Elia Viviani, quindi, ha detto addio al ciclismo su pista nel modo più emozionante possibile. Il 26 ottobre 2025, al Velódromo Peñalolén, il trentaseienne ha conquistato la medaglia d’oro ai Mondiali su Pista di Santiago del Cile, l’ultima della sua straordinaria carriera.
Una vittoria, quella dell’Eliminazione, che lo consacra ancora una volta come uno dei più grandi specialisti della disciplina. Dopo aver superato avversari di calibro come il neozelandese Campbell Stewart e l’olandese Yoeri Havik, Elia Viviani ha centrato il bersaglio finale con una volata stratosferica, confermando la sua classe e determinazione.
L’ultimo ballo di Elia Viviani
Raggiunto il traguardo, l’azzurro Elia Viviani ha mimato una X con le braccia, per ufficializzare la fine della sua carriera agonistica. Sul podio, indossando un mantello bianco con la scritta “The Last Dance”, ha dichiarato commosso: “Ho finito come avevo sognato”.
Questa medaglia d’oro è la terza nella sua carriera mondiale nella specialità dell’Eliminazione, dopo i successi del 2021 e 2022. Oltre a questi, Viviani vanta numerosi altri titoli, tra cui un oro olimpico, diversi ori europei e numerosi successi su strada, che lo hanno consacrato come uno degli atleti più completi e amati del panorama ciclistico internazionale.
La vittoria di Elia Viviani non è solo un trionfo sportivo, ma anche un messaggio di passione, resilienza e dedizione, qualità che lo hanno reso un modello per le nuove generazioni di ciclisti.
Nel segno di Elia Viviani

Un trionfo che ha inevitabilmente lasciato il segno nel cuore di Viviani, il quale al termine della gara ha rilasciato le seguenti dichiarazioni, come riporta “Rai News”:
Per la prima volta oggi mi sono scoperto nervoso, non mi era mai successo.
Poi mi sono concentrato sulla gara.
Devo ringraziare la federazione che mi ha permesso di venire comunque a questo mondiale.
Ho finito come avevo sognato.
Non potevo pretendere di più da me stesso.
Sul futuro del ciclismo azzurro, il campione veronese si è espresso così, come si legge su “Sky Sport”:
La mia più grande soddisfazione è aver creato, col CT Marco Villa, un movimento.
Dopo le mie vecchie medaglie ne sono arrivate altre, con le ragazze e con i quartetti.
Ora c’è una struttura, una federazione che ci crede, tanti giovani che premono.
Il futuro è nostro.
Le nuove leve del ciclismo azzurro al femminile
E il futuro sembra già brillante: a confermarlo sono le nuove leve, Vittoria Guazzini e Chiara Consonni, che hanno portato a casa un bronzo mondiale nella Madison femminile, gara che le aveva già viste trionfare a Parigi 2024. Le azzurre hanno affrontato una prova durissima, segnata da cadute che hanno messo fuori causa Olanda e Stati Uniti.
Anche Consonni è caduta, ma è riuscita a ripartire e, insieme a Guazzini, ha conquistato un podio meritato alle spalle delle britanniche Leech-Archibald e delle francesi Berteau-Borras.
Ecco a tal proposito le parole dell’azzurra, come riporta “Sky Sport”: “È stata una delle Madison più dure che abbia mai fatto… se non ci fosse stata Vittoria, non saremmo salite sul podio. Abbiamo fatto qualche errore tattico, ma proprio per questo il bronzo ha un sapore speciale”. Guazzini ha poi aggiunto: “Siamo salite in due sul podio e abbiamo corso fino alla fine, unite: si vince e si perde insieme”.
Ad ogni modo, con quest’ultima vittoria, Elia Viviani non solo chiude un capitolo glorioso della sua carriera, ma lascia anche un’eredità per tutti coloro che credono nel valore del sacrificio, della passione e della determinazione. Il suo “The Last Dance” rimarrà impresso nella memoria di tutti gli appassionati di ciclismo come simbolo di un addio perfetto.
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