PizzAut adotta un 13enne siciliano in difficoltà: “È giusto vada a scuola, gliela paghiamo noi”

PizzAut, le pizzerie gestite dai ragazzi autistici, portano avanti un'importante iniziativa. "Adottano" un 13enne in difficoltà economiche, sostenendolo negli studi: "È importante che prosegua la carriera scolastica".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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PizzAut è “un gruppo di sognatori” che nel 2017 si è trasformata in una Onlus creata da genitori di autistici, impegnati “nell’obiettivo di sensibilizzare le Istituzioni e la società civile sul tema dell’occupabilità delle persone autistiche”:

PizzAut è un innovativo modello di inclusione sociale, un laboratorio sempre in fermento che dimostra come le barriere sono spesso solo nelle nostre teste e non nei nostri cuori.

È l’occasione per molti ragazzi autistici di guadagnare dignità e autonomia attraverso il lavoro, perché insieme possiamo nutrire l’inclusione.

Il suo fondatore, Nico Acampora, promuove una grande iniziativa: PizzAut “adotterà” a distanza un ragazzo di 13 anni, pagando i suoi studi subito dopo la terza media, dal momento che la sua famiglia ha difficoltà economiche.

Nico Acampora: “È giusto che continui i suoi studi”

Questo nobile gesto è nato dalla cooperazione tra il laboratorio di inclusione di Acampora e Padre Antonio Garau, da sempre al fianco delle fasce meno abbienti della popolazione. Dice il fondatore di PizzAut:

Ho l’onore di conoscere personalmente Padre Garau.

Quando ha chiesto l’aiuto di PizzAut, ovviamente non ci siamo tirati indietro.

Io sono padre di un ragazzino autistico e quotidianamente ho a che fare con molti giovani autistici.

So molto bene che chiuderli in casa non è assolutamente la soluzione.

Se si comincia a farlo quando hanno 13 anni, è finita.

Nico Acampora è molto entusiasta di poter aiutare il ragazzo 13enne, anche perché uno dei punti chiave della sua Onlus è proprio questo, “costruire percorsi di inserimento lavorativo di persone autistiche“:

Tramite padre Garau, di cui conosco la sensibilità e l’assoluta serietà, aiuteremo quel ragazzo, finanziando l’acquisto dei testi scolastici.

Sosterremo anche tutte le spese del trasporto.

È giusto che continui il suo percorso d’istruzione.

PizzAut sostiene il progetto Vivere per sognare e la raccolta fondi per l’Emilia

Le due pizzerie, site a Cassina de’ Pecchi (MI) e a Monza supportano il progetto Vivere per sognare. Già promosso dall’associazione Giovani 2017 3P Onlus di Palermo con la Parrocchia San Paolo Apostolo di Padre Garau, si impegna a sostenere dieci ragazzi che hanno concluso la terza media e che vogliono iscriversi alle scuole superiori, ma che non hanno la disponibilità economica per poterlo fare.

Ma non finisce qui. PizzaAut ha indetto una raccolta fondi a favore degli alluvionati in Emilia Romagna, soprattutto, in particolare, dell’associazione Autismo Faenza. Continua Acampora, ringraziando i suoi clienti che fanno si spendono molto per aiutare, anche con una piccola donazione:

Abbiamo già spedito in Emilia circa novemila euro di aiuti.

I nostri clienti, come ripeto spesso, sono speciali e lo stanno dimostrando anche in quest’occasione.

Potranno farlo una volta di più, se lo vorranno, sostenendo l’attività di padre Garau in Sicilia.

Leggi anche: Neurodiversità e neurodivergenze: una realtà che ci riguarda tutti

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