Papa Leone XIV è stato accolto questa mattina, 14 ottobre, intorno alle 11, in Quirinale dal Presidente Sergio Mattarella. Si tratta del terzo incontro tra i due, dopo il primo alla messa di inizio pontificato di Prevost e il secondo in Vaticano.
L’ultima volta che un Pontefice aveva visitato il Palazzo del Quirinale era stata nel 2017, con Bergoglio. Questa mattina, dunque, Papa Leone e Mattarella hanno parlato in poco più di mezz’ora di ciò che sta avvenendo nel mondo.
In particolare, si è discusso della guerra in Ucraina e della speranza di pace in Medio Oriente, non tralasciando l’importanza dell’incontro come segno di profondo legame tra Santa Sede e Italia.
Papa Leone in Quirinale
Come riporta Ansa, questa mattina, intorno alle ore 11:00, Papa Leone XIV si è recato per la prima volta al Quirinale, dopo l’elezione lo scorso 8 maggio. Ad accoglierlo il Presidente Sergio Mattarella, con il quale l’ultimo incontro risale al 6 giugno, in Vaticano.
La visita è durata circa mezz’ora, durante la quale i due hanno affrontato il tema della pace, alla luce del rilascio degli ostaggi palestinesi e israeliani, avvenuto ieri. Il Presidente, nello specifico, ha dichiarato:
Viviamo tempi di grande difficoltà, il secondo dopo guerra aveva saputo puntare sul multilateralismo, sistema che sembra progressivamente accantonato.
La logica del più forte sembra talvolta prevalere.
Dignità di gruppi e popoli sono sovente calpestati.
Non vogliamo arrenderci a una prospettiva di una società dominata da oligarchi, dominata dal censo.
La pace comincia da ognuno di noi e per questo è cosi essenziale disarmare gli animi e le parole.
Fuggire dall’esaltazione dei contrasti.
Un pensiero è stato rivolto anche al conflitto in Ucraina, per cui Mattarella ha speso tali parole: “L’aggressione russa su larga scala in Ucraina, a distanza di quasi quattro anni, continua a mietere vittime civili innumerevoli, a seminare morte e distruzione, a gettare una inquietante ombra di insicurezza sull’intero continente europeo“.
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L’appello alla pace

Un appello alla pace è stato lanciato anche da Papa Leone XIV, che si è soffermato sull’auspicio che si continui a operare nel segno della speranza e della giustizia. Questo è quanto riporta Ansa:
Viviamo tempi in cui, assieme a tanti segni di speranza, molte sono le situazioni di grave sofferenza che feriscono l’umanità a livello mondiale e richiedono risposte urgenti e al tempo stesso lungimiranti.
Il primo impegno che, in proposito, desidero richiamare, è quello per la pace.
Sono numerose le guerre che devastano il nostro pianeta.
Rinnovo l’appello accorato affinché si continui a lavorare per ristabilire la pace in ogni parte del mondo e perché sempre più si coltivino e si promuovano i principi di giustizia, di equità e di cooperazione tra i popoli che ne sono irrinunciabilmente alla base.
Sulla liberazione degli ostaggi, invece, Prevost ha detto: “È di grande valore e coinvolge quanti hanno a cuore civiltà e dignità delle persone, rivolgendo un pensiero a coloro che sono morti in quella crudele condizione di prigionia. Il cessate il fuoco a Gaza consente di iniziare a porre riparo a quella popolazione civile, così provata da brutale sofferenza“. Sul tema del preservare la vita, infine, il Papa si è espresso così:
È fondamentale l’importanza, ad ogni livello, del rispetto e della tutela della vita, in tutte le sue fasi, dal concepimento all’età avanzata, fino al momento della morte.
Auspico che continui a crescere questa sensibilità, anche per ciò che riguarda l’accessibilità delle cure mediche e dei medicinali, secondo le necessità di ciascuno.
Il fenomeno del notevole calo della natalità richiede impegno nel promuovere scelte a vari livelli in favore della famiglia.
Alle istituzioni chiedo di garantire a tutte le famiglie il sostegno indispensabile di un lavoro dignitoso, in condizioni eque e con attenzione alle esigenze legate alla maternità e alla paternità.
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Lo scambio di doni
Al termine dell’incontro privato, Papa Leone XIV e Sergio Mattarella hanno raggiunto la Sala degli Arazzi di Lille, per scambiarsi alcuni doni. Nello specifico, come riporta SkyTg24, il Santo Padre ha regalato al Presidente un mosaico raffigurante il Colosseo, realizzato nello Studio del Mosaico Vaticano.
In aggiunta, al Presidente ha donato una copia autografata, con dedica, dell’Esortazione Apostolica Dilexi te. Mattarella, d’altra parte, ha dato a Prevost un’acquaforte della seconda metà del XVII secolo, che riproduce la scultura di Alessandro Algardi per l’altare di San Leone Magno nella Basilica Vaticana.
Poi, una biografia di Santa Rosa da Lima, del 1827. A essere presenti in Quirinale, per la visita di Papa Leone, anche le più alte cariche istituzionali d’Italia, a partire dalla Premier Giorgia Meloni.