Nuovo decreto Draghi, attesa la stretta: sarà lockdown nel weekend?

Il nuovo decreto in vigore dal prossimo lunedì servirà a rafforzare il Dpcm del 6 marzo. Previste nuove strette e ipotesi di lockdown nel weekend. Facciamo il punto.

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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Il nuovo decreto in vigore dal prossimo lunedì servirà a rafforzare il Dpcm del 6 marzo.

Convocato per oggi, ore 14.30, l’incontro tra Governo e regioni. Attesi anche i dati aggiornati del Cts.

Zona rossa istantanea se i contagi superano i 250 casi ogni 100 mila abitanti. Parametro che prenderà in considerazioni gli ultimi 7 giorni di andamento del virus.

Le regioni più a rischio secondo questo parametro sono: Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Trento, Bolzano, Friuli Venezia Giulia e Marche. Questo è per adesso l’unico criterio certo emerso ieri dalla riunione di governo a Palazzo Chigi.

La curva epidemiologica sta avendo un’impennata pericolosa, la tanto temuta soglia dei 40 mila casi giornalieri non appare più così lontana.

L’ultimo bollettino della protezione civile, in data di ieri 10 marzo, recita così: 22.409 nuovi casi su 345.336 tamponi effettuati (molecolari e antigenici), 332 decessi, 22.882 ricoveri di cui 2.756 in terapia intensiva.

Le ipotesi previste dal nuovo decreto: si esclude un nuovo lockdown nazionale

nuovo decreto

L’ipotesi più accreditata al momento è quella di un piano restrittivo sul modello di quello adottato durante le festività natalizie. La settimana di Pasqua sarà dunque blindata, l’intenzione del Governo infatti è quello di mantenere il sistema delle fasce.

Un nuovo decreto, dunque, volto a rafforzare l’ultimo Dpcm entrato in vigore proprio alcuni giorni fa, il 6 Marzo.

Bar e ristoranti chiusi il sabato e la domenica in tutte le regioni, anche quelle in zona gialla. In alternativa potremmo avere un’Italia completamente arancione, sempre per quanto riguarda i weekend, ma con la possibilità di asporto per i bar fino alle 18 e per i ristoranti fino alle 22, lasciando la possibilità di consegna a domicilio.

Sembra più difficile, invece, l’ipotesi di una zona rossa diffusa su tutto il territorio nel weekend. Ipotesi di proroga per quel che riguarda il divieto di spostarsi tra regioni anche oltre l’attuale scadenza del 27 marzo.

Il Comitato tecnico-scientifico (Cts) chiede misure più rigide per contenere i contagi. Pasqua, con festivi e prefestivi rossi come a Natale.

Si punterà a maggiori restrizioni locali sui singoli territori a seconda dei dati e delle esigenze, su questo aspetto Campania e Puglia si sono già portate avanti.

In attesa del nuovo decreto Draghi, le Regioni dispongono limitazioni

vincenzo de luca chiude campania

Vincenzo De Luca è come al solito partito a razzo. Il presidente della regione Campania ha firmato un’ordinanza che dispone limitazioni alla mobilità.

A partire da oggi giovedì 11 marzo, fino a domenica 21, la chiusura al pubblico di parchi urbani, ville comunali, giardini pubblici, lungomari e piazze.

Michele Emiliano in Puglia invece ieri ha sancito nuove restrizioni, con un’ordinanza prevista dal 12 marzo al 6 aprile, per chiudere gli istituti scolastici nelle due province di Bari e Taranto, a causa dell’aumento esponenziale dei casi rispetto al resto della Regione.

Divieto inoltre di stazionare nei luoghi pubblici all’aperto nei giorni festivi e prefestivi. Stop dalle 18 all’asporto di cibi e bevande dagli esercizi commerciali e dai distributori automatici.

Cosa cambia nel sisetma delle fasce con il nuovo decreto

Entrare in zona rossa vorrà dire “lockdown” o quasi. Divieto quasi completo di spostamento, tranne per motivi di salute, lavoro e comprovate necessità. Divieto di attività motoria, fatta accezione per i luoghi che si trovano in prossimità della propria abitazione, chiusura di parchi, ville e giardini.

Per quanto riguarda le zone arancioni, l’ipotesi del nuovo decreto riguarda la chiusura delle scuole e il ritorno alla didattica a distanza. Già negli scorsi giorni, alcune regione, pur non obbligate hanno chiuso le scuole, persino in zona gialla.

Infine, proprio per quanto riguarda la zona gialla (RAFFORZATA), un’altra delle ipotesi presa in considerazione è quella di chiudere i ristoranti a pranzo e di anticipare il coprifuoco di due o tre ore: potrebbe quindi iniziare alle 19 o alle 20.

Oggi, alle 14:30, in vista del nuovo decreto, il ministro per gli Affari regionali, Maria Stella Gelmini, e il ministro della Salute, Roberto Speranza, hanno convocato una riunione unificata con le Regioni.

Speranza inoltre terrà un’informativa sul piano vaccini e sulle misure per fronteggiare l’emergenza sanitaria.

Nella giornata di domani, dopo gli incontri di oggi e quando il Governo avrà ricevuto tutti i dati aggiornati dal Cts, Draghi comunicherà al Paese l’ennesimo sforzo e sacrificio che la popolazione si troverà costretta ad affrontare.

Preoccupano i ricoveri in terapia intensiva, arriva il nuovo decreto

nuovo decreto draghi

La pressione sugli ospedali aumenta sempre di più, particolare preoccupazione è dettata dal costante aumento di posti in terapia intensiva.

Ieri gli ingressi in terapia intensiva sono stati 278, il giorno precedente 231. I dati legati agli ingressi in rianimazione non erano così alti dallo scorso 3 Dicembre.

A livello nazionale oggi i ricoverati in terapia intensiva rappresentano il 30% dei ricoveri dovuti al covid.

Questa è un’analisi fatta dalla Fondazione Gimbe che ha elaborato dati raccolti da Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) aggiornati al 9 marzo 2021.

Il grafico è stato condiviso su Twitter da Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione.

Le regioni in una situazione difficile sono 11, alcune di queste hanno già superato la soglia critica.

Leggi anche: Governo Draghi, Decreto Sostegno 2021: ecco tutti i bonus in arrivo

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