Patrick Zaki è diventato papà per la prima volta e ad annunciarlo è stato lui stesso, tramite un post su Instagram. Il ricercatore, infatti, come fa sapere Il Resto del Carlino, ha condiviso uno scatto insieme alla moglie Reny e al loro piccolo.
L’aspetto particolare di tutta la vicenda è il giorno in cui il bambino è nato, ovvero l’8 dicembre, lo stesso in cui Zaki è stato liberato in Egitto. Adesso, quindi, come lo stesso attivista ha dichiarato: “Il giorno che portava il peso del passato è diventato un giorno di luce“.
Per quanto riguarda il nome del piccolo, Weed, è stato scelto per il significato che porta. Vuol dire, infatti, “affetto sincero”, proprio quello che serve in un momento così delicato del mondo, in cui manca la gentilezza.
Patrick Zaki è diventato papà
Con un post su Instagram e una serie di fotografie che lo raffigurano insieme alla moglie e al loro bambino, Patrick Zaki ha annunciato di essere diventato papà. Il ricercatore e attivista per i diritti umani ha sottolineato, inoltre, come il piccolo sia venuto alla luce lo stesso giorno in cui lo stesso Zaki è stato liberato in Egitto, nel 2021, dopo tre anni di prigionia.
Nella descrizione, ricca di sentimento e gioia, il 34enne ha raccontato come il lieto evento gli abbia fatto cambiare punto di vista sulle cose, soprattutto sul momento della liberazione. Ecco il post, ripreso da Il Resto del Carlino:
Nel giorno in cui, anni fa, avevo ritrovato la mia libertà, pensavo che quella data sarebbe rimasta per sempre legata a una memoria pesante, segnata da un’esperienza difficile da separare dal dolore.
Credevo che quel giorno non potesse cambiare significato… fino all’arrivo di Wedd, l’8 dicembre.
In quel giorno è nato nostro figlio, e in un attimo la mia memoria si è trasformata.
Il giorno che portava il peso del passato è diventato un giorno di luce.
È diventato insieme il giorno della libertà e il giorno della nascita.
Come se il destino avesse voluto ricordarmi che anche la memoria può guarire quando entra in contatto con un nuovo amore, quando la vita si intreccia con il senso più profondo delle cose.
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La dedica di Zaki alla moglie

Nel post pubblicato su Instagram, Patrick Zaki ha speso delle parole anche per sua moglie, la 29enne Reny Iskander, con cui è convolato a nozze il 9 settembre 2023. La giovane è laureata in Women’s e Gender studies all’Università di Bologna ed è al fianco dell’attivista da prima che venisse imprigionato in Egitto:
E non posso parlare di quel momento senza parlare di Reny.
Nei suoi occhi, nella sua pazienza, nella sua forza, avevo visto qualcosa che non avevo mai visto altrove.
Ho visto una donna attraversare il dolore con un sorriso, affrontare la paura con fermezza, trasformare i momenti più duri in uno spazio di sicurezza.
Ho visto in lei il significato autentico della condivisione: un amore che sostiene, che non si limita alle parole, un luogo dove ci si rialza insieme, comunque vadano le strade.
Quel giorno ho capito cosa significa che una persona possa cambiare la forma delle tue memorie, rimettere ordine nelle ferite, mettere accanto al dolore una nuova vita.
Per quanto riguarda il nome del bambino, invece, il 34enne confessa la cura con cui è stato scelto, in segno di speranza per un futuro migliore nel mondo:
Tutto ciò che avevo vissuto prima si è trasformato nel momento in cui abbiamo stretto tra le braccia Wedd — un nome scelto con cura, perché il mondo soffre di mancanza di gentilezza, e abbiamo desiderato che lui potesse portarne un po’ nel suo destino.
Che la sua presenza ci ricordasse ogni giorno che la dolcezza è forza, e che l’amore è un valore che non si sostituisce.
Quel giorno non ho ritrovato solo la libertà… quel giorno ho ritrovato me stesso.
E la nascita di Wedd ha reso tutto più possibile, più luminoso, più vero.
Wedd significa “affetto sincero” .
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