mercoledì, 28 Maggio 2025
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Novità sul Decreto Sicurezza: Sì dalla Camera, atteso il voto in Senato

Con 201 sì, 117 no e cinque astensioni arriva l’approvazione della Camera alla questione di fiducia posta dal governo al Decreto Sicurezza.

Giorgia Fazio
Giorgia Fazio
Estremamente curiosa di questioni attuali, diritti umani e ambiente. Nel tempo libero legge testi di filosofia orientale. Se non c’è differenza non c’è relazione” è il suo mantra.

Il Decreto Sicurezza, formato da 39 articoli, dopo l’approvazione della Camera, era rimasto fermo in Senato, dal 2023, a seguito dei rilievi sollevati dal Quirinale per poi essere riproposto dopo una serie di aggiustamenti; è ora in prima lettura a Montecitorio.

L’obiettivo di esecutivo e maggioranza è ottenere entro il 29 maggio il via libera finale, superando il muro dell’ostruzionismo delle opposizioni, e trasmettere il testo al Senato, dove dovrà essere convertito entro il 12 giugno.

Tra i punti salienti del nuovo Decreto Sicurezza vi sono: maggior stretta sulle occupazioni abusive delle case, l’istituzione del reato di blocco stradale, misure contro il terrorismo, un giro di vite sulle rivolte in carcere, misure per le detenute madri, una stretta sulla cannabis light.

I punti chiave del Decreto

In 39 articoli il Decreto Sicurezza riscrive diversi articoli del Codice penale e di Procedura penale, prevedendo nuovi reati che spaziano dalla stretta sulla cannabis light alle cosiddette norme anti “No-Tav” e anti “No Ponte”.

Anche sul fronte aggravanti si aggiungono fattispecie, come quella prevista per i reati commessi vicino alle stazioni ferroviarie e metropolitane o quelle relative alle truffe a danno degli anziani.

Viene estesa la non punibilità dell’operato degli agenti dell’intelligence e si velocizzano gli sgomberi di immobili occupati. Qui di seguito le misure più importanti.

Maggiori tutele per le forze dell’ordine

Queste sono le principali misure per quanto riguarda la tutela delle forze dell’ordine, che vanno dall’utilizzo di body cam all’annullamento della collaborazione con i servizi segreti.

Body cam per forze dell’ordine: si consente alle forze di polizia di utilizzare dispositivi di videosorveglianza indossabili nei servizi di mantenimento dell’ordine pubblico, di controllo del territorio, di vigilanza di siti sensibili, nonché in ambito ferroviario e a bordo treno.

Tutela legale forze dell’ordine: previsto il riconoscimento di un beneficio economico a fronte delle spese legali sostenute da ufficiali o agenti di pubblica sicurezza, polizia giudiziaria e vigili del fuoco indagati o imputati nei procedimenti riguardanti fatti inerenti al servizio svolto.

Armi senza licenza: autorizzati gli agenti di pubblica sicurezza a portare senza licenza alcune tipologie di armi quando non sono in servizio.

Servizi segreti: cancellato l’obbligo della pubblica amministrazione a collaborare con i servizi segreti.

Questione delle carceri

Ecco di seguito descritto il modo in cui cambierà la situazione nelle carceri italiane.

Detenute madri: facoltativo, e non più obbligatorio, il rinvio dell’esecuzione della pena per le condannate incinte o madri di figli di età inferiore a un anno e si dispone che scontino la pena presso un istituto a custodia attenuata per detenute madri.

Reato di rivolta in carcere e nei Cpr e resistenza passiva: introdotte un’aggravante del reato di istigazione a disobbedire alle leggi e il reato di resistenza passiva (condotte che impediscono il compimento degli atti dell’ufficio o del servizio necessari alla gestione dell’ordine e della sicurezza). Previsti inoltre il delitto di rivolta all’interno di un istituto penitenziario e snellimenti burocratici per le procedure per la realizzazione dei centri di permanenza per i rimpatri.

Sanzioni per manifestazioni e proteste

Il Decreto Sicurezza prevede delle novità rispetto alla gestione delle manifestazioni, di cui non verrà tollerato un eventuale ricorso ad atti violenti.

Stretta sulle manifestazioni: inasprimento delle pene per il delitto di danneggiamento in occasione di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico qualora commesso con violenza alla persona o minaccia.

Blocco stradale e norma “anti-Ghandi” (ribattezzato dall’opposizione): il blocco stradale o ferroviario attuato mediante ostruzione fatta col proprio corpo potrà essere punito con un mese di carcere e una multa fino a 300 euro.

Norma “anti No Tav” e “No Ponte”: introdotta un’ulteriore circostanza aggravante se la violenza o minaccia a un pubblico ufficiale è commessa al fine di impedire la realizzazione di un’opera pubblica o di una infrastruttura strategica.

Norma anti ecovandali: previste una multa (da 1000 a 3000 euro) e la reclusione (da 6 mesi a 1 anno e 6 mesi) per chiunque sia colto a imbrattare un bene mobile o immobile adibito all’esercizio di funzioni pubbliche, con la finalità di “ledere l’onore, il prestigio o il decoro” dell’istituzione alla quale appartengono.

Nuove misure adottate

Il decreto tocca, infine, tematiche varie, che vanno dalla gestione degli immobili occupati all’inasprimento delle pene per gli atti di terrorismo.

Terrorismo: si introducono nuove fattispecie di reato.

Accattonaggio: pene inasprite per chi impiega minori (punibile con fino a 5 anni di reclusione).

Reati vicino stazioni e metro: introdotta una nuova circostanza aggravante.

Immobili occupati: introdotto il reato di “occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui” (punibile con reclusione da 2 a 7 anni).

Cannabis: stop alla coltivazione e la vendita delle infiorescenze, anche di cannabis a basso contenuto di Thc, per usi diversi da quelli industriali consentiti.

Sim telefoniche: obbligatorio, per i migranti, presentare un documento d’identità per acquistare una sim telefonica.

Leggi anche: Il Cdm approva il decreto Milleproroghe, tutte le novità del 2025

Opinioni discordanti su un Decreto divisivo

Per il deputato Matteo Mauri, responsabile Sicurezza del Pd, è “un decreto con norme inumane, liberticide e inutili“, che rivela:

Un modo sbagliato di governare e un’idea sbagliata di società, dove prevale la logica securitaria: agli operai e agli studenti che protestano viene detto “statevene a casa o vi arrestiamo”.

Alla domanda di protezione e alle paure dei cittadini, spesso alimentate da certa politica, si risponde solamente con l’ordine e la sicurezza.

Sabato 31 maggio si terrà una nuova grande manifestazione, dopo quella di martedì che ha visto scontri tra attivisti e agenti. Severo il giudizio dell’Associazione italiana dei professori di diritto penale, presieduta da Gian Luigi Gatta:

Con il provvedimento vengono introdotti almeno 14 nuove fattispecie incriminatrici e inasprite le pene di almeno altri nove reati.

Le condotte oggetto di criminalizzazione appaiono, nella quasi totalità dei casi, espressive di marginalità sociale o di forme di manifestazione del dissenso, con interventi che risultano per diversi profili di dubbia compatibilità con svariati principi costituzionali, compresi quelli di necessaria offensività, sussidiarietà e proporzione.

Intanto, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che lunedì ha rivendicato i primi sgomberi degli immobili occupati eseguiti con le nuove procedure, ribatte: “Dicevano che era inutile, sbagliato, persino disumano“, ha scritto la premier sui social, aggiungendo:

Grazie alle nuove norme introdotte con il decreto, in Italia sono già stati eseguiti i primi sgomberi immediati di immobili occupati abusivamente. Un risultato concreto, reso possibile da procedure che consentono finalmente un intervento veloce e il ripristino rapido della legalità.

Avanti così, per tutelare i più deboli e difendere la proprietà privata.

Leggi anche: Ong, criminalità e violenza sulle donne: tutte le misure del Decreto sicurezza

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Giorgia Fazio
Giorgia Fazio
Estremamente curiosa di questioni attuali, diritti umani e ambiente. Nel tempo libero legge testi di filosofia orientale. Se non c’è differenza non c’è relazione” è il suo mantra.

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