Renzo Arbore: “Vi racconto il mio scudetto 1987”

Renzo Arbore serba il ricordo del primo scudetto del Napoli che è stato celebrato con una festa televisiva Rai, condotta da Gianni Minà, rivelando un aneddoto ancora sconosciuto al pubblico.

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Renzo Arbore ha ricordato a “Fanpage.it” la vittoria del Napoli 33 anni dopo, in cui la memoria si fonde tra programmi televisivi, come ad esempio Quelli della notte, Indietro tutta!, Speciale per me, ovvero meno siamo meglio stiamo, canzoni con l’Orchestra italiana e con l’amore per l’inconfondibile clarinetto, e amicizie indimenticabili. La Rai, per l’occasione, aveva organizzato uno speciale condotto da Gianni Minà, scomparso lo scorso 27 marzo, che Arbore ha ricordato con gioia:

Quello speciale è rimasto nel mio cuore. Cantammo una canzone di Mario Abate, Core Napulitano, di cui adattai il testo, inserendo la parola “scudetto”.

Riuscimmo a mettere insieme tutti i cantanti napoletani che erano lì alla sede Rai di Fuorigrotta. C’erano tutti, fu il primo scudetto e qualcosa di epocale, inimmaginabile.

Renzo Arbore e Quelli della notte

Quel momento per lui è rimasto un “reperto incredibile” ed erano presenti moltissimi calciatori e artisti:

Peppino Di Capri, Teresa De Sio, Mario Merola, Nino D’Angelo, James Senese e tanti altri. Si sa che gli artisti napoletani raramente si riuniscono, mentre in quell’occasione tutti vennero a cantare quella canzone.

Quello scudetto in immagini viene raccontato proprio con quello speciale a suggello. Minà, Troisi che finge di non sapere che il Napoli avesse vinto lo scudetto…

A proposito del 1987, ha visto la partita con Luciano De Crescenzo e Marisa Laurito, dicendo di essere arrivato in tempo, “facendo tutti i sensi vietati” e ha rivelato anche un aneddoto sconosciuto al pubblico:

Allo stadio San Paolo, al tempo, c’era un gruppo di tifosi che si chiamava Quelli della notte, i quali mi “rapirono” alle 13 del giorno della partita che festeggiava lo scudetto a Napoli. Non l’ho mai raccontato.

Vennero a chiamarmi nell’albergo dove alloggiavo con una scusa, io scesi in camicia, mi stavo cominciando a vestire per andare allo stadio e loro mi portarono a San Giovanni a Teduccio. Là c’era una banda che intonava Quelli della notte e c’era una sfilata di maschere con tutti i calciatori.

Renzo Arbore: “È un momento incredibile”

Dal momento che il Napoli ha vinto lo scudetto giovedì sera, pareggiando con l’Udinese, Arbore, però, ha rivelato che non potrà festeggiare, perché malato e in convalescenza, ma sarà con il pensiero insieme a tutti a brindare:

Ma sarà come esserci, me lo sono goduto in questi mesi, lentamente. Quello del 1987 fu un evento esplosivo anche per il modo in cui si vinse, mentre qualcuno ha paragonato questo scudetto al ragù e in effetti c’è una certa similarità rispetto ai tempi di attesa.

Stavo vedendo delle immagini realizzate con i droni in questa giornata e sono rimasto impressionato, perché mai come oggi una Napoli gioiosa è scesa in strada. Per chi la vede da lontano, io purtroppo sono a Roma, è una cosa incredibile.

Ormai gli stessi napoletani la qualificano come città più bella del mondo e io che ho girato il mondo lo confermo senza dubbio.

È molto contento dell’obiettivo e ha notato come Napoli stia vivendo una stagione fertile anche in ambito televisivo:

Napoli resta la città più bella del mondo e questo scudetto è il suggello di una stagione straordinaria che va oltre lo sport.

Sorrentino, Garrone, De Giovanni, Mare Fuori, i 60 anni della sede Rai, è un momento incredibile e bisogna ammetterlo.

Arbore il caro ricordo di Napoli

Arbore ha confessato cosa farebbe al momento:

Abbiamo battuto i brasiliani, io ho girato il mondo e sono stato in qualsiasi continente e posso dire che il Napoli ha un seguito, anche all’estero, straordinario. Sarebbe bellissimo che qualcuno non sprecasse l’occasione di fotografare bene quello che sta accadendo, un film che abbia anche una valenza strettamente commerciale.

Se io avessi 20 anni di meno ne realizzerei uno raccogliendo tutte le cose che mi hanno mandato i miei amici da lì, foto, video e documenti.

Non sprecate questa occasione.

Leggi anche: Il Napoli conquista il suo scudetto: pareggia e vince

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