Che cos’è la poetica devastante: “Ci fa compiere un viaggio dentro le nostre emozioni”

Qual è il legame tra poesia e viaggio? Ce lo spiega il poeta Raffaele Sgambato con la sua innovativa Poetica devastante: "Chiunque viaggiando potrà sentir scorrere dentro di sé le emozioni e la propria evoluzione".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Qual è il profondo legame tra la poesia e il viaggio? Il verso poetico, attraverso la potente alchimia delle parole e dei loro significati, ci permette di percorrere itinerari che prendono spunto dalla realtà che viviamo, ci trascinano poi nel suggestivo mondo del sogno.

Con questo magico espediente, la poesia ci fa sentire la vibrazione trepidante delle emozioni: salgono a galla in superficie, costringendoci così a prendere del tempo per noi, nel desiderio di un angolo di pace da rubare al caos quotidiano.

Ci invita a fare questo il poeta Raffaele Sgambato nel progetto Walk the Dream. Con la sua ‘Poetica devastante’ ci esorta ad allacciare le cinture e scegliere una destinazione, perché, secondo la sua visione, “chiunque viaggiando potrà sentir scorrere dentro le emozioni e la propria evoluzione”. Dove comincia, allora, questo viaggio alla scoperta del proprio io interiore?

La ‘Poetica devastante’ come viaggio nell’anima. L’intervista al poeta Raffaele Sgambato

raffaele sgambato

La redazione de “ildigitale.it” ha approfondito questa avventura narrativa con il poeta Raffaele Sgambato.

Cosa rappresenta la tua ‘Poetica devastante’ e il perché dell’inusuale accostamento tra parola e aggettivo, che sembra quasi un ossimoro?

La ‘Poetica devastante’ rappresenta il racconto in versi del tentativo di porre fine ai contrasti interiori e muovere verso una visione del mondo univoca. Raggiungere l’unità permette di arrivare al sogno e di condividere l’urgenza del sogno stesso con gli altri. È vero, a prima vista, sembra un ossimoro ma, se per devastante intendiamo l’opera di scavo interiore, in realtà si coglie uno degli elementi fondamentali della poetica: la focalizzazione.

Qual è il filo rosso che lega alcune tue poesie come Introduzione al sogno, Ampiezze, e Volo sacro?

Introduzione al sogno non è propriamente una poesia, ma è la spiegazione delle diverse anime interiori e l’invito a diventare passeggeri verso il mondo del sogno.

Nella poesia Ampiezze, il vuoto dei sogni si combatte con le emozioni, le nostre armi grandiose, con la fertilità mentale e con tutto quanto dentro di noi risuoni ampio, attraente, argenteo, come forti maree che riecheggiano forti ed incessanti entro di noi.

Il filo rosso scorre anche in Volo sacro, in cui si racconta il vero modo per sentirsi autentici, vale a dire affrontare le nostre più profonde paure: non c’è progresso senza paura, non c’è evoluzione senza timore, non riusciamo a realizzare la nostra visione senza stare in contatto in modo sano con questo nostro lato timoroso, solo apparentemente debole.

Sei stato a Boston, Cape Cod, Los Angeles, Lisbona. Quali emozioni ti hanno donato queste tappe?

È stato come cavalcare un destriero verso le dimore del sogno, un affaccio sull’anima evolutiva di me stesso: è come stare in aeroporto, puoi scegliere tu le destinazioni. Lisbona me la porto ancora dentro e le ho dedicato questi versi: “Il viaggio ha sempre due voci, una della vita, l’altra della sofferenza bandita, ed entrambe ci afferrano il cuore tra le dita”. Ma anche Los Angeles è divenuta un’altra poesia: “E ancora, nel cielo notturno la luna ci indica la via del sogno sopra un mare d’argento, sopra le nostre anime..”.

La ‘Poetica devastante’ esprime al meglio ciò che non osiamo dire. Come nascono questi versi liberatori?

Nascono in tutti i luoghi di questi itinerari, in tante città, in tante avventure, anche solitarie, che si trasformavano dall’essere mere località fisiche a dimore dell’anima.

In questi luoghi non c’è sofferenza, ma solo protezione e condivisione. Solo qui può scaturire una ‘Poetica devastante’: il consiglio che sento di dare è viaggiare spesso, da soli o in compagnia, in una breve gita o in altri continenti, perché il mondo merita di essere conosciuto, perché il mondo amplia lo spirito.

poetica devastante

Leggi anche: Cos’è la poesia motivazionale? Incoraggia a vivere i sogni con la forza delle parole

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