Quando decade un prestito non pagato?

Quando decade un prestito non pagato? Non tutti sanno che il soggetto debitore ha un lasso di tempo entro il quale può agire per soddisfare il suo credito nei confronti del debitore. Ecco come funziona.

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Quando decade un prestito non pagato? Con il passare degli anni sempre più persone fanno ricorso al credito per ottenere maggiore liquidità. Tuttavia, non tutti hanno ben chiaro che quando si richiede un prestito (così come un mutuo, ecc.) ci si espone a dei rischi. Nel caso in cui non si dovesse onerare il contratto, infatti, il soggetto creditore (ad esempio un istituto di credito) può rivalersi sul patrimonio del soggetto debitore e soddisfare la sua pretesa creditoria.

Come funziona il recupero crediti

Generalmente le banche, per poter recuperare i propri crediti, si avvalgono dell’operato delle società di recupero credito. Si tratta, per chi non lo sapesse, di società che hanno lo scopo unico di recuperare i debiti non pagati. A questo punto è lecito chiedersi come avviene il recupero del credito. Una società di recupero credito ha ben tre possibilità:

  • Sollecitare per via telefonica o tramite mail i soggetti debitori;
  • Cercare di parlare con il debitore in modo da trovare un punto di equilibrio, ad esempio abbassando il valore del debito oppure concedendo delle forme di dilazione del pagamento;
  • Agire con le maniere forti, ad esempio provando a pignorare i beni appartenenti al soggetto debitore per venderli successivamente all’asta e soddisfarsi all’esito della vendita.

La decadenza del prestito non adempiuto

Quando decade un prestito non pagato? Come funziona la decadenza di un prestito non onorato

Quando decade un prestito non pagato? Non tutti sanno che il soggetto debitore ha un lasso di tempo entro il quale può agire per soddisfare il suo credito nei confronti del debitore. Si parla, infatti, di decadenza del prestito non pagato a causa dello spirare del termine di prescrizione. Più precisamente, ai sensi di cui all’articolo 2946 del codice civile, i debiti derivanti da un prestito si prescrivono in dieci anni. Questo significa, in parole povere, che una volta trascorsi dieci anni da quando il diritto poteva essere fatto valere, il soggetto creditore non potrà più pretendere l’adempimento.

Tuttavia, è bene precisare che il suddetto termine (ovvero dieci anni) può essere interrotto mediante la cosiddetta comunicazione di messa in mora oppure con la citazione in giudizio. Questo significa, in termini pragmatici, che dalla notifica posta in essere dal creditore nei confronti del debitore il termine di prescrizione decorre di nuovo da capo.

Quando decade un prestito non pagato? Come funziona la decadenza di un prestito non onorato

Come sopra accennato, la prescrizione inizia a decorrere dall’inadempimento del debitore, tuttavia, nella pratica potrebbe non essere chiaro. In genere nei prestiti, quando la restituzione viene concordata in una soluzione, la prescrizione inizia a decorrere dalla scadenza della rata in questione, ovvero dalla scadenza del prestito stesso.

Viceversa, nel caso di prestiti che vedono come protagonisti gli istituti di credito, la prescrizione inizia a decorrere dall’ultima rata, o, in caso di recesso anticipato dal rapporto contrattuale, da questo preciso momento. In sostanza, non si ha una prescrizione che inizia a maturare per ogni rata.

Come cancellare il debito di un prestito prescritto

La prescrizione opera in modo automatico, ovvero non necessita della pronuncia di un giudice. Tuttavia, non è raro che, nonostante l’intervenuta prescrizione, il creditore richieda al debitore di pagare. In tali casi, è sufficiente per quest’ultimo eccepire l’ormai intervenuta prescrizione (sia in sede processuale che extraprocessuale).

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