Reddito di cittadinanza, cambia tutto: chi lo perde ad agosto e che succede a gennaio 2024

Questo mese scade infatti la durata massima del sussidio, come precisato dalla circolare Inps che richiama la legge di Bilancio.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Ad agosto molti beneficiari del reddito di cittadinanza dovranno dirgli addio. Termina infatti a fine luglio la possibilità di poter richiedere il sussidio per le famiglie senza minori, disabili o over-60.

Questo mese scade la durata massima dell’aiuto, come precisato dalla circolare Inps che richiama la legge di Bilancio. Lo riporta il Sole 24 Ore. Va chiarito che l’erogazione del RdC scadrà per tutti entro la fine del 2023 e che, a partire da gennaio 2024, entreranno in vigore le nuove norme stabilite nel decreto approvato dal Governo Meloni lo scorso maggio.

Reddito di cittadinanza: chi non lo riceverà più ad agosto

All’interno della circolare, l’Inps ha spiegato che non riceveranno il reddito di cittadinanza i giovani tra i 18 e i 29 anni che non hanno completato i 10 anni di istruzione obbligatoria e che fanno parte di famiglie che percepiscono il sussidio.

Inoltre, l’erogazione del RdC decade pure per chi rifiuta la prima offerta di lavoro congrua, come stabilito dalla legge di Bilancio 2023. Viene definita “congrua” l’offerta di lavoro che rispetti alcuni principi: coerenza con le competenze maturate, distanza dal luogo di residenza, durata della disoccupazione, retribuzione superiore del 10% rispetto al sussidio massimo usufruibile.

Nello specifico, il posto di lavoro offerto non deve essere lontano più di 80 km dall’abitazione e deve essere raggiungibile con i mezzi pubblici entro un massimo di 100 minuti.

Reddito di cittadinanza, cosa succede ad agosto e a gennaio 2024

Reddito di cittadinanza, cosa succede ad agosto e da gennaio 2024

Con l’entrata in vigore delle nuove norme, il reddito di cittadinanza è stato riconosciuto per un massimo di 7 mesi, non più 18, ad eccezione appunto delle famiglie con disabili, minori o over-60. Nello specifico, continueranno a ricevere il beneficio “i nuclei familiari al cui interno vi siano persone con disabilità, minorenni o persone con almeno sessant’anni di età”. La circolare Inps continua:

Per tali soggetti, oltre che per i minorenni e le persone con almeno sessant’anni di età, compresi i percettori di Pensione di cittadinanza, quindi, la durata della prestazione continuerà a essere quella indicata dal decreto 4/2019. In tutti i casi sopra richiamati, tuttavia, l’erogazione della prestazione non potrà proseguire oltre il 31 dicembre 2023.

A decorrere dal 1° gennaio 2024, infatti, l’abrogazione degli articoli da 1 a 13 del decreto-legge n. 4/2019, prevista dall’articolo 1, comma 318, della legge di Bilancio 2023, comporterà l’eliminazione della prestazione.

L’Inps precisa che la spesa per il RdC è diminuita di 958 milioni di euro per l’anno 2023 e che i soldi risparmiati grazie alla completa sopressione del sussidio nel 2024 confluiranno nel “Fondo per il sostegno alla povertà e per l’inclusione attiva” di nuova istituzione presso il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.

Leggi anche: Il colpo grosso di Santanchè e La Russa: come hanno guadagnato 1 mln di euro in un’ora

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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