Il sogno di laurearsi in Pittura si avvera: “La mia sindrome di down non è una malattia”

Sarah Bellome si è laureata all’Accademia d’Arte e oggi sono numerose le mostre in cui espone i suoi lavori.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Sarah Bellome ha 25 ed è una ragazza con la sindrome di down. A dicembre si è laureata in pittura all’Accademia di Belle arti Aldo Galli di Como, con 103 su 110 e una tesi sul pittore Dante Gabriel Rossetti.

Oggi, insieme alla madre, è protagonista di mostre ed eventi artistici in cui espone le sue opere.

Difficoltà e soddisfazioni di una ragazza con la sindrome di down

sindrome di down_sarah_mamma

Daniela Porro, la mamma di Sarah Bellome, ragazza con la sindrome di down, ha voluto ripercorre l’iter della figlia dalle prime difficoltà, quando faceva fatica a tenere in mano la matita, fino a oggi. Ecco cosa ha dichiarato, intervistata da Il Corriere della Sera:

Le difficoltà ci sono state e ci sono sempre. Ma credo che la storia di Sarah possa essere un messaggio di speranza per tutti i genitori alle prese con un percorso impegnativo.

Sull’amore per il disegno e la pittura ha specificato come, il suo interesse e la determinazione di Sarah nell’intraprendere un determinato percorso siano cresciuti negli anni:

Le ho messo la matita in mano e ho iniziato a mostrarle le opere dei grandi artisti quando aveva un anno. Ha voluto fare il liceo artistico, che frequentavano anche le sue due sorelle.

Quando poi ha deciso con volontà e determinazione di proseguire gli studi anche dopo il liceo, l’ho sostenuta personalmente nel percorso di studi.

È stato impegnativo, ma non si è mai persa d’animo e ha raggiunto il suo traguardo. È stata una sorpresa anche per me.

L’arte come mezzo per esprimersi, al di là della sindrome di down

sindrome di down_sarah_mostre

La mamma di Sarah ha inoltre specificato come la pittura, lo scrivere poesie, la danza siano suoi modi di esprimersi. Sara negli anni ha appreso la tecnica della pittura e uno stile proprio, in cui si manifesta tutta la sua sensibilità. Da bambina la madre le mostrava i grandi artisti e lei pian piano ha iniziato a riconoscere i loro stili. Racconta così Sarah, la ragazza con la sindrome down, oggi pittrice, a Fanpage.it:

La mia ricerca artistica è fatta di auto ritratti, perché parlo di me e dei miei stati d’animo, ma mi piace anche ritrarre chi amo, per esempio le mie sorelle.

Le mie mostre le ho intitolate ‘I colori del mio cuore‘ per esprimere il mio mondo fatto d’amore. Durante le mie esposizioni leggo le mie poesie, accompagnate da brevi performance.

Leggi anche: Studentessa down si laurea con 110 e lode: “Tutti possono farcela se trovano chi crede il loro”

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