Il portale Eduscopio ha stilato la propria classifica sulle scuole superiori migliori in Italia. Questa lista serve ad aiutare studenti e famiglie a scegliere l’istituto che prepara in modo migliore agli studi universitari o al lavoro.
Come riporta SkyTg24, a primeggiare sono soprattutto i licei, scientifico e classico, del Nord d’Italia. In vetta alla classifica il Giovanni Battista Ferrari di Este, in provincia di Padova, mentre a Milano spiccano il Berchet e il Volta.
Per quanto riguarda il Sud, è stato ritenuto eccellente il Convitto Vittorio Emanuele II, di Napoli. Per compilare la classifica, il team di Eduscopio ha analizzato i dati di 1.355.000 diplomati italiani di 8.150 scuole in tre successivi anni scolastici, ossia 2019/20, 2020/21, 2021/22.
L’indagine Eduscopio
Eduscopio, il portale gratuito della Fondazione Agnelli, ha reso pubblica, per il 12esimo anno, la classifica delle migliori scuole superiori italiane. La ricerca si è estesa su un arco temporale di tre anni scolastici, 2019/20, 2020/21, 2021/22.
La squadra di esperti, quindi, ha analizzato i dati di 1.355.000 diplomati, di 8.150 scuole differenti. I punti presi in considerazione sono stati principalmente due. Il primo riguarda la capacità di licei e istituti tecnici di preparare e orientare gli studenti a un eventuale percorso universitario.
Il secondo aspetto, invece, fa sapere SkyTg24, riguarda il modo in cui le scuole superiori introducano ragazze e ragazzi nel mondo del lavoro, con il solo diploma. Dallo studio è emerso che il miglior liceo d’Italia è il Giovanni Battista Ferrari di Este, in provincia di Padova, mentre sono stati negativi i dati sulle scuole quadriennali.
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Le migliori scuole italiane

Secondo l’indagine condotta da Eduscopio, al primo posto della classifica c’è il Giovanni Battista Ferrari di Este, in provincia di Padova. Si tratta di un liceo scientifico delle scienze applicate, che prevede l’insegnamento dell’informatica al posto del latino.
Nelle prime posizioni si trovano anche gli scientifici Giovenale Ancina di Fossano, in provincia di Cuneo, il Giorgio Dal Piaz a Feltre, Belluno, e il Volta di Milano. Tra i liceo classici, invece, spiccano il Berchet, nel milanese, il Marie Curie di Meda in Brianza e il Camillo Benso di Cavour, a Torino.
Delle scuole romane, si leggono i nomi in classifica del liceo classico Visconti e d i quello scientifico Righi. A Bologna spicca il classico Galvani e lo scientifico Copernico, mentre a Firenze il Galileo e il liceo delle scienze umane Machiavelli. Per quanto riguarda il Sud, nella lista delle eccellenze c’è il Convitto Vittorio Emanuele II di Napoli.
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Il punto sui quadriennali
La 12esima edizione di Eduscopio ha preso in considerazione anche 2.112 diplomati provenienti da scuole che hanno sperimentato il percorso quadriennale, avviato nell’anno scolastico 2018-19. Gli esperti hanno valutato i ragazzi ponendo l’attenzione, soprattutto, sui risultati ottenuti durante il primo anno di università.
Tali dati sono stati confrontati con quelli dei compagni che, invece, hanno seguito il percorso tradizionale quinquennale. Come si può leggere sul sito di Eduscopio, dalla ricerca è merso che gli esiti dei diplomati quadriennali “risultano nel complesso inferiori a quelli dei diplomati quinquennali per i voti agli esami e anche per il numero di crediti ottenuti, sebbene meno nettamente“.
Inoltre, secondo gli esperti “tra i diplomati quadriennali si osserva una leggera sovra-rappresentazione delle maturità scientifica tradizionale e scienze applicate e una leggera sotto-rappresentazione del classico e dell’istituto tecnico tecnologico“.
Rispetto al voto di maturità, infine, è risultato di poco superiore per i diplomati quadriennali: “Ciò potrebbe dipendere dal fatto che questi erano studenti migliori già all’inizio del percorso (autoselezione positiva). Come sembra suggerire, infatti, il voto ottenuto all’esame di secondaria di I grado, ai percorsi quadriennali si sono iscritti in genere gli studenti più motivati e con risultati più elevati nella scuola media“.


