Giovedì Santo, Papa Francesco al carcere di Civitavecchia: “Laverà i piedi a 12 detenuti”

Domani è Giovedì santo e Papa Francesco compierà il rito della lavanda dei piedi presso il carcere di Borgata Aurelia a Civitavecchia, come riportato da alcuni cappellani penitenziari.

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Papa Francesco a Civitavecchia per lavanda piedi: è ufficiale.

Domani è Giovedì santo e, come tradizione, Papa Francesco compierà il tradizionale rito della lavanda dei piedi. Quest’anno il Pontefice celebrerà la consueta Messa in Coena Domini presso il carcere di Borgata Aurelia a Civitavecchia, come riportato da alcuni cappellani penitenziari.

I protagonisti della lavanda dei piedi saranno 12 detenuti, selezionati tra i 500 presenti all’interno dell’Istituto penitenziario laziale. Il rito si terrà domani pomeriggio in forma privata.

Siamo grati al Santo Padre per aver scelto, ancora una volta, una periferia esistenziale, un luogo di prossimità per rilanciare al mondo un messaggio di vicinanza e di speranza”, ha commentato nel dare la notizia don Raffaele Grimaldi, ispettore generale dei cappellani delle carceri d’Italia.

Papa Francesco a Civitavecchia per lavanda piedi: la portata simbolica di questo rito

Papa Francesco a Civitavecchia per lavanda piedi: la portata simbolica di questo rito è stata spiegata bene da Don Raffaele Grimaldi. All’interno del comunicato ha scritto: “Lavare i piedi a 12 prigionieri, chinarsi davanti alla loro povertà e alle loro debolezze, lavare i piedi di coloro che hanno percorso strade di violenza, calpestando i diritti degli innocenti vuole significare per noi operatori un gesto umile, incomprensibile e scandaloso che Gesù buon Pastore ha consegnato all’umanità. Non sono i sani che hanno bisogno del medico ma i malati”.

Don Raffaele ha poi concluso: “La lavanda dei piedi non è un rito ciclico che si ripete, ma è un atto di grande umiltà per chi lo compie e per chi lo riceve. Papa Francesco non si stanca mai di percorrere strade polverose, fangose e accidentate per andare a cercare ciò che è perduto e non si vergogna di sporcarsi le mani per lavare i piedi ai tanti Giuda condannati dalla giustizia umana, ma salvati dalla misericordia di Dio”.

La sensibilità del Pontefice nei confronti degli emarginati

Papa Francesco a Civitavecchia per lavanda piedi: la portata simbolica di questo rito

Papa Francesco a Civitavecchia per lavanda piedi: ci andrà domani dopo la Messa Crismale nella basilica di San Pietro, che inizierà alle 9.30. Il Pontefice sarà quindi a Civitavecchia nel pomeriggio: c’è ovviamente massimo riserbo sul modo e sui tempi in cui si sposterà.

Questa visita, tra l’altro, non è affatto una novità per il Pontefice, che ha sempre manifestato una certa sensibilità nei confronti degli emarginati e della realtà precaria che spesso vivono all’interno degli istituti che li ospitano. A testimoniarlo sono le sue numerose visite.

Nel 2013, Papa Francesco è stato all’istituto penale per minori di Casal del Marmo, l’anno dopo ha fatto visita ai disabili della fondazione Don Carlo Gnocchi. Nel 2015 si è recato invece nel carcere di Rebibbia, nel 2016 tra i migranti del Centro di accoglienza di Castelnuovo di Porto. Poi, nel 2017, ha visitato il carcere di Paliano (che ospita i collaboratori di giustizia) e nel 2018 quello romano di Regina Coeli.

Il Papa sulla lavanda dei piedi: “Come prete e come vescovo devo essere al vostro servizio”

Papa Francesco a Civitavecchia per lavanda piedi: come anticipato, questa è un’abitudine ben consolidata per il Pontefice. Basti pensare che il 28 marzo 2013, appena due settimane dopo la sua elezione, Papa Francesco aveva scelto di fare visita al carcere minorile di Casal del Marmo, dove lavò i piedi a cinquanta giovanissimi detenuti, maschi e femmine. In quell’occasione, aveva così spiegato il suo gesto prima dell’omelia:

Aiutarci l’un l’altro: questo Gesù ci insegna e questo è quello che io faccio, e lo faccio di cuore, perché è mio dovere. Come prete e come vescovo devo essere al vostro servizio. Ma è un dovere che mi viene dal cuore: lo amo. Amo questo e amo farlo perché il Signore così mi ha insegnato. Ma anche voi, aiutateci: aiutateci sempre. L’un l’altro. E così, aiutandoci, ci faremo del bene.

Leggi anche: Papa Francesco e il peso della pace: perché ancora non è andato a Kiev?

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