L’Italia accelera sulla strada della mobilità verde. Con il decreto attuativo firmato dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, entra in vigore un nuovo incentivo per l’acquisto di veicoli elettrici.
Un’iniziativa che unisce il sostegno economico a famiglie e piccole imprese con l’obiettivo di ridurre le emissioni e migliorare la qualità dell’aria nelle nostre città.
Dal 1° settembre, grazie a una dotazione di quasi 600 milioni di euro, sarà possibile ottenere sconti fino a 11mila euro.
Un investimento per il futuro
Il nuovo incentivo nasce all’interno del PNRR, con fondi inizialmente destinati alle colonnine di ricarica.
La cifra complessiva di 597,3 milioni di euro sarà distribuita attraverso la piattaforma informatica Sogei, già utilizzata per altri incentivi.
La novità? L’accesso sarà semplice e completamente digitale, per rendere il processo più veloce e trasparente.
Chi può beneficiarne
L’incentivo è pensato per due categorie principali:
- persone fisiche con un ISEE fino a 40mila euro (oltre questa soglia non si ha diritto al bonus).
- microimprese, cioè aziende con meno di 10 dipendenti e fatturato o bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro.
L’obiettivo è aiutare chi si trova in condizioni economiche più fragili e le piccole realtà imprenditoriali che vogliono rinnovare il parco veicoli con mezzi meno inquinanti.
Quanto si può ottenere
L’importo degli incentivi è diverso a seconda della tipologia di richiedenti. In particolare, per le famiglie:
- 11.000 euro di sconto per chi vive in un’“area urbana funzionale” (centro urbano con almeno 50mila abitanti, collegato a una zona di pendolarismo) e ha un ISEE fino a 30mila euro
- 9.000 euro per ISEE superiore a 30mila ma entro 40mila euro
In entrambi i casi, il bonus si ottiene solo rottamando un veicolo con motore termico fino a Euro 5, di cui si è proprietari da almeno sei mesi.
Lo sconto può essere utilizzato personalmente o ceduto a un altro componente maggiorenne dello stesso nucleo familiare.
Diverso è il discorso per le microimprese:
- il contributo coprirà fino al 30% del prezzo del veicolo (IVA esclusa), con un tetto massimo di 20.000 euro per ogni mezzo
- ogni impresa potrà beneficiare di due incentivi al massimo e sempre nel rispetto della normativa “de minimis”.
Quali veicoli si possono acquistare

- Persone fisiche: vetture nuove di categoria M1 (max 8 posti oltre al conducente), totalmente elettriche e con prezzo di listino — IVA e optional esclusi — fino a 35.000 euro
- Microimprese: fino a due veicoli commerciali elettrici di categoria N1 (fino a 3,5 tonnellate) o N2 (fino a 12 tonnellate), destinati al trasporto merci
In entrambi i casi, non è possibile cumulare l’incentivo con altri contributi per lo stesso mezzo.
Come richiederlo
Il primo passaggio è registrarsi sulla piattaforma Sogei, sia per chi richiede il bonus sia per i venditori che partecipano all’iniziativa:
- per i privati, serve una dichiarazione sostitutiva che confermi la residenza in area urbana funzionale, l’ISEE, e la targa del veicolo da rottamare
- per le microimprese, occorre autocertificare i requisiti aziendali, la regolarità contributiva e fiscale, il numero di dipendenti, il fatturato e l’eventuale importo di altri aiuti de minimis ricevuti.
I venditori e il “punteggio verde”
I concessionari che aderiscono al programma saranno selezionati in base all’ “ecoscore”, un indice che misura l’impatto ambientale del veicolo durante l’intero ciclo di vita.
L’elenco delle vetture ammesse al bonus sarà pubblicato dal MASE prima dell’apertura ufficiale delle registrazioni.
Scadenze e tempistiche
Una volta generato, il bonus dovrà essere validato dal venditore entro 30 giorni. Se non viene approvato, l’importo tornerà nel fondo residuo e potrà essere richiesto di nuovo, fino a esaurimento delle risorse.
In ogni caso, la validazione dovrà avvenire entro il 30 giugno 2026, termine ultimo del PNRR.
Un passo concreto verso città più pulite
Questo nuovo bonus non è solo un incentivo economico: rappresenta un invito a compiere una scelta che guarda lontano.
Con un sostegno fino a 11mila euro, famiglie e microimprese possono dire addio ai veicoli più inquinanti e contribuire alla riduzione delle emissioni.
È un’occasione per investire non solo in un’auto nuova, ma anche in un’aria più respirabile e in città più vivibili.
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