mercoledì, 30 Luglio 2025
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Mondiali di nuoto, l’Italia sul podio: Martinenghi d’argento e Ceccon di bronzo

Ai Mondiali di nuoto di Singapore Martinenghi conquista l'argento nei 100 rana, mentre Ceccon è di bronzo nei 50 farfalla. Oggi il 24enne è in finale dei 100 dorso.

Giorgia Fazio
Giorgia Fazio
Estremamente curiosa di questioni attuali, diritti umani e ambiente. Nel tempo libero legge testi di filosofia orientale. Se non c’è differenza non c’è relazione” è il suo mantra.

Ieri finale dei 100 rana ai Mondiali di Singapore, dove Nicolò Martinenghi si è classificato secondo, dopo il cinese Qin Haiyang. Per il campione olimpico la gara era in dubbio, in seguito a una presunta intossicazione alimentare la sera prima della finale.

Thomas Ceccon, invece, ha ottenuto la medaglia di bronzo nei 50 farfalla. Oggi si disputerà la finale nei 100 dorso, dove l’oro parigino punta a dare il meglio di sé e a mantenere il record di velocità.

Martinenghi argento nella rana

Si è tenuta ieri, 28 luglio, la finale maschile dei 100 rana, in occasione dei Mondiali di nuoto di Singapore. Nicolò Martinenghi, oro a Parigi 2024 nella stessa specialità, ha mantenuto alto il suo nome, conquistando uno splendido secondo posto.

Primo il cinese Qin Haiyang, che ha concluso la vasca in 58″23, mentre il bronzo è andato al kirzigo Denis Petrashov, che ha collezionato un tempo di 58″88. Martinenghi, invece, ha nuotato in 58″58, vincendo così la medaglia d’argento.

Non era scontata la partecipazione del nuotatore bresciano alla gara, dopo la complessa giornata di ieri. Il 25enne, infatti, ha dichiarato di aver avuto, probabilmente, un’intossicazione alimentare, cha ha messo in discussione la sua salute fisica.

Nonostante ciò, la finale è stata disputata e Martinenghi ha conquistato un argento che vale come un oro. Queste le sue parole subito dopo la vittoria:

Sono al settimo cielo anche se non sembra perché sono molto stanco.

Ho dato veramente tutto e negli ultimi metri ero abbastanza cotto e non ho potuto far nulla contro il ritorno del cinese.

Sono felice perché la scelta di andarmi ad allenare con Matteo Giunta è servita proprio per ricaricarmi, per creare nuovi stimoli e nuovi sfide.

Di oggi può dispiacere perché l’oro l’ho accarezzato per tre quarti di gara ma sono felice come non mai.

Ho avuto una nottata molto difficile, ho vomitato tutta la notte, penso per un’intossicazione alimentare.

Non avevo niente dentro se non la mia testa e il cuore.

Ho sfruttato l’occasione di essere qui, avevo anche pensato di non gareggiare da quanto stavo male.

Ma volevo onorare la bandiera e volevo provarci.

Ho dato tutto, peccato non essere stato al 100%.

E’ un argento che vale oro.

Leggi anche: L’Italia della scherma trionfa ai mondiali di Tbilisi: tutte le medaglie vinte

Il bronzo di Ceccon

Ieri si è tenuta anche la finale dei 50 farfalla, che ha visto un Thomas Ceccon ottenere la medaglia di bronzo. Il 24enne ha chiuso la gara in 22”67, migliorando di un secondo il record italiano da lui stesso detenuto.

Nonostante ciò, il nuotatore è apparso amareggiato per il terzo posto, dietro il francese Maxime Grousset, oro in 22″48, e lo svizzero Noè Ponti:

Sono entrato in acqua un po’ storto e non sono stato perfetto.

Mi dispiace perché la condizione c’è e avrei potuto vincere l’oro.

Sarebbe stato possibile se il calendario fosse stato invertito: vale a dire con la finale dei 50 farfalla, prima della semifinale dei 100 dorso.

Sono comunque felice perché mi sento bene in acqua e credo che si sia visto.

Ho tante gare in cui poter far bene.

Prima dei 50 farfalla, infatti, Ceccon si è qualificato per la finale dei 100 dorso, specialità nella quale è campione olimpico e primatista mondiale in 51″60. In corsia numero 1, l’azzurro si è posizionato quarto e oggi gareggerà per salire sul podio della sua competizione preferita.

A ogni modo, Ceccon ha ricevuto i complimenti del collega Martinenghi, che ha dichiarato: Io e Thomas siamo sempre sul pezzo. Per quanto riguarda la finale di oggi, il 24enne ha commentato:

Il livello-medio è altissimo, di solito si entra con 52″9 o 53″0 in finale nei 100 dorso, e adesso anche a Bacico ho detto: con 52″7 si entra.

Invece hanno sparato 52″5 che è veramente forte.

Magari il picco è sempre più o meno quello.

Magari in 3 fanno sotto 52″, che è molto probabile.

Però vediamo domani in finale.

Uno stimolo in più?

Vorrei provare ad abbassare il mio personale.

Se devo stare attento a chi fa 52″3 vuol dire che non va bene.

Sì, io ho detto che proverò a battere il mio personale, poi….

Leggi anche: L’Italvolley trionfa nella VNL, è record: “Abbiamo vinto 29 partite consecutive”

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Giorgia Fazio
Giorgia Fazio
Estremamente curiosa di questioni attuali, diritti umani e ambiente. Nel tempo libero legge testi di filosofia orientale. Se non c’è differenza non c’è relazione” è il suo mantra.

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