In farmacia pillole anti Covid con la ricetta: esonera dal vaccino?

Le pillole anti Covid potranno essere prescritte dal medico di base senza passare per la trafila dei medici specializzati, ottimizzando così le tempistiche.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Le Pillole anti Covid, nello specifico Paxlovid di Pfizer e Molnupiravir di Merck, hanno ottenuto l’approvazione di Aifa e potranno essere prescritte dai medici di base, i quali disporranno di un piano terapeutico, ossia una sorta di manuale d’uso.

Essendo in quantità limitata venivano prescritte da medici specializzati solo a chi ne aveva bisogno, valutandone costi e benefici. Il problema emerso riguardava il fatto che spesso queste pillole andavano perse a causa della burocrazia, essendo efficaci se somministrate entro 72 ore.

L’appello di modificare al più presto la normativa, in modo che anche i medici di famiglia potessero prescrivere gli antivirali, a pochi giorni dall’insorgenza dei sintomi, era giunto da Silvestro Scotti. Il segretario nazionale della Federazione italiana dei medici di medicina generale aveva sollecitato l’importanza di risolvere la questione per evitare di giungere a un’ondata pericolosa nei mesi autunnali e scongiurare l’intasamento delle terapie intensive e degli ospedali.

Pillole anti Covid: quale controversia

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A sollevare il problema rispetto all’inefficacia delle pillole anti Covid era stato il professor Francesco Broccolo dell’Università Bicocca di Milano e direttore scientifico del gruppo Cerbahealthcare Italia, il quale in un’intervista su Libero aveva dichiarato che le pillole antivirali Molnupiravir di Merck e Paxlovid di Pfizer, a motivo delle lungaggini della burocrazia, andavano perse.

L’Aifa per queste pillole prevedeva una procedura diversa di prescrizione e rendicontazione che doveva passare attraverso infettivologi specializzati nell’uso di farmaci antivirali.

Pillole anti Covid: a chi spettano

Le pillole anti Covid potranno essere prescritte a tutti gli adulti colpiti da Coronavirus che non necessitano di ossigenoterapia supplementare e che possono incorrere a rischi di progressione della malattia.

Questi soggetti potranno ottenere la terapia dei farmaci virali senza recarsi in ospedale ma tramite l’intermediazione del medico di base. Una volta ottenuta la prescrizione il paziente potrà recarsi direttamente in farmacia.

Le pillole si assumono al primo insorgere dei sintomi di coronavirus mentre la durata del trattamento dovrà però essere indicata dal proprio medico di base. Il trattamento consiste essenzialmente in una forma di cura domiciliare della malattia.

Pillole anti Covid: i dubbi degli esperti

Diversi esperti hanno però sollevato dei dubbi riguardo al lasciare campo libero ai medici di famiglia nella prescrizione di farmaci antivirali. Tra i medici che hanno sollevato dubbi al riguardo c’è Matteo Bossetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico di Genova, per il quale si tratterebbe di una decisione populista perché le pillole anti Covid andrebbero prescritte con appropriatezza, essendo farmaci che possono avere interazioni importanti con altre molecole.

L’infettivologo ha inoltre specificato che spesso questi farmaci non sono stati utilizzati perché molti soggetti non possono prenderli.

Massimo Andreoli invece, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma, è favorevole al potenziare la distribuzione degli antivirali anche se sollecita ad una attenzione, essendo antivirali di cui va fatta esperienza.

Pillole anti Covid: una soluzione per i No vax

Inoltre le pillole anti Covid potrebbero rappresentare una soluzione per la cura dei No vax? I soggetti che persistono nella loro idea di non volersi vaccinare potranno usufruire sicuramente di più valide ed efficaci cure, in tempi più brevi di reperibilità del farmaco. Ma accedere alle pillole anti Covid in farmacia non è sinonimo di poter abbandonare la responsabilità sulle vaccinazioni. Infatti in merito gli esperti non si sono ancora pronunciati, mantenendo invece la linea della necessità di ricorrere ai vaccini come primo rimedio contro le nuove varianti del Covid-19.

In questo senso il tradizionale vaccino Novavax aveva riscontrato maggiori preferenze dai No vax: suscita infatti minore diffidenza rispetto alla tecnica mRna, come per Pfizer o Moderna, stimolando la produzione della proteina Spike. Mentre Novavax, contiene direttamente la proteina Spike, e non presenta dunque necessità di stimolarne la produzione.

Accedere ora alle pillole anti Covid con maggior facilità dovrebbe rassicurare, ma solo in parte, coloro i quali preferiscono non vaccinarsi e optano per le cure domiciliari.

Leggi anche: Quarta dose, il parere di Ema e Ecdc: “Solo per gli over-80, in autunno ri-vaccinazione”

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