lunedì, 20 Ottobre 2025
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Papa Leone proclama 7 nuovi santi: “Non eroi, ma uomini e donne autentici”

Papa Leone XIV ha proclamato sette nuovi santi, provenienti da Paesi ed epoche differenti. A essere presente in Piazza San Pietro anche il Presidente Mattarella.

Giorgia Fazio
Giorgia Fazio
Estremamente curiosa di questioni attuali, diritti umani e ambiente. Nel tempo libero legge testi di filosofia orientale. Se non c’è differenza non c’è relazione” è il suo mantra.

Si è tenuta ieri, 19 ottobre, la Messa di Papa Leone XIV durante la quale sono stati canonizzati sette beati. I nuovi santi provengono da Paesi, epoche e vocazioni differenti, come fa sapere Rai News.

Per la prima volta, nello specifico, il Venezuela ha due persone santificate. A essere presente durante la cerimonia, in Piazza San Pietro, anche il Presidente Sergio Mattarella.

Il Pontefice ha definito i nuovi beati “non eroi, o paladini di qualche ideale, ma uomini e donne autentici“, la cui intercessione “ci assista nelle prove e il loro esempio ci ispiri nella comune vocazione alla santità“. Vediamo meglio chi sono e cosa hanno fatto tali beati.

La cerimonia di canonizzazione

La cerimonia di canonizzazione dei sette nuovi beati ha avuto luogo in Piazza San Pietro ieri, 19 ottobre, davanti a una folla di 70mila fedeli. Papa Leone, dal sagrato della Basilica, ha affermato, come fa sapere Rai News:

Chiediamoci dunque: quando sentiamo l’appello di chi è in difficoltà siamo testimoni dell’amore del Padre, come Cristo lo è stato verso tutti?

Egli è l’umile che chiama i prepotenti a conversione, il giusto che ci rende giusti, come attestano i nuovi Santi di oggi: non eroi, o paladini di qualche ideale, ma uomini e donne autentici.

Questi fedeli amici di Cristo sono martiri per la loro fede, come il Vescovo Ignazio Choukrallah Maloyan e il catechista Pietro To Rot; sono evangelizzatori e missionarie, come suor Maria Troncatti; sono carismatiche fondatrici, come suor Vincenza Maria Poloni e suor Carmen Rendiles Martinez; col loro cuore ardente di devozione, sono benefattori dell’umanità, come Bartolo Longo e José Gregorio Hernandez Cisneros.

La loro intercessione ci assista nelle prove e il loro esempio ci ispiri nella comune vocazione alla santità.

Non sono mancate, poi, parole di riflessione sulla situazione attuale delle guerre nel mondo, oltre che un consueto appello alla pace. Queste sono le dichiarazioni del Pontefice che riporta Ansa: Dio conceda a tutti i responsabili saggezza e perseveranza per avanzare nella ricerca di una pace giusta e duratura“.

Presenti alla cerimonia, infine, la delegazione italiana guidata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha salutato il Santo Padre, e il Presidente della Camera Lorenzo Fontana.

Leggi anche: Carlo Acutis proclamato santo davanti alla famiglia: “È la seconda volta nella storia”

Chi sono i santi proclamati da Papa Leone

La Chiesa, dunque, ha sette nuovi santi, provenienti da Paesi, epoche e vocazioni diversi. Ad accomunarli, però, l’aver prestato fede fino alla fine al Vangelo.

A risaltare, nella lista dei beati, sono i due nomi venezuelani, primi a essere canonizzati per la Nazione, ma anche san Bartolo Longo, fondatore del Santuario mariano di Pompei. Ecco l’elenco dettagliato.

Ignazio Choukrallah Maloyan

Ignazio Choukrallah Maloyan, nato nel 1869 e morto nel 1915, è stato arcivescovo armeno cattolico di Mardin, in Turchia. Tale incarico gli è stato affidato nel 1911 e, durante il servizio, si è dedicato alla formazione dei preti, al sostegno dei fedeli, alla riattivazione delle scuole e alla ristrutturazione delle chiese.

Maloyan è stato arrestato il 3 giugno di quattro anni dopo, durante il periodo delle persecuzioni religiose dell’Impero ottomano verso gli armeni. Quindi, è stato torturato e accusato di nascondere armi. Nonostante le pressioni, l’arcivescovo si è rifiutato di convertirsi all’Islam in cambio della libertà e, di conseguenza, l’11 giugno è stato ucciso.

Pietro To Rot

Pietro To Rot, catechista nato nel 1912 in Papua Nuova Guinea, durante la Seconda guerra mondiale, si è opposto alla poligamia imposta dagli occupanti giapponesi e si è fatto promotore del matrimonio cristiano.

I giapponesi che occupavano il territorio, dunque, lo hanno arrestato e martirizzato, dopo averlo avvelenato, nel 1945. In poco tempo la sua fama si è diffusa in tutta la Papua Nuova Guinea e, nel 1995, sotto Papa Giovanni Paolo II, Pietro To Rot è diventato il primo beato del Paese.

Vincenza Maria Poloni

La veronese Vincenza Maria Poloni, nata nel 1802 e morta nel 1855, è stata la fondatrice, insieme a tre compagne, dell’Istituto Sorelle della Misericordia. La donna ha dedicato tutta la propria vita ad assistere le persone malate, anziane e orfane.

Nel 1848 ha preso i voti religiosi e ha guidato la comunità con carità, umiltà e fede. Gli ultimi anni Poloni li ha vissuti all’insegna della malattia ma, nonostante ciò, non ha mai perso di vista il perseguire gli insegnamenti del Vangelo. È stata riconosciuta beata nel 2008, da Papa Benedetto XVI.

Maria Troncatti

La suora salesiana Maria Troncatti, nata nel 1883 e scomparsa nel 1969, durante la Prima Guerra Mondiale è stata infermiera e poi missionaria in Ecuador tra gli indios Shuar. È conosciuta per l’evangelizzazione, la promozione umana e la cura sanitaria.

Ribattezzata “madrecita”, è morta in un incidente aereo, mentre partiva per compiere degli esercizi spirituali. Nel 2012, sotto Papa Benedetto XIV, è diventata beata e oggi viene ricordata per due miracoli: le guarigioni di Yolanda Solórzano e di Juwa.

Carmen Rendíles Martínez

La colombiana Carmen Rendíles Martínez (1903-1977), dopo essere entrata nella congregazione francese delle Serve di Gesù del Santissimo Sacramento, ha fondato le Suore Ancelle di Gesù.

Nata senza il braccio sinistro, la donna si è dedicata in vita ai poveri, ai malati e ai sacerdoti. È stata beatificata nel 2018 da Papa Francesco, grazie soprattutto al miracolo di guarigione di una donna affetta da un idrocefalo triventricolare idiopatico.

José Gregorio Hernández Cisneros

José Gregorio Hernández Cisneros (1864-1919), nato in Venezuela e rinominato “il medico dei poveri”, è stato uno scienziato, dottore e docente universitario. Dopo gli studi a Parigi, ha introdotto nel proprio Paese la medicina sperimentale, ponendo sempre l’attenzione verso i più bisognosi.

Cisneros, infatti, visitava i malati gratuitamente, dando loro non solo medicine ma anche conforto spirituale. È morto nel 1919, investito da un’auto mentre andava da un bambino ammalato, pronunciando il nome della Vergine.

Noto sia in America Latina che in Spagna, il medico è stato beatificato nel 2021 grazie al miracolo compiuto su una bambina affetta da un gravissimo trauma cranioencefalico.

Bartolo Longo

Bartolo Longo (1841-1926), originario di Latiano, è stato un avvocato pugliese e fondatore del Santuario della Madonna del Rosario di Pompei. Dopo una crisi spirituale si è dedicato all’educazione cristiana di persone povere e bambini.

È stato beatificato nel 1980 da Papa Giovanni Paolo II, mentre ora è diventato santo grazie alla propria vita e all’esempio di conversione e santità che rappresenta.

Leggi anche: Papa Leone a pranzo con i poveri: “In questa comunione viviamo insieme a Dio”

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Giorgia Fazio
Giorgia Fazio
Estremamente curiosa di questioni attuali, diritti umani e ambiente. Nel tempo libero legge testi di filosofia orientale. Se non c’è differenza non c’è relazione” è il suo mantra.

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