giovedì, 19 Giugno 2025
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Test di medicina 2025, stop all’esame di ammissione e primo semestre libero

Novità per il test di ammissione alle facoltà di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Veterinaria: cosa cambia nell'anno accademico 2025/2026?

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.

Lunedì 23 giugno aprono le iscrizioni per le facoltà di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Veterinaria. Con la nuova riforma voluta dalla ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, già nell’anno accademico 2025/2026, non è più previsto il test di ingresso e agli atenei viene richiesto di aumentare i posti disponibili, fino a 3.000, per consentire a più studenti di iscriversi.

Dal momento che il numero chiuso è stato eliminato, viene richiesta la frequenza del primo semestre, in particolare delle lezioni di Biologia, Chimica e Fisica. Successivamente gli studenti, per poter continuare gli studi, devono superare un test diviso in tre parti e per quest’anno sono previsti due appelli, ossia il 20 novembre e il 10 dicembre 2025.

Le domande sono 93 e per essere ufficialmente ammessi è necessario ottenere un punteggio di 18 su 30 in ogni parte.

Per l’accesso alle facoltà di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Veterinaria in lingua inglese non è prevista alcuna novità: il test di ingresso si svolgerà in data mercoledì 17 settembre 2025.

Il commento della ministra Anna Maria Bernini

Durante il Question Time alla Camera la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini è intervenuta sulla riforma, evidenziandone la portata:

Stiamo procedendo con grande celerità, a partire dal primo di settembre le aule di tutte le università italiane per il corso di laurea in Medicina e chirurgia, Odontoiatria e Medicina veterinaria si apriranno indiscriminatamente. […]

Abbiamo tolto i costosissimi e inutili test di ammissione […] e non sarà necessario iscriversi a nessun corso di preparazione, ci tengo a sottolinearlo, proprio perché so che stanno fiorendo altri corsi alternativi.

Stiamo preparando un syllabus e saranno le stesse università a formare gli studenti.

Test di Medicina 2025, come iscriversi

L’iscrizione alle facoltà di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Veterinaria dovrà essere fatta sulla piattaforma online Universitaly e la domanda inviata entro fine luglio.

Gli studenti dovranno specificare per un massimo di dieci sedi in cui intendono frequentare il primo semestre e i corsi di studio affini, in caso di mancato superamento del test e per proseguire gli studi nel secondo semestre, tra cui:

  • Biotecnologie
  • Scienze Biologiche
  • Farmacia
  • Professioni Sanitarie, con le preferenze indicate dagli studenti

Test di Medicina 2025, come funziona l’esame di ammissione dopo il primo semestre?

Le lezioni, che verteranno su Fisica, Chimica e Biologia, avranno inizio il 1° settembre e termineranno a fine novembre. Alla fine del semestre ogni studente dovrà superare gli esami di profitto su tutti e tre gli insegnamenti che si svolgeranno in contemporanea nello stesso giorno in tutti gli atenei d’Italia.

Inoltre, il test di ammissione, i cui risultati confluiranno nella graduatoria nazionale, consiste in 93 domande, nel dettaglio 31 quesiti per ogni materia studiata nel primo semestre.

Tutti gli studenti avranno a disposizione 45 minuti per rispondere a 15 domande a risposta multipla con cinque opzioni e altre 16 a completamento. Il voto conclusivo sarà espresso in trentesimi con la possibilità di ottenere anche la lode.

Ad ogni risposta giusta è assegnato 1 punto, 0 se viene omessa e -0,25 per ogni quesito errato.

Leggi anche: L’abolizione del test di Medicina è legge, la selezione sarà al secondo semestre

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Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.

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