Ornella Muti è stata la “valletta” della prima giornata del Festival di Sanremo 2022. Attorno a lei si è sviluppata una polemica riguardante l’uso della cannabis. Ad alimentare le voci è stata una foto pubblicata dall’attrice, insieme alla figlia Naike Rivelli, con i simboli della marijuana ben in vista, a poche ore dall’inizio del Festival.
In conferenza stampa la Muti ha voluto subito chiarire la cosa. Ecco cosa ha detto:
Sostengo l’aspetto terapeutico della cannabis: addirittura pensano che io giri per il backstage donando canne, è triste,
mi rendo conto che il cambiamento è difficile.
Tutto ciò a qualche settimana dalla pronuncia della Consulta sull’ammissibilità del referendum, attesa per il 15 febbraio. Non sono mancati quindi gli interventi di diversi politici al riguardo.
Ornella Muti, la bufera sulla cannabis
Durante la conferenza stampa Ornella Muti ha voluto ribadire il concetto riguardante la cannabis e la possibilità del suo uso terapeutico, distaccandosi dalla polemica che si era venuta a creare:
Io non spaccio canne, sono una madre, sono una nonna, sono consapevole dei pericoli, ma credo che legalizzare le droghe leggere sia la cosa migliore.
L’attrice ha poi raccontato la vicenda di sua madre, sottolineando un importante concetto: “Ognuno deve fare quello che si sente, io mi sento bene così, mi spiace che venga confuso, tutto qua”:
C’è tutto un giro pericoloso e si trovano cose ben più pesanti: meglio avere la possibilità di ottenere ricette.
Mia mamma ha avuto anni difficili prima di morire e non sono riuscita a darle la cannabis, ho dovuto rimpinzarla di psicofarmaci che annebbiano la coscienza, l’ho persa senza poterle dire ciao perché non mi riconosceva più.
Ornella Muti e la cannabis: la reazione dei politici
Il leader della Lega Matteo Salvini, riguardo alla polemica nata attorno ad Ornella Muti e alla cannabis, ha così risposto sui social:
La droga è morte, e sempre e comunque la combatterò.
Onore ai ragazzi e alle ragazze che, a San Patrignano e in tutta Italia, lottano per la vita e per la libertà dalle dipendenze.
Mentre Massimiliano Capitanio, capogruppo del Carroccio in Vigilanza, ha ironizzato riguardo alla polemica “Chi vuole trasformare l’Ariston in un comizio per la liberalizzazione delle droghe probabilmente confonde il Festival dei fiori con quello dell’erba”.
Più dure le parole di Maurizio Gasparri, il quale considera come “autentiche sciocchezze” le parole della Muti, e ne aveva chiesto “l’esclusione immediata dal Festival”, attaccando anche la Rai per aver fatto “pubblicità gratuita a prodotti che vengono promossi dalla Muti”.
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