Oliver Bearman è il più giovane debuttante sulla Rossa di Maranello, che sostituirà nel Gran Premio di Arabia Saudita Carlos Sainz, il quale dovrà essere operato per via di un’appendicite. Anche se il record assoluto di precocità spetta a Max Verstappen, che esordì nel Gran Premio d’Australia 2015 a 17 anni, 5 mesi e 15 giorni.
Nella storia della Ferrari il 18enne Bearman è il 76esimo pilota della Scuderia in F1, il quattordicesimo britannico. Ha scelto di correre con il numero 38, usato in passato da ben 12 ferraristi, per la prima volta da Luigi Villoresi nel Gp di Monaco del 1950.
Chi è Oliver Bearman
Nato a Chelmsford, nel sud-est dell’Inghilterra, l’8 maggio del 2005, Oliver Bearman ha iniziato a gareggiare sui kart a otto anni, riuscendo a imporsi nella scena nazionale, in alcune competizioni di categoria, fino a farsi conoscere anche a livello europeo e internazionale.
Il 2020 segna il passaggio alle monoposto di Formula 4, riuscendo a ottenere diverse vittorie, ma è l’anno successivo, nei campionati F4 italiano e tedesco, che raggiunge il successo. Nel novembre 2021 entra nella Ferrari Driver Academy, la scuola per giovani piloti, e ottiene la possibilità di far parte del team Prema, squadra vicentina a cui il Cavallino si appoggia per far crescere i propri talenti.
Nel 2022 inizia a correre in Formula 3, sempre con team Prema, mettendosi subito in luce fin dalla prima gara. Conquista una vittoria, sette podi e un giro più veloce e a fine anno è terzo, a soli sette punti dal vincitore. A fine stagione viene annunciato il suo passaggio in Formula 2. Oliver Bearman è molto concentrato sul percorso che ha intrapreso, ben lontano da ogni distrazione, come lui stesso ha dichiarato:
Non guardo molto la tv, e neanche gli altri sport: io sono concentrato al 100% sulle corse.
Oliver Bearman: papà broker e nonno pilota
David è il padre di Oliver. Nato nell’Essex, a Chelmsford, è un potente broker assicurativo che ha fondato il gruppo multinazionale Aventum. Il figlio però non ha scelto di seguire le orme del genitore ma bensì quelle del nonno e dello zio, che hanno corso in varie categorie.
Bearman deve essere un talento dell’Academy di Maranello perché non è da tutti debuttare a soli 18 anni al volante di una Ferrari di Formula 1, anche se è considerato un sogno.
Per il giovane però non sarà una prova facile, perché si troverà a guidare una macchina su cui non è mai salito prima, secondo gli attuali regolamenti che vietano test privati con le auto della stagione in corso, contro i 19 ragazzi più talentuosi e fisicamente preparati al mondo.
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