Legge semplificazioni, svolta smart per le farmacie: burocrazia zero e vantaggi per i cittadini

Dalla scelta del medico di base alle ricette annuali per i pazienti cronici. Con la nuova Legge 182/2025 le farmacie diventano il punto di accesso più rapido al Servizio Sanitario Nazionale.

Alessio Petrocco
Alessio Petrocco
Estremamente determinato e attento al mondo dell’attualità. Il giornalismo è per lui la voce che trasforma i fatti in storie e le storie in conoscenza.
spot_img

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge n. 182 del 2025, meglio nota come “Legge Semplificazioni”, il legislatore ha impresso un deciso cambio di marcia al concetto di sanità di prossimità. Dal prossimo 18 dicembre le farmacie non saranno più intese come mero luogo di dispensazione dei farmaci, ma come veri e propri terminali operativi del Servizio Sanitario Nazionale, capaci di integrare servizi amministrativi e prestazioni cliniche.

L’obiettivo è chiaro: ridurre i tempi della burocrazia, decentralizzare e rendere l’accesso alle cure più fluido per il cittadino, sfruttando la capillarità della rete farmaceutica sul territorio. Come riporta “Quotidiano Sanità”, il provvedimento entra nel vivo delle esigenze quotidiane dei cittadini, riducendo drasticamente la necessità di recarsi presso gli sportelli delle ASL o gli studi medici per pratiche di routine.

In un’ottica di “digital health” e semplificazione amministrativa, questa norma rappresenta un tassello cruciale per alleggerire il carico sulle strutture ospedaliere e sugli ambulatori, portando i servizi lì dove il cittadino vive.

Vaccini, telemedicina e zero burocrazia

Il cuore pulsante della nuova legge risiede nell’ampliamento del catalogo delle prestazioni erogabili. Uno degli aspetti più innovativi riguarda la gestione amministrativa del paziente, che non dovrà più affrontare lunghe file agli sportelli distrettuali per le operazioni di base.

La nuova norma, infatti, autorizza le farmacie a gestire direttamente la scelta e la revoca del medico di base e del pediatra di libera scelta. È un passaggio che sposta il baricentro amministrativo verso un modello più agile e interconnesso.

La “Farmacia dei servizi” mostra il suo potenziale innovativo anche sul fronte della prevenzione. Come riporta “Quotidiano Sanità”, viene consolidata la possibilità di somministrare vaccini a chi ha almeno 12 anni, trasformando il farmacista in un attore chiave nelle campagne di immunizzazione.

A questo si aggiunge un forte investimento sulla diagnostica di prima istanza. Nelle farmacie sarà infatti possibile effettuare test per il contrasto all’antibiotico-resistenza e, soprattutto, accedere a servizi di telemedicina.

Holter pressorio, ECG e spirometria diventano esami a portata di mano, i cui dati possono viaggiare digitalmente verso gli specialisti, abbattendo i tempi delle liste d’attesa per esami diagnostici di base. Inoltre, l’utilizzo dei dispositivi di point-of-care testing (POCT) permette analisi rapide direttamente al banco, offrendo risposte immediate su parametri vitali fondamentali.

Pazienti cronici e nuovi spazi per le farmacie

Farmacie legge semplificazioni

Il secondo grande pilastro della Legge Semplificazioni riguarda la gestione della cronicità, una delle sfide più onerose per il nostro sistema sanitario. L’innovazione qui passa attraverso la semplificazione della ricetta medica. Per i pazienti affetti da patologie croniche, la gestione della terapia diventa “smart”, con la validità della ricetta dematerializzata che viene estesa fino a un anno.

Questo meccanismo consente al medico curante di indicare la posologia e il fabbisogno per dodici mesi, permettendo al paziente di ritirare i farmaci frazionatamente in farmacia ogni 30 giorni, senza la necessità di tornare in studio per il rinnovo della prescrizione. Si tratta di una misura che non solo favorisce l’aderenza terapeutica, ma libera preziose risorse di tempo per i medici.

Per supportare questa mole di nuovi servizi, cambia anche la “fisica” delle farmacie. Non più costretti negli spazi ristretti del retrobanco, i farmacisti potranno operare in locali separati. Come riporta ancora “Quotidiano Sanità”, la legge autorizza l’utilizzo di locali distaccati dalla sede principale, purché situati nello stesso circondario.

Questi spazi, che dovranno esporre la specifica insegna “Farmacia dei servizi”, saranno dedicati esclusivamente alle prestazioni sanitarie, garantendo privacy, sicurezza e un ambiente idoneo alla telemedicina o alle vaccinazioni, senza interferire con l’attività di vendita al pubblico.

La Legge Semplificazioni non è solo un aggiornamento normativo, ma un cambio di paradigma culturale. Riconoscendo alle farmacie un ruolo ibrido, oltre a una maggiore libertà, si gettano le basi per una sanità più resiliente e digitale. Per il cittadino, questo si traduce in un netto risparmio di tempo e in un accesso alle cure semplificato.

Leggi anche: Proposta di legge degli oncologi contro il fumo: “5 euro in più sulle sigarette”

spot_img

Correlati

Tradizione, gusto, e sostenibilità: la cucina italiana riconosciuta patrimonio UNESCO dell’umanità

È successo a New Delhi, ma l'eco si sente in ogni singola cucina d'Italia,...

Patrick Zaki papà lo stesso giorno della sua liberazione: “Un segno del destino”

Patrick Zaki è diventato papà per la prima volta e ad annunciarlo è stato...

Incontro Zelensky-Meloni: “Colloquio approfondito sulla situazione diplomatica”

Dopo il colloquio con Papa Leone, nella giornata di ieri 9 dicembre Zelensky ha...
Alessio Petrocco
Alessio Petrocco
Estremamente determinato e attento al mondo dell’attualità. Il giornalismo è per lui la voce che trasforma i fatti in storie e le storie in conoscenza.
spot_img