Premierato, Meloni è convinta: “Gli italiani approveranno la riforma”

La premier Giorgia Meloni è fiduciosa dell'esito positivo della riforma sul premierato: "Gli italiani coglieranno questa grande occasione storica di accompagnare l'Italia nella Terza repubblica e renderla una democrazia matura, più stabile ed efficiente".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Dopo la riforma fiscale la premier Giorgia Meloni con il suo Governo sta lavorando per un altro obiettivo, la riforma sul premierato, che prevede l’elezione del presidente del Consiglio con il suffragio universale e per durata pari a 5 anni.

Il disegno di legge è stato consegnato al Quirinale per ottenere il via libera alla presentazione delle due Camere: il testo, che si compone di 5 articoli, arriverà tra poco in Parlamento, si parla anche di questa stessa settimana in Senato. La premier si dice fiduciosa e vincente se ci fosse un referendum. Ma cosa ne pensano gli italiani di questa nuova riforma costituzionale?

Riforma sul premierato, cosa prevede il testo di legge in 5 punti

La riforma sul premierato, proposta dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni si divide in 5 punti. Ecco quali sono:

  • Elezione diretta del presidente del Consiglio. Il premier sarà eletto “con un meccanismo di legittimazione democratica” direttamente dal popolo e rimarrà in carica, come già accennato, per 5 anni
  • Il sistema elettorale. La votazione avverrà tramite un’unica scheda
  • Il premio di maggioranza è posto al 55%. Il testo di legge promuove “un sistema elettorale che, attraverso un premio assegnato su base nazionale, assicuri al partito o alla coalizione di partiti collegati al Presidente del Consiglio il 55% dei seggi parlamentari”
  • Norma anti-ribaltone. Se il premier, dopo aver ottenuto l’incarico, venisse sfiduciato, potrà essere “sostituito solo da un parlamentare della maggioranza e solo al fine di proseguire il già in atto programma di Governo”. Se anche questo nuovo Governo non ha la fiducia, il presidente della Repubblica declamerà lo scioglimento delle Camere
  • Abolizione dei senatori a vita. Con la legge sul premierato vengono aboliti i senatori a vita di nomina presidenziale, ovvero tutti quelli che sono stati eletti dal presidente della Repubblica, ma quelli attuali rimangono comunque in carica

Giorgia Meloni sul referendum: “Sono convinta che gli italiani approveranno la riforma”

A proposito della riforma, la presidente del Consiglio Meloni si mostra molto ottimista sull’esito positivo e spiega la sua posizione ad “Affaritaliani.it”: “È una riforma che abbiamo scritto dopo aver raccolto la sensibilità della stragrande maggioranza degli italiani, aver ascoltato tutte le forze politiche, le associazioni di categoria e le parti sociali”.

Al momento è “a disposizione del Parlamento” dove, continua Meloni: “Lavoreremo perché possa avere il più ampio consenso possibile e possa raggiungere la maggioranza dei due terzi”. Se nelle due Camere questo obiettivo non dovesse essere raggiunto, “la parola passerà agli italiani, che con il referendum valuteranno nel merito la riforma e decideranno se è utile o meno all’Italia”.

Ed ecco perché gli italiani, secondo la sua opinione, accoglieranno con ottimismo questa nuova riforma sul premierato: “Io sono convinta che in quel caso la maggioranza degli italiani coglierà l’occasione storica di accompagnare l’Italia nella Terza repubblica e renderla una democrazia matura, più stabile ed efficiente”.

Cosa dicono i sondaggi in merito alla nuova riforma del Governo Meloni?

Il sondaggista Renato Manheimer su “ItaliaOggi” rivela che, attualmente, il 58% degli italiani si mostra favorevole alla riforma, e quindi all’elezione diretta del nuovo presidente del consiglio. E anche nel Pd, stando agli ultimi sondaggi, il 33% approva questo ddl.

Ci sono anche pareri contrari al premierato

Nella trasmissione DiMartedì il filosofo e politico Massimo Cacciari si è mostrato contrario a questa nuova riforma sull’elezione diretta del premier: “Non credo che agli italiani interessi la riforma del governo Meloni: è una insensatezza, una semplice follia, un pasticcio, una sgrammaticatura da bocciatura all’esame di diritto costituzionale”.

Perché, secondo Cacciari, “una riforma deve essere coerente. Non ha senso fare un premierato di questo genere e mantenere la figura di un presidente della Repubblica”.

Leggi anche: Cos’è il premierato voluto da Meloni: come funziona e le differenze col presidenzialismo

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Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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