venerdì, 3 Ottobre 2025
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L’Italia blocca ancora una volta tutto per Gaza: oggi sciopera anche la Polizia

Dopo l'abbordaggio della Flotilla, l'Italia scende di nuovo in piazza in nome della pace a Gaza. Nei giorni scorsi una serie di mobilitazioni, oggi lo sciopero generale di pubblici e privati.

Giorgia Fazio
Giorgia Fazio
Estremamente curiosa di questioni attuali, diritti umani e ambiente. Nel tempo libero legge testi di filosofia orientale. Se non c’è differenza non c’è relazione” è il suo mantra.

Ancora un altro sciopero in Italia, dopo la mobilitazione dello scorso 25 settembre. Oggi, infatti, 3 ottobre, il Paese blocca tutto per chiedere la pace a Gaza. Il fattore scatenante, questa volta, è stato l’abbordaggio della Global Sumud Flotilla.

I sindacati lo avevano promesso: in caso di intervento israeliano sulle imbarcazioni della missione umanitaria, tutta Italia avrebbe manifestato. E così è stato. Come riporta SkyTg24, Usb, Cgil, Cub e Sgb hanno indetto lo sciopero generale, che coinvolge settori pubblici e privati.

Non mancano le polemiche della politica, dal ministro Salvini alla presidente della Commissione di garanzia sugli scioperi, che ha dichiarato lo sciopero “illegittimo”. Uno dei punti maggiormente criticati è il mancato preavviso con cui la manifestazione è stata dichiarata, oltre che i rallentamenti provocati in tutto il Paese.

L’Italia sciopera per Gaza

È stato indetto dai sindacati Usb, Cgil, Cub e Sgb ieri per oggi, 3 ottobre, lo sciopero generale in tutta Italia. Una notizia improvvisa, quindi, giunta dopo il blocco delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla da parte della Marina israeliana.

La mobilitazione coinvolge tutti i settori, sia pubblici che privati, dalla mobilità alla scuola. Saranno numerosi, perciò, i disagi nel Paese. A riportare le motivazioni che hanno indotto i sindacati a dichiarare sciopero è Today.it, su cui è possibile leggere la nota esplicativa:

Quanto accaduto alla Global Sumud Flotilla navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema.

Un attacco all’ordine costituzionale che impedisce un’azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano a una vera e propria operazione di genocidio.

Un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati.

È grave che il Governo italiano abbia abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali.

La mobilitazione sarà accompagnata da oltre cento cortei in tutta Italia, ma Cgil rassicura:Durante lo sciopero generale, saranno garantite le prestazioni indispensabili, come stabilito dalle regolamentazioni di settore“.

Leggi anche: Sciopero per Gaza, Usb annuncia: “Allestiremo 100 piazze per promuovere la pace”

I settori coinvolti

Tra i primi settori a essere coinvolti nello sciopero generale di oggi 3 ottobre c’è quello della mobilità. Il personale ferroviario ha incrociato le braccia già ieri, alle 21, e lo farà fino alla stessa ora di oggi. Ciò vuol dire che Frecce, Intercity e treni del Regionale potranno subire cancellazioni totali o parziali.

Per quanto riguarda la scuola, Cgil ha annunciato: “I dirigenti scolastici possono adottare misure organizzative per garantire il servizio. Tuttavia, se l’adesione annunciata rende impossibile l’erogazione del servizio, la scuola può essere chiusa“. Nel settore sanità, invece, lo sciopero parte dal primo turno del 3 ottobre all’ultimo della giornata.

A fermarsi sono anche i giornalisti Rai, che in una nota del sindacato Usigrai hanno fatto sapere che aderiranno allo sciopero, garantendo però il servizio d’informazione:

Il fermo degli attivisti e le mobilitazioni in corso in tutta Italia hanno bisogno di essere raccontate dal Servizio pubblico della Rai.

Per queste ragioni l’Usigrai annuncia l’adesione allo sciopero indetto dalla Cgil ai sensi del comma 7 dell’art. 2 della legge m. 146 del 1990 (sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali) e allo stesso tempo chiede ai propri iscritti di garantire la copertura informativa della giornata del 3 ottobre, nelle modalità previste dall’accordo 4 dicembre 2000, nelle forme e nei modi che saranno predisposte da ciascuna redazione e pertanto invita giornaliste e giornalisti a garantire con responsabilità le prestazioni essenziali al prodotto informativo.

Ad aderire, questa volta, anche la Polizia di Stato, per quanto possibile. A farlo sapere è proprio una nota del sindacato Silp Cgil: “Purtroppo le lavoratrici e i lavoratori della Polizia di Stato non godono del diritto di sciopero, ma liberi dal servizio parteciperemo alle iniziative che si svolgeranno sul territorio nazionale“.

Leggi anche: Sciopero generale per Gaza, l’Italia si ferma: “Una giornata senza precedenti”

Le reazioni della politica

Sono numerosi i cortei previsti per oggi in favore della pace a Gaza. A Roma, per esempio, la mobilitazione è partita alle 8:30 da piazza Vittorio, per poi arrivare a piazza dei Cinquecento.

Come fa sapere Today.it, a Venezia il punto di ritrovo è Campo Santa Margherita, a Firenze è la Fortezza da Basso, a Napoli piazza Mancini. Saranno più di cento, a ogni modo, le piazze coinvolte in cortei, in tutta Italia.

Se da una parte, però, numerose sono le persone che abbracciano gli ideali dello sciopero, tra cui molti nomi noti come la cantante Elisa, dall’altra la politica ha qualcosa da ridire. Secondo quanto riportato da SkyTg24, il ministro Matteo Salvini ha affermato:

Lo sciopero di oggi è illegittimo non perché non lo vuole Salvini, ma perché la Commissione tecnica di garanzia lo ha dichiarato illegittimo.

Chi oggi sciopera sa che va contro la legge e rischia sanzioni sia a livello personale che come organizzazioni sindacali.

La presidente della Commissione di garanzia sugli scioperi Paola Bellocchi, infatti, in un’intervista a Il Corriere della Sera, ha sottolineato come il motivo dello sciopero di oggi sia estremamente delicato, ma il problema è ce non è stato indetto con il necessario preavviso di 10 giorni:

Qui non sono in discussione la solidarietà verso Gaza, né le sofferenze dei civili palestinesi, che però non rappresentano le fattispecie previste dal legislatore che possono essere, ad esempio, un colpo di Stato, una strage terroristica: è necessaria una interpretazione restrittiva della legge, altrimenti non si governa più.

Non stiamo giudicando le motivazioni dello sciopero, né abbiamo sminuito la gravità di quello che sta accadendo: noi applichiamo la legge, pur con la consapevolezza della gravità della situazione.

Ripeto, il problema è il mancato preavviso.

Di tutta risposta, ospite a Radio Anch’io, nel giorno dello sciopero, il leader della Cgil Maurizio Landini ha affermato:

Le piazze saranno strapiene.

Questa reazione umanitaria di fraternità e solidarietà è una cosa di cui bisognerebbe andare fieri.

Dimostra l’umanità e la volontà di persone per bene che vogliono fermare un genocidio e stanno facendo quello che i governi e gli Stati hanno fatto finta di non vedere o di cui addirittura sono complici.

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Giorgia Fazio
Giorgia Fazio
Estremamente curiosa di questioni attuali, diritti umani e ambiente. Nel tempo libero legge testi di filosofia orientale. Se non c’è differenza non c’è relazione” è il suo mantra.

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