La profezia di Bill Gates: “La prossima pandemia sarà più letale del Covid”

La profezia di Bill Gates riguarda la possibilità che in futuro si possa presentare una pandemia peggiore di quella attuale. Per questo è importante intervenire adesso.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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La profezia di Bill Gates fa riferimento alla possibilità che ci possa essere una seconda pandemia che si riveli peggiore di quella che stiamo vivendo con il Covid-19.

Bill Gates, fondatore di Microsoft, ha lanciato questo allarme alle maggiori forze politiche, in una recente intervista rilasciata al Financial Times, invitandoli ad investire soldi affinché questa profezia non si avveri.

Profezia di Bill Gates: “Spendere adesso per il futuro”

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Profezia di Bill Gates. Secondo Bill Gates si potrebbe verificare la diffusione con un elevato tasso di mortalità, anche notevole rispetto a quelle registrate con il Covid, di un agente patogeno altamente trasmissibile, come la variante Omicron.

L’appello è rivolto soprattutto ai Paesi, compreso l’Onu, che non stanno facendo abbastanza sostenendo con dei finanziamenti lo sviluppo di vaccini che proteggano la popolazione per l’attuale pandemia e anche le future. “Quando si parla di spendere miliardi per risparmiare trilioni di danni economici e decine di milioni di vite, direi che è una polizza assicurativa piuttosto buona”, ha dichiarato Gates. L’obiettivo è quello di limitare gli effetti catastrofici della pandemia, sia sulla popolazione che dal punto di vista economico.

La Bill & Melinda Gates Foundation, fondazione privata americana fondata da Bill Gates e Melinda Gates, ha donato 300 milioni di dollari a CEPI, Coalition for Epidemic Preparedness Innovations fondata nel 2017 a Oslo, con lo scopo di raccogliere fondi da destinare allo sviluppo di vaccini per combattere le malattie infettive. A CEDI si deve Covax, programma internazionale che ha come obiettivo l’accesso equo ai vaccini anti COVID-19.

Leggi anche: Quarta dose, lo studio: “Non fornisce protezione”. Ecco chi dovrebbe farla

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Michela Sacchetti
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