L’obbligo di collegare il registratore di cassa al Pos scatterà ufficialmente a partire dal nuovo anno. Questa misura è stata pensata per rendere molto più semplice il lavoro di controllo del Fisco sugli incassi di bar, ristoranti e negozi.
La normativa entrerà in vigore già nei primi mesi del 2026 e coinvolgerà tutti i negozianti, i quali dovranno provvedere a collegare il proprio registratore di cassa al terminale di pagamento elettronico. In questo modo i controlli diventeranno molto più rapidi, rendendo l’evasione fiscale un’impresa decisamente più ardua.
Come riporta “Fanpage.it”, le nuove regole erano state inserite nella Manovra dello scorso anno ma i tempi tecnici si sono allungati. Solo alla fine del mese di ottobre è stato diramato il comunicato ufficiale con le istruzioni operative.
Fisco, come collegare Pos e registratore di cassa
La connessione tra i due dispositivi avverrà tramite una registrazione telematica sul portale web. Una volta effettuato l’accesso al sito del Fisco, bisognerà entrare nella sezione specifica Fatture e Corrispettivi dell’area personale. La matricola del registratore telematico già censito verrà associata univocamente agli strumenti di pagamento elettronico, e, di conseguenza, ogni pagamento elettronico verrà annotato istantaneamente anche sul registratore.
Quindi, non si potrà più battere uno scontrino di importo inferiore rispetto a quanto il cliente ha pagato col Pos. Dai controlli incrociati sul registratore emergeranno subito le eventuali differenze tra le cifre dichiarate e quelle incassate. Come riporta “Fanpage.it”, se fino a oggi il pagamento elettronico non era garanzia di trasparenza, con le nuove regole imposte dal Fisco lo diventerà. L’obiettivo finale della normativa è infatti quello di rendere quasi impossibile l’evasione fiscale quando si effettua una transazione elettronica.
Il calendario delle scadenze e le possibili sanzioni del Fisco

La piattaforma web necessaria per collegare il registratore di cassa al Pos non è ancora disponibile per gli esercenti. Secondo quanto comunicato dall’Agenzia delle Entrate, lo sarà nei primi giorni di Marzo del nuovo anno, e i titolari di un Pos attivo alla data del 31 gennaio 2026 avranno a disposizione 45 giorni per completare la registrazione.
Chi attiverà il terminale in un secondo momento o deciderà di cambiare il proprio fornitore del Pos, dovrà mettersi in regola tra il sesto giorno del secondo mese e l’ultimo giorno lavorativo dello stesso mese. Ad esempio, se un determinato esercente decidesse di attivare un Pos a Giugno 2026, dovrà provvedere ai nuovi obblighi fiscali tra il 6 Agosto e il 31 Agosto 2026.
Dall’anno prossimo partiranno, inoltre, le lettere del Fisco indirizzate a chi deve ancora mettersi in regola con la procedura. Saranno sotto osservazione anche categorie come tabaccai e benzinai che non hanno l’obbligo del registratore classico. Le lettere di avvertimento arriveranno se ci sono delle incongruenze tra le somme dichiarate e quelle registrate dal Pos.
Come riporta “Qui Finanza”, per chi dovesse essere sorpreso non a norma o senza il collegamento attivato, scatteranno sanzioni pecuniarie da un minimo di 1.000 euro a un massimo di 4.000 euro. Coloro che invece non dovessero inviare i dati sui pagamenti elettronici riceveranno una sanzione che va da un minimo di 100 euro a un massimo di 1.000 euro per ogni trimestre.
Leggi anche: Pensioni, cosa cambia per le ‘finestre mobili’ e il riscatto laurea dal 2026


