Rapporto sul clima: “Europa si riscalda il doppio rispetto alla media globale”

Il rapporto sul clima ha messo in luce una situazione che è sotto gli occhi di tutti. Se non interveniamo l'umanità va incontro all'autodistruzione. Vediamo cosa si può fare per intervenire.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Dal rapporto sul clima del 2022 emerge un pianeta sofferente, che continua a riscaldarsi, con concentrazioni dei principali gas serra, quali anidride carbonica, metano e protossido di azoto, che continuano ad aumentare e hanno raggiunto livelli record nel 2021.

I ghiacciai si sciolgono, in Groenlandia piove anziché nevicare, sale il livello dei mari che diventa più caldo e nel Mediterraneo piove sempre di meno con temperature in Europa che tendono ad aumentare, più del doppio della media globale, indipendentemente dall’emissione di gas serra.

Intanto in Egitto è iniziata la COP 27, summit annuale delle Nazioni Unite, che ha come punto di riferimento proprio il rapporto sul clima annuale. Il segretario generale Guterres ha lasciato intendere che il tempo a disposizione dell’umanità sta diminuendo e per questi ha chiesto un “Patto di solidarietà climatica” fra Paesi ricchi e e quelli poveri. Ha poi aggiunto, come riportato da Il Fatto Quotidiano, che bisogna “evitare un suicidio collettivo”, e per questo si fa sempre più esigente una tassa sugli extraprofitti delle compagnie energetiche.

Cosa emerge dal rapporto sul clima

rapporto sul clima

Dal rapporto sul clima si stima che la temperatura media annuale nel 2022 sarà di 1,15° superiore alla linea base dal 1850-1900. Inoltre questo valore preoccupa soprattutto se paragonato agli 1,09° di aumento medio del periodo 2011-2020, stimato dal Sesto Rapporto dell’IPCC, Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico.

Probabilmente gli anni dal 2015 al 2022 sono stati gli otto più caldi mai registrati. Anche il livello del mare si è innalzato, anzi dal 1993 è raddoppiato. In particolare negli ultimi due anni e mezzo si è verificato un incremento del 10% del livello del mare rispetto all’aumento complessivo risalente a 30 anni fa, oltre ad aver registrato un’ondata di calore marino.

Anche il ghiaccio artico è stato al di sotto della media a lungo termine, come anche quello dell’Antartide. Il clima sotto vari aspetti ha subito delle manifestazioni estreme, con precipitazioni inferiori rispetto alla media, che hanno aggravato le condizioni alimentari soprattutto dei paesi africani.

Rapporto sul clima: cosa si può fare per intervenire

Guterres nel suo discorso ha insistito sulla necessità di “un patto in cui tutti i Paesi fanno uno sforzo in più per ridurre le emissioni in questo decennio in linea con l’obiettivo di 1,5 gradi”. Ha poi ribadito come l’impegno dovrebbe riguardare tutti i Paesi:

I Paesi più ricchi e le istituzioni finanziarie internazionali forniscono assistenza finanziaria e tecnica per aiutare le economie emergenti ad accelerare la propria transizione alle energie rinnovabili.

Solo così si potrebbe “mettere fine alla dipendenza dai combustibili fossili e dalla costruzione di centrali a carbone, eliminando gradualmente il carbone nei Paesi dell’Ocse entro il 2030 e ovunque entro il 2040″. Secondo il Segretario generale delle Nazioni Unite si tratterà di “un patto che fornirà energia universale, accessibile e sostenibile per tutti, in cui le economie sviluppate ed emergenti si uniscono attorno a una strategia comune e combinano capacità e risorse a beneficio dell’umanità”.

Leggi anche: 3 falsi miti sulla crisi energetica da sfatare

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