venerdì, 8 Agosto 2025
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Social card da 500 euro: quando arriva, cosa cambia e chi ne ha diritto

Torna "Carta dedicata" a te, la social card con il bonus di 500 euro per i più fragili che permette ai beneficiari (famiglie con un ISEE inferiore a 15.000 euro) di acquistare generi alimentari di prima necessità.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.

Una Social card prepagata del valore di 500 euro è ufficialmente confermata per il 2025. Si chiama “Dedicata a te” ed è destinata a sostenere le famiglie in difficoltà economiche per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità. Secondo quanto indicato dal decreto attuativo del Ministero dell’Agricoltura, sono disponibili circa 1.157.179 carte per l’edizione 2025 della Social card. Il budget complessivo, stanziato con fondi nazionali, è stato ripartito tra i Comuni italiani, tenendo conto della popolazione residente e della fascia ISEE più bassa.

Il contributo verrà erogato senza necessità di fare la domanda ma, in base all’ISEE aggiornato, i beneficiari verranno selezionati direttamente dall’INPS. Introdotta per la prima volta nel 2023, la misura viene riproposta anche quest’anno con alcune novità. Vediamo di cosa si tratta, chi potrà usufruire della Social card, cosa è consentito comprare, come funziona la procedura di assegnazione automatica e cosa rischia chi viola le regole.

Social card, chi ne ha diritto e cosa può acquistare

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Il bonus del valore di 500 euro verrà assegnato automaticamente ai nuclei familiari residenti in Italia, con un ISEE non superiore a 15.000 euro. Non sarà necessario presentare una domanda, ma l’Inps invierà l’elenco dei beneficiari direttamente ai Comuni, i quali comunicheranno le modalità di ritiro della carta. I requisiti specifici per accedervi sono:

  • La famiglia deve risultare iscritta all’Anagrafe comunale
  • Deve essere in possesso di un’attestazione ISEE in corso di validità entro i termini previsti
  • ⁠Non deve già beneficiare di altre misure analoghe (come il Reddito di cittadinanza o l’Assegno di inclusione)

La carta può essere utilizzata solo per l’acquisto di beni di prima necessità quali:

  • Pane, pasta, riso, carne, pesce, latte, formaggi, uova;
  • Frutta e verdura fresca o conservata
  • ⁠Prodotti da forno e cereali
  • ⁠Alimenti per l’infanzia e omogeneizzati

Sono esclusi invece:

  • Alcolici e superalcolici
  • ⁠Prodotti per la cura della persona e per la casa
  • ⁠Alimenti per animali
  • ⁠Abbigliamento e articoli non alimentari in genere

I Pos delle catene di supermercati sono già abilitati nel distinguere gli articoli tramite i codici dei prodotti.

La procedura di assegnazione automatica della Social card e cosa rischia chi abusa del bonus

I beneficiari vengono selezionati tramite una procedura i cui protagonisti sono INPS e Comuni. È l’ente previdenziale a individuare i nuclei familiari con ISEE sotto la soglia dei 15.000 euro, per poi trasmettere gli elenchi aggiornati ai Comuni di residenza. A informare i cittadini selezionati che potranno ritirare la carta nominativa presso Poste Italiane sono, invece, i Comuni.

Ogni carta sarà attivata al momento della consegna ed essendo nominativa non potrà essere ceduta a terzi. Il calendario ufficiale di distribuzione verrà pubblicato nei prossimi giorni da parte del Ministero dell’Agricoltura, che ha pubblicato il decreto attuativo relativo al bonus.

La distribuzione delle carte è comunque prevista per settembre-ottobre. I beneficiari riceveranno una comunicazione via posta o tramite il portale INPS contenente: codice identificativo della carta, l’identificazione dell’ufficio postale dove ritirarla e le istruzioni per attivarla.

Chi utilizzerà in modo scorretto la Social card sarà soggetto a controlli incrociati e ciò comporterà la revoca immediata del beneficio e, nei casi più gravi, oltre alla revoca il beneficiario potrebbe essere chiamato a restituire l’intero importo percepito. A monitorare l’uso corretto delle risorse ci penserà l’INPS e il Ministero, tramite l’uso corretto delle risorse.

Leggi anche: Zes unica: cos’è, come funziona e perché può rilanciare il Centro-Sud

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Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.

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