giovedì, 28 Agosto 2025
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Manovra 2025, più sostegni alle famiglie e alle giovani coppie: tutte le novità

La Premier Meloni ha annunciato nuovi dettagli sulla Manovra 2025. Sono previsti, tra i vari interventi, piani casa per favorire le giovani coppie, taglio dell'Irpef per il ceto medio, sostegno alle famiglie e alla natalità.

Giorgia Fazio
Giorgia Fazio
Estremamente curiosa di questioni attuali, diritti umani e ambiente. Nel tempo libero legge testi di filosofia orientale. Se non c’è differenza non c’è relazione” è il suo mantra.

In occasione del Meeting di Rimini, Giorgia Meloni è tornata a parlare della Manovra di Governo 2025. Nello specifico, ha annunciato una serie di programmi per sostenere le coppie più giovani, le famiglie e aumentare il tasso di natalità.

La Premier, inoltre, ha confermato un nuovo taglio dell’Irpef per il ceto medio della società, l’abbassamento del costo dell’energia e un piano scolastico che punti alla libertà educativa per le famiglie. Vediamo meglio nel dettaglio.

Nuovo taglio dell’Irpef

Tra i primi punti della Manovra 2025 rientra un nuovo taglio dell’Irpef, questa volta concentrato sul “ceto medio”. Ciò è possibile grazie a un’azione del Governo iniziata nel 2024, quando l’esecutivo Meloni ha unito le prime due aliquote al 23%, per chi detenesse un reddito massimo di 28mila euro.

La riforma ha coinvolto i redditi medio-bassi, escludendo quelli da 50mila euro in su. Il Governo, quindi, si propone di ridurre la seconda aliquota dal 35% al 33%, includendo così chi ha un reddito fino a 60mila euro, cioè il ceto medio. Tale operazione era già stata presa in considerazione all’inizio di questo anno, ma per mancanza di risorse la sua applicazione è slittata.

Per poter compiere la riforma, infatti, è necessaria una copertura strutturale di circa 4 miliardi annui. Questa cifra, si conta, potrebbe arrivare dall’aumento delle entrate, anche per quest’anno previste in misura superiore rispetto al passato.

Leggi anche: Manovra, la flat tax si allarga e l’Irpef diminuisce, gli ultimi aggiornamenti

Rottamazione delle cartelle

Un altro punto su cui il Governo intende soffermarsi è la rottamazione definitiva delle cartelle, fa sapere il ministro Salvini. La Lega, infatti, si dedicherà al disegno di legge per una quinta rottamazione, che la commissione Finanze del Senato intende chiedere entro settembre.

Se, da una parte, il viceministro delle Finanze, Maurizio Leo, ha dichiarato che il tutto dovrà essere compiuto in un contesto “coerente e realistico, il sottosegretario Federico Freni ha dimostrato grande entusiasmo circa il piano:

Ora è il momento di una nuova rateizzazione delle cartelle fiscali per aiutare milioni di partite Iva, professionisti, commercianti e artigiani onesti che non sono riusciti a pagare tutte le tasse.

Non c’è alcuna contrapposizione tra la rateizzazione delle cartelle fiscali e la riduzione dell’Irpef per il ceto medio. 

Si troveranno le risorse per fare entrambe le cose, nel rispetto dei conti pubblici e, soprattutto, delle esigenze dei cittadini. 

La rateizzazione delle cartelle fiscali è certamente una di queste perché dà allo Stato la possibilità di incassare risorse certe e durature nel tempo aiutando allo stesso tempo i contribuenti più in difficoltà.

Di certo non apriremo le porte agli evasori.

Costo dell’energia

Durante il Meeting di Rimini, parlando del caro-energia, Giorgia Meloni ha affermato: Continuiamo a sostenere le imprese: l’obiettivo principale e ambizioso è l’abbassamento strutturale del costo dell’energia che pesa come un macigno su competitività italiana“.

Il costo dell’energia in Italia, infatti, è tra i più alti fra i Paesi dell’UE e non. Agici-Accenture, per esempio, fa sapere che nel 2024 il prezzo medio dell’elettricità è stato di 109 euro al megawattora circa, ovvero quasi il doppio rispetto alla Francia.

Sulla Borsa, il prezzo dell’elettricità, come media annuale in Italia, è stato calcolato sui 108 euro, in confronto ai 78 euro in Germania, i 63 euro in Spagna e i 58 euro in Francia.

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, inoltre, ha predisposto l’energy release, una misura che permette alle aziende grandi consumatrici di comprare elettricità a 65 euro al megawattora, fino al 2029.

Aiuti per le giovani coppie

Il Governo punta anche ad aiutare le giovani coppie e a contrastare il disagio abitativo. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, è stato previsto un programma di social housing, presentato lo scorso giugno dal ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, alle associazioni di categoria.

Il piano verrebbe finanziato con risorse pubbliche e private. Con le leggi di Bilancio 2024 e 2025, infatti, sono stati stanziati 660 milioni di euro, spendibili entro il 2030, per realizzare soluzioni abitative flessibili, partendo innanzitutto dalle città in cui è maggiore il disagio abitativo.

In aggiunta, si potrà attingere anche a fondi europei, come Invest Eu. Come fa sapere Melone, il primo punto da soddisfare sarà offrire abitazioni “a prezzi calmierati per le giovani coppie“. Attualmente, gli under 36 che comprano la prima casa possono richiedere la garanzia statale sull’80% del mutuo.

Leggi anche: Manovra 2025, dall’imposta sul canone Rai alla tassa sui patrimoni: cosa si deciderà in Senato?

Sostegni alla famiglia e alla natalità

Rispetto alle politiche familiari, il Governo ha approvato a fine marzo il Piano nazionale per la famiglia per il triennio 2025-2027, che propone tra le principali cose il sostegno alla natalità. Nello specifico, i Centri per la famiglia potranno accedere a nuove risorse per 55 milioni di euro.

Il piano prevede anche degli incentivi alla natalità, negli ultimi periodi in calo. A tal proposito, il sottosegretario Freni ha affermato:

Il calo della natalità intercetta una dimensione di medio-lungo periodo.

Non servono misure tampone, ma la messa a terra di un disegno organico.

È proprio quello che sta facendo questo governo fin dal suo primo giorno di attività.

Il potenziamento dell’Assegno unico lo dimostra chiaramente così come le risorse stanziate a favore delle lavoratrici madri.

La prossima Legge di bilancio implementerà e rafforzerà questo percorso.

Le ripercussioni del calo delle nascite sull’economia italiana ha portato il Governo a stanziare 6 miliardi di aiuti alla famiglia e alla natalità, attraverso il bonus nuovi nati, il bonus mamme esteso alle autonome o l’allungamento di un mese del congedo parentale.

Le scuole private

Giorgia Meloni si è soffermata sulla questione delle scuole paritarie, affermando che le famiglie devono essere in grado di “esercitare pienamente la libertà educativa“. Il Governo, quindi, punta su un maggiore sostegno, che riduca il divario con gli altri Paesi europei, che presentano già voucher, convenzioni o contratti di servizio.

Stando agli ultimi dati, in Italia sono 11.700 scuole e 790mila iscritti, in particolare dell’infanzia. Per l’anno scolastico passato, gli istituti hanno avuto a disposizione 720 milioni di euro, 50 in più rispetto al 2023. L’intento, dunque, è innalzare queste risorse.

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Giorgia Fazio
Giorgia Fazio
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