giovedì, 24 Luglio 2025
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Arriva il Codice di condotta ufficiale per gli influencer: cosa cambia ora?

Trasparenza, tutela dei minori e responsabilità editoriale: le nuove regole cambiano il volto dell'influencer marketing per chi supera i 500mila follower.

Gloria Caruso
Gloria Caruso
La scrittura è una strada di cui seguire la rotta, per muoversi con determinazione tra fatti e parole. L’informazione vale solo se è fatta bene: con gli occhi attenti e la mente aperta.

L’era del “tutto è permesso” sui social sta lentamente volgendo al termine. Con l’approvazione del primo Codice di condotta per gli influencer, l’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) introduce un sistema di regole pensato per portare trasparenza, responsabilità e tutela degli utenti nel mondo sempre più influente dei content creator.

Obiettivo? Proteggere utenti e minori, ma anche riconoscere pienamente la professionalità di chi opera sui social con ampio seguito. Un cambio di passo epocale che sancisce la maturità dell’influencer marketing in Italia.

Chi dovrà rispettare le nuove regole

Il nuovo Codice dell’Agcom non si applica a tutti, ma solo agli “influencer rilevanti”: ovvero, coloro che hanno almeno 500mila follower oppure 1 milione di visualizzazioni sulle proprie piattaforme. Questo gruppo di professionisti sarà tenuto a registrarsi in un elenco ufficiale dell’Agcom entro sei mesi dalla pubblicazione del regolamento.

Secondo quanto dichiarato dal commissario Massimiliano Capitanio, questi creator sono da considerarsi a tutti gli effetti simili a emittenti televisive e quindi soggetti a responsabilità editoriali ben precise. Non è più solo una questione di contenuti virali: oggi gli influencer parlano a pubblici enormi e, di conseguenza, devono garantire correttezza e rispetto delle regole.

Cosa prevede il Codice

Il Codice è il frutto di un lavoro collaborativo tra Agcom, associazioni di categoria, rappresentanti del settore pubblicitario, consumatori e professionisti digitali. Le regole fissate riguardano diversi ambiti chiave:

  • correttezza e imparzialità dell’informazione, poiché gli influencer dovranno evitare di diffondere notizie distorte, tendenziose o false
  • rispetto della dignità umana e contrasto ai discorsi d’odio, un freno ai contenuti offensivi, discriminatori o lesivi dei diritti individuali
  • tutela dei minori, sia in termini di protezione del loro pubblico più giovane, sia nella rappresentazione dei minori nei contenuti stessi
  • rispetto del diritto d’autore tramite stop a video, foto e musica usati senza permesso
  • trasparenza nelle comunicazioni commerciali, in quanto i contenuti sponsorizzati dovranno essere chiaramente identificabili, seguendo le regole del “Digital Chart” promosso dallo IAP (Istituto dell’autodisciplina pubblicitaria).

Cosa rischia chi non rispetta le regole

Influencer al telefono.

La novità non sta solo nella formalizzazione delle regole, ma anche nella serietà delle conseguenze per chi le viola. Le sanzioni previste sono tutt’altro che simboliche: si va da 250mila euro fino a un massimo di 600mila euro, in particolare nei casi in cui venga compromessa la tutela dei minori.

Si tratta, secondo Capitanio, di una misura moderna e di buon senso, pensata per responsabilizzare i content creator senza limitarne la libertà espressiva. Anzi, l’obiettivo dichiarato è proprio quello di valorizzare la professione dell’influencer, oggi spesso sottovalutata o priva di un inquadramento normativo adeguato.

Un segnale importante per il settore

Questo Codice segna un passaggio storico per il panorama digitale italiano. Se da un lato impone paletti e regole più stringenti, dall’altro riconosce pienamente l’influencer come figura professionale, portando finalmente il settore in una fase di maturità.

Per i creator più popolari si apre ora una fase di adattamento, che potrebbe rivelarsi anche un’opportunità: chi saprà muoversi nel rispetto delle nuove norme potrà distinguersi per credibilità, trasparenza e affidabilità, elementi sempre più apprezzati da pubblico e aziende.

Verso un influencer marketing più consapevole

Con l’introduzione del Codice di condotta, l’Italia si allinea agli standard europei e internazionali in tema di comunicazione digitale. Le regole non vogliono frenare la creatività o il successo degli influencer, ma costruire un ambiente digitale più sano, etico e professionale.

Il messaggio è chiaro: essere influencer oggi non significa solo intrattenere o informare, ma assumersi un ruolo attivo nella tutela dei diritti degli utenti, soprattutto i più vulnerabili. Un passo importante verso un web più maturo e responsabile, dove il successo non si misura solo in like, ma anche in credibilità.

Leggi anche: Chi è Nicoletta Romanazzi, la mental coach che ha aiutato Fedez a Sanremo

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Gloria Caruso
Gloria Caruso
La scrittura è una strada di cui seguire la rotta, per muoversi con determinazione tra fatti e parole. L’informazione vale solo se è fatta bene: con gli occhi attenti e la mente aperta.

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