Nicola Tanturli, bimbo scomparso per 35 ore: un anno fa l’allontanamento del fratellino

Nicola Tanturli, bimbo 21 mesi scomparso lunedì scorso a Palazzuolo sul Senio, è stato ritrovato in fondo a una scarpata ieri mattina. La Procura di Firenze ha aperto un'inchiesta, mentre le verifiche sono ancora in corso. Un anno fa anche il fratellino si era allontanato.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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É arrivata ieri mattina la notizia che il piccolo Nicola Tanturli, il bimbo di 21 mesi scomparso lunedì scorso a Palazzuolo sul Senio (Firenze), è stato ritrovato in fondo a una scarpata a più di tre chilometri dalla sua casa. La sua prima parola è stata “mamma”, la seconda “gnam gnam”: il bambino, dopo due notti e un giorno a vagare nei boschi della valle di Campanara, aveva ovviamente molta fame, anche se non era particolarmente disidratato.

Quando il comandante della stazione di Scarperia Danilo Ciccarelli l’ha portato su dalla scarpata, Nicola ha potuto finalmente riabbracciare la mamma Giuseppina. Quel che sorprende maggiormente di questa vicenda è la vivacità e l’intraprendenza del piccolo Nicola, qualità decisamente spiccate per i suoi 21 mesi. Dopo aver trascorso 35 ore nei fittissimi boschi in quella parte sperduta di Appennino, Nicola sta inaspettatamente bene: qualche escoriazione, un paio di lividi, ma niente di più.

Il sindaco di Palazzuolo sul Senio, Gian Piero Philip Moschetti, che non ha dormito per due giorni a causa della scomparsa del piccolo, ha commentato: “É stata la vittoria di tutti, delle forze dell’ordine, dei volontari, del parroco, di gruppi di cacciatori e degli ambientalisti. In due giorni eravamo in mille, a un certo punto abbiamo dovuto rimandare indietro molti. Sì, diciamolo, è stata la vittoria dello Stato e della comunità”.

Vicenda del piccolo Nicola Tanturli: le ipotesi sull’allontanamento da casa

Vicenda del piccolo Nicola Tanturli: le ipotesi sull'allontanamento da casa

Dal modo in cui erano stati organizzati le operazioni, con la tecnica delle ricerche concentriche, i soccorritori avrebbero perlustrato oggi l’area in cui è stato ritrovato ieri mattina alle 9,20 il piccolo Nicola, grazie alla segnalazione del giornalista di Rai 1 Giuseppe Di Tommaso. L’inviato de La Vita in diretta ha sentito dei lamenti arrivare dal fondo della scarpata e ha immediatamente avvisato i Carabienieri: il Comandante Ciccarelli si farà poi coraggiosamente largo tra i rovi e troverà lì Nicola.

Quella in cui è stato prelevato il piccolo, è un’area che dista 3 chilometri dalla cascina in cui il bambino abita con i genitori e il fratellino di 4 anni. Una zona che si trova a ridosso della strada sterrata che conduce a Quadalto, forse la stessa che il piccolo ha percorso lunedì notte.

L’altra ipotesi è che Nicola abbia attraversato un canalone che passa in un bosco fittissimo e impervio. Il bambino è stato ritrovato con una magliettina rossa e dei sandali, che hanno subito acceso i dubbi di molti: perché avrebbe dovuto indossarli se, nel momento della scomparsa, il bambino era stato messo a letto? L’ipotesi è che il piccolo si sia svegliato e sia sceso per cercare i genitori, che erano a mungere le capre. Non trovandoli, Nicola deve aver cominciato a girare attorno alla casa, nell’ampio prato pieno di covoni di fieno.

Un contadino lo ha confermato: spesso il bambino giocava in quel prato, che era come il suo parco giochi, non deve sorprendere che si sia addentrato lì anche se era buio. Il sospirio di sollievo per la tragedia evitata è anche per il fatto che, fortunatamente, il piccolo non è finito in fondo al pozzo che si trova più a valle, dove papà Leonardo temeva fosse caduto. L’intervento dei sub di martedì scorso aveva fortunatamente scongiurato quest’ipotesi.

Nicola Tanturli, il maggiore Arturo: “Verifiche ancora in corso”

Quando si è allontanato da casa, Nicola ha preso una direzione opposta a quella dove sarebbe dovuto andare: per questo motivo le prime ricerche degli uomini del Soccorso Alpino e della Guardia di Finanza, che si sono calati con le funi, sono andate a vuoto, così come i tentativi di illuminare la zona da parte della torre-faro della Croce Rossa o quelli dell’elicottero dell’Aeronautica con il termoscanner. Tutto inutile: Nicola era altrove. Forse, già dopo poche ore, il piccolo aveva raggiunto la zona dove sarebbe stato poi ritrovato, ancora prima che i genitori chiamassero i soccorsi martedì mattina. Oppure il piccolo si è mosso in mezzo alla vegetazione senza essere visto, rimanendo all’ombra e resistendo per due giorni.

L’area di cui si parla è impervia, il sindaco Moschetti l’ha definita “quasi vergine dal punto di vista della presenza umana, molto difficile”. Non ci sono esseri umani in quella zona, ma non mancano animali come lupi, cinghiali e tassi: per questo molti avevano temuto il peggio. Le ipotesi erano le più variegate, alcuni hanno anche pensato al rapimento del bimbo da parte di un estraneo: ma, da quanto si apprende, gli investigatori sono convinti che il bambino si sia semplicemente allontanato nei boschi circostanti la sua casa e, per questo motivo, escludono altre possibili ipotesi.

La Procura della Repubblica di Firenze ha ovviamente aperto un’inchiesta, senza indagati, mentre il maggiore Michele Arturo, comandante della Compagnia Borgo San Lorenzo, ha dichiarato che l’esatta ricostruzione della vicenda non è stata ancora possibile e che le verifiche sono ancora in corso. Il piccolo Nicola resterà ancora una notte all’Ospedale Meyer di Firenze, circondato dall’affetto dei suoi cari e da quello, ormai, di un intero Paese.

Vicenda di Nicola Tanturli: un anno fa l’allontanamento del fratellino, indaga la Procura dei Minori

Da approfondire anche ciò che è emerso dal racconto di un vicino, che abita in un casolare a 2 km da quello della famiglia di Nicola. Stando al racconto dell’uomo, anche il fratello più grande di Nicola, un bambino di quattro anni, si sarebbe allontanato di casa in modo preoccupante circa un anno fa.

Il vicino avrebbe poi ritrovato il piccolo e lo avrebbe riconsegnato ai genitori: la vicenda, in quell’occasione, si risolse subito, senza la necessità di un piano di soccorso come avvenuto invece per Nicola. Su questa e altre anomalie dovrà indagare la Procura, che dovrà chiarire come sia stato possibile che un bimbo di 21 mesi abbia percorso da solo 4 chilometri in condizioni precarie, senza cibo né acqua nel clima torrido di un ambiente ostile e impervio. A coordinare le indagini dei carabinieri di Borgo San Lorenzo sarà il pm Giulio Monferini, mentre la Procura dei Minori sta valutando se vi siano state violazioni dei doveri genitoriali.

Leggi anche: Trovato vivo Nicola Tanturli, il bambino scomparso nel nulla a Palazzuolo sul Senio

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