Pupo in Russia per il Festival della canzone patriottica, i social: “Vergogna, sei un amico di Putin”

Sta suscitando polemiche la partecipazione di Pupo come membro della giuria del festival di musica internazionale russo, nonostante l'artista vi abbia preso parte in passato. Oggi però assume un significato del tutto differente.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Il 2 maggio Pupo sarà in giuria nel festival della canzone patriottica russo chiamato Road to Yalta, manifestazione che assume un significato particolare alla luce del conflitto tra Russia e Ucraina. Ad annunciarlo in via ufficiale i canali social della kermesse.

Il gala, che ha lo scopo di portare avanti la propaganda russa rafforzando l’immagine del soldato-liberatore sovietico, sarà ospitato al Palazzo di Stato del Cremlino, dove è stato ricavato un teatro da 6mila posti.

Dopo l’annuncio della partecipazione di Pupo sono iniziate le critiche. In particolare sui social la scelta del cantante Italiano non pare essere condivisa. In più c’è il rischio che diventi un incidente diplomatico, alla luce della posizione dell’Italia in difesa dell’Ucraina.

Pupo e le critiche social

Diverse, come dicevamo, le critiche emerse sui social. Da Alex Campy, come riportato da Repubblica, il quale ironizza così: “Ma sentire cantare Pupo rientra nel pacchetto di sanzioni che l’Italia ha comminato alla Russia?”, a @Ninibisagno: “Che schifo Pupo, amico di Putin, che va in Russia a cantare Bella Ciao come ospite d’onore. Doppio insulto al nostro paese ed ai nostri valori”.

Oppure Andrew Milano, che twitta: “Certo che ci vuole un bel coraggio…andare oggi in Russia ed intascare quattrini di un popolo che si sta macchiando dei peggiori crimini contro l’umanità… vergogna Pupo”.

Lo sfogo di Albano sulla partecipazione di Pupo al Festival canoro russo

Anche Albano, una delle voci italiane più conosciute in Russia, ha commentato a La Presse la partecipazione di Pupo al Festival canoro russo:

Anche io ho avuto diverse chiamate per fare dei concerti in Russia ma ho declinato.

Amo il popolo russo ma fino a quando c’è questa situazione, che è inaccettabile, non me la sento.

L’artista, intervistato dal Messaggero, ha chiarito la sua posizione e il suo punto di vista sulla questione: “Ha fatto le sue scelte. Non le condivido per niente, ma più che rimanere perplesso per il fatto che un collega abbia accettato un ingaggio da parte di un paese il cui governo ha iniziato una guerra che da più di un anno causa vittime innocenti, cosa posso fare? Me ne rimango qui, in attesa che la diplomazia blocchi questo passaggio tragico per la storia dell’umanità. E quando sarà il momento opportuno, sarò ben felice di fare due concerti per festeggiare la pace: uno a Kiev e uno nella Piazza Rossa di Mosca”.

Pupo, Bella Ciao e il video di presentazione al Festival

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Pupo aveva preso parte all’evento già nel 2021, prima dell’inizio del conflitto, e in quella occasione aveva cantato assieme al presentatore del Festival Bella ciao, canzone che dovrebbe aprire anche questa edizione ed è la stessa che viene cantata nel video promozionale per il Festival patriottico del Cremlino. Nel filmato, girata sulla spiaggia di Yalta, in Crimea, si vede che canta e suona con la chitarra il brano partigiano assieme al conduttore della kermesse, il giornalista russo Ernest Mackevicius.

Contattato l’artista non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Da quanto si apprende canterà una canzone, dal titolo: “C’è solo un attimo. Dice così il testo:

In questo mondo tempestoso tutto è un’illusione. C’è solo un attimo e tienilo stretto. C’è solo un attimo fra il passato e il futuro. Proprio questo attimo si chiama vita. Il riposo eterno difficilmente rallegra il cuore. Ma per la stella…strappata via e che cade.

Esiste solo un attimo, un attimo abbagliante. Chissà se incontrerò la fortuna o i guai. C’è solo un attimo: tienilo stretto. C’è solo un attimo tra il passato e il futuro. Quell’attimo che si chiama la vita.

Artisti accumunati dalle stesse convinzioni

Denis Maydanov, vicepresidente del comitato cultura della Duma, ha dichiarato che gli artisti che si esibiranno a Mosca sono accumunati da alcuni ideali e diverse convinzioni, tra cui quella di essere “stanchi della perfidia degli Stati Uniti”.

Il Festival è concepito come un megafono delle posizioni della Russia. Aggiunge Maydanov, come riportato da Il Corriere della Sera:

I concorrenti condividono i nostri valori. Dobbiamo nutrire di ideologia la guerra patriottica.

Leggi anche: Per gli Usa la Cina fornirà armi alla Russia, Zelensky: “Così si avrà una guerra mondiale”

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