Scuola, la riforma è legge: bocciatura con 5 in condotta, giudizi alla primaria e novità per i licei

Scuola, approvata la nuova riforma della condotta e della valutazione: tutti i dettagli.

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Riforma scuola, Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge presentato dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, nei mesi scorsi riguardo al voto in condotta. 154 voti a favore, 97 contrari e 7 astenuti, con il nuovo provvedimento saranno introdotte importanti novità, tra cui la sospensione, la bocciatura con il 5 in condotta e la valutazione numerica del comportamento nelle scuole primarie.

Ecco cosa ha rivelato il ministro Valditara a seguito dell’approvazione del ddl:

Ringrazio i gruppi parlamentari di maggioranza per questo importante risultato.

Con la riforma, il comportamento degli studenti peserà ai fini della valutazione complessiva del percorso scolastico e dell’ammissione agli esami di Stato.

Cambia l’istituto della sospensione, vi sarà più scuola e non meno scuola per lo studente che viola le regole della civile convivenza.

La scuola rimane il perno di un’educazione attraverso la quale si può costruire una società migliore.

Tornano i giudizi alla scuola primaria

Come già anticipato, il nuovo provvedimento interesserà la scuola in ogni ordine e grado, a partire dalla primaria, in cui torneranno i ‘giudizi sintetici’:

Il nostro obiettivo è sostenere il lavoro quotidiano dei docenti e di tutto il personale scolastico, perché ai giovani siano chiari non solo i diritti, ma anche i doveri che derivano dall’appartenere a una comunità, a iniziare dal dovere del rispetto verso l’altro.

Nella scuola Primaria tornano i giudizi sintetici, da ottimo a insufficiente, molto più comprensibili dei precedenti livelli, miglioriamo così la comunicazione con le famiglie e al tempo stesso l’efficacia della valutazione.

Riforma scuola, multe per chi non rispetta l’autorità dei docenti

La riforma della condotta e della valutazione tutela maggiormente anche i docenti:

La legge approvata dal Parlamento rappresenta un passaggio fondamentale per la costruzione di un sistema scolastico che responsabilizzi i ragazzi […]

Con la riforma del voto in condotta si ripristina l’importanza della responsabilità individuale, si dà centralità al rispetto verso le persone e verso i beni pubblici e si ridà autorevolezza ai docenti.

Inoltre, sono previsti multe a tutti gli studenti che aggrediscono compagni e personale scolastico. Oltre al risarcimento danni è prevista una pena pecuniaria che va da 500 ai 10.000 euro, nei casi più gravi.

Cosa cambia ora con il 6 in condotta con la riforma scuola?

Con la riforma, quindi, il voto in condotta acquista un’importanza sempre maggiore. Sia alle medie sia alle superiori, se il giudizio dei docenti non supera il 6, lo studente sarà bocciato.

Per chi frequenta invece le scuole secondarie di secondo grado, se non si ha almeno 7 in condotta è prevista la non ammissione all’anno successivo e all’Esame di Stato.

Cosa cambia per i Licei? Con 5 in condotta vi è bocciatura diretta, mentre con 6 sarà assegnato agli studenti un debito formativo, al seguito del quale, per superarlo, sarà necessario elaborare e presentare un elaborato su un tema di educazione civica. Inoltre, per gli studenti liceali il credito assegnato nell’ultimo anno sarà il massimo solo se in condotta si ha un voto pari o superiore a 9.

Leggi anche: Scuola, Valditara: “Maggiore sostegno ai precari, quest’anno ne assumeremo 5.000”

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