giovedì, 24 Aprile 2025
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La salma di Papa Francesco è giunta a San Pietro, in 20mila per l’ultimo saluto

Ieri, 23 aprile, la salma di Papa Francesco è stata trasferita nella Basilica di San Pietro. Numerosi i fedeli che sono giunti a dare l'ultimo saluto al Pontefice.

La salma di Papa Francesco è arrivata nella Basilica di San Pietro ieri, 23 aprile, dopo essere rimasta esposta privatamente, per due giorni, nella Residenza di Santa Marta.

Con lo spostamento del feretro a San Pietro, invece, le visite sono state aperte a tutti i fedeli. Questi ultimi potranno rendere omaggio al Pontefice fino al 25 aprile, quando la bara sarà chiusa.

20mila persone e una coda di 4 ore

La salma di Papa Francesco sarà visibile ai fedeli fino a domani, 25 aprile. La Basilica, infatti, ha consentito l’accesso a oltranza, per l’occasione, rimanendo aperta con i seguenti orari: il 23 e il 24 aprile dalle 7:00 alle 24:00; il 25, invece, si potrà accedere dalle 7:00 alle 19:00.

Alle ore 20 di venerdì, dunque, la bara sarà chiusa, in vista della celebrazione del funerale il giorno seguente, il 26 aprile. Secondo le stime delle forze dell’ordine, sono circa 20mila i fedeli attualmente giunti a dare un ultimo saluto a Bergoglio, rimanendo in coda per almeno 4 ore.

Altissima la sicurezza nella Piazza, con la presenza non solo delle forze dell’ordine ma anche dei volontari del Giubileo, i quali hanno chiuso l’accesso “privilegiato” per i fedeli che si recavano alla Porta Santa.

Leggi anche: Papa Francesco, lo spostamento a San Pietro, il funerale e il Conclave

I capi di Stato presenti

A rendere omaggio a Papa Francesco sono stati, tra i primi, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale si è presentato nella Basilica di San Pietro insieme alla figlia Laura, e la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

La Premier, che ieri sera si è raccolta nella preghiera accanto alla bara, durante la commemorazione del Santo Padre, a Camere riunite, aveva dichiarato:

Ho avuto il privilegio di un rapporto personale, sincero, con il Pontefice.

Che mi ha fatto comprendere il tratto forse più straordinario del suo modo di interpretare il pontificato.

Papa Francesco era un uomo che sicuramente sapeva essere determinato, però quando parlavi con lui non esistevano barriere.

Non creava distanza con il suo interlocutore.

Con lui eri a tuo agio e potevi parlare di tutto.

Potevi aprirti, potevi raccontarti, senza filtri, senza timore di essere giudicato.

Così lui poteva vedere la tua anima, poteva vederla a nudo.

Voleva ascoltarti, come se per lui significasse dire “Io ci sono per te”.

Lo faceva per tutti, lo faceva con tutti.

E ti faceva sentire prezioso, in quanto unico e irripetibile, come ogni essere umano che nasce sulla terra.

Al funerale di Bergoglio, il 26 aprile, saranno presenti anche la segretaria del PD Elly Schlein, che ha già reso omaggio al Pontefice ieri sera a San Pietro, la Ministra della Cultura russa, Olga Lyubimova, dopo la decisione del presidente Putin di non presiedere, il Ministro degli Esteri giapponese Takeshi Iwaya.

Sarà in Italia il 26 aprile anche Donald Trump, accompagnato dalla moglie Melania. Il presidente degli Stati Uniti si tratterrà a Roma per qualche giorno, in vista di alcuni impegni in programma, non si sa ancora con chi.

Leggi anche: Diffuso il testamento di Papa Francesco: “Seppellito nella terra, senza decori”

Il percorso di 6 chilometri e il Piano di sicurezza

Il feretro di Papa Francesco, sabato 26 aprile, percorrerà un tragitto di 6 chilometri, una volta terminato il funerale, per raggiungere Santa Maria Maggiore. Si stanno studiando diversi itinerari. Il più breve prevede il passaggio da corso Vittorio, piazza Venezia, via Nazionale, infine la Basilica di Santa Maria Maggiore.

Un altro percorso preso in considerazione prevede che il corteo passi per corso Vittorio, piazza Venezia, i Fori Imperiali fino al Colosseo, via Labicana, via Merulana, per finire nella Basilica, dove avverrà la tumulazione. Quest’ultimo itinerario non toccherebbe luoghi simbolo, come il Colosseo dove si svolge la via crucis, ma consentirebbe di arrivare all’entrata principale di Santa Maria Maggiore.

Su quanti fedeli saranno presenti al corteo si possono fare solo delle stime e, secondo il Piano di sicurezza, si potrebbe superare il milione. A tal proposito, il Ministro della Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, ha affermato:

Più che preoccuparsi bisogna occuparsi e neutralizzare sulla carta e sulla parte operativa ogni tentativo di disturbo, ma tutto quello che si poteva fare è stato fatto e predisposto.

Bisogna essere ottimisti.

Il contesto geopolitico è complesso e l’Italia resta la culla della cristianità, il cuore. 

È chiaro che l’attenzione di tutto il mondo è puntata su Roma e il Vaticano.

Abbiamo circa 11 mila unità, alcune richiamate anche dalle ferie e dai permessi, proprio per dare particolare forza ad un Piano di sicurezza che deve consentire il pieno svolgimento delle esequie pubbliche.

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