata in Puglia e bolognese d'adozione.
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  1. Rosatellum, cosa cambia per il voto di settembre
  2. Rosatellum, come votare: indicazioni pratiche
  3. Rosatellum, cosa vuol dire sbarramento

“Rosatellum” è il nome della legge elettorale con cui si voterà alle politiche del 25 settembre, tramite cui saranno assegnati i 600 seggi del prossimo parlamento in parte con un sistema proporzionale, in parte con un sistema maggioritario. La maggior parte dei seggi è assegnata con il proporzionale: 245 alla Camera e 122 al Senato, cioè 367 su 600 totali. Il sistema maggioritario, invece, ne assegna 147 alla Camera e 74 al Senato, in totale 221.

I restanti 12 parlamentari sono eletti nelle circoscrizioni estere.Una parte dei seggi, quindi, sarà distribuita tra i partiti (quelli che avranno superato la soglia del 3%) sulla base della percentuale che riceveranno a livello nazionale per la Camera e regionale per il Senato. L’altra parte sarà assegnata sulla base di chi vincerà nei collegi, detti uninominali.

1. Rosatellum, cosa cambia per il voto di settembre

Per le prossime elezioni politiche, ci saranno 2 importanti cambiamenti:

  • Il numero dei parlamentari sarà ridotto di un terzo rispetto a quello attuale: alla Camera da 630 deputati si passa a 400, i senatori eletti scendono da 315 a 200.
  • Per entrambi i rami del Parlamento potranno votare i cittadini dai 18 anni in su, in quanto  la legge costituzionale 1/2021 ha parificato l’elettorato attivo a 18 anni. Prima, per votare per i senatori era necessario aver compiuto 25 anni. Resta invariata la regola sull’elettorato passivo: per diventare senatori l’età minima resta di 40 anni.

2. Rosatellum, come votare: indicazioni pratiche

rosatellum

Come funziona il Rosatellum? Ai seggi riceveremo due schede: una per il Senato e una per la Camera. Su ciascuna ci sarà, per ogni coalizione, un candidato al collegio uninominale per la sezione maggioritaria e una lista di candidati per la parte proporzionale.

Per votare è necessario apporre una x su un simbolo della lista o sul nome del candidato dell’uninominale. Nel primo caso, il voto sarà esteso in automatico anche al candidato dell’uninominale collegato. Nel secondo caso, il voto sarà proporzionalmente conteggiato anche sui partiti della coalizione. Non è possibile il voto disgiunto: non si può scegliere un candidato all’uninominale non collegato alla lista scelta per il proporzionale.

3. Rosatellum, cosa vuol dire sbarramento

Ogni lista prevede una soglia sotto la quale non vengono assegnati seggi. Quest’ultima, detta “sbarramento”, è al 3%. Per le coalizioni, invece, è al 10%. I partiti che fanno parte di una coalizione e che prendono tra l’1 e il 3% riversano i loro voti, in maniera proporzionale, alle altre liste della stessa coalizione che hanno superato il 3%. I voti delle liste che rimangono sotto l’1% sono persi.

Leggi anche: Scontro tra Meloni e Formigli sui fatti di Civitanova Marche: “Sciacallo penoso”

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Rosarianna Romano, classe 1997. Formazione umanistica e interessi eclettici, sedotta dall'arte e dalla storia contemporanea, ama leggere i libri e la realtà. Nata in Puglia e bolognese d'adozione.
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